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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  GRUPPO MONTEPASCHI RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2008: UTILE NETTO A 640,9 MLN€ INCLUSI ONERI DI INTEGRAZIONE PER 159,7 MLN€ ; UTILE ANTE PPA 672,0 MLN€ (-16,8% A/A) AVANZANO I RICAVI PRIMARI (+4,5% A/A), SCENDONO I COSTI (-2.2% A/A)

 
   
  Siena, 18 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa ha approvato, il 13 novembre, i risultati al 30 settembre 2008. I dati includono il contributo di Antonveneta ma solo dal mese di giugno 2008, perché l’acquisizione è avvenuta il 30 maggio 2008. I principali risultati consolidati del Gruppo Montepaschi - Nei primi nove mesi del 2008 il Gruppo Montepaschi ha conseguito risultati commerciali di rilievo, proseguendo il positivo trend di sviluppo del patrimonio relazionale che ha permesso di accrescere il proprio inserimento di mercato nei principali segmenti di business in una fase di profonda ristrutturazione del Gruppo. Sotto il profilo operativo e reddituale, sono in crescita gli aggregati patrimoniali e commerciali, con significativi incrementi dei volumi intermediati con la clientela anche in termini di quote di mercato e i ricavi “core”, come testimoniano i progressi del margine di intermediazione primario (+4,5%). In particolare l’analisi del margine della gestione finanziaria ed assicurativa consolidato evidenzia, nel confronto “a basi omogenee”: un margine di interesse in crescita del 9,7% rispetto all’omologo periodo del 2007 ed un livello trimestrale in crescita del 7,9% rispetto al terzo trimestre 2007. In tale ambito i valori del terzo trimestre 2008, pur beneficiando del positivo apporto degli aggregati commerciali, scontano sia l’aumento dei tassi interbancari che hanno peggiorato almeno temporaneamente il “cost of funding” sostenuto dal Gruppo (ma già recuperati nel mese di Ottobre grazie alla flessione dei tassi a breve) sia la contabilizzazione degli interessi passivi collegati all’emissione delle obbligazioni Ut2 (circa 54 mln€). Si ricorda inoltre che nel secondo trimestre 2008 erano presenti alcune componenti non ricorrenti (interessi da cedole junior notes per 18 mln€). Commissioni in calo del 5,7% rispetto ai primi nove mesi 2007. All’interno delle commissioni a fronte di un calo dei proventi derivanti dalla gestione del risparmio si registra una crescita del contributo dei proventi da servizi tradizionali sia a livello di Gruppo (+3,8% a/a) sia a livello di Direzioni Commerciali (in particolare si segnala la crescita sul comparto Corporate, +8,8% a/a). Un risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie che evidenzia un saldo positivo pari a 49,2 milioni di euro, nel cui ambito il terzo trimestre ha dato un contributo marginale negativo che si confronta con i +81 milioni di euro del secondo trimestre 2008. A riguardo ricordiamo che il Gruppo Monte Paschi si è avvalso dell’emendamento emesso in data 13/10/08 dallo Iasb relativo allo Ias 39 e all’Irs 7 che consente, in particolari circostanze, di riclassificare certe attività finanziarie diverse dai derivati dalle categorie contabili “valutate a fair value” ad altre categorie. La valorizzazione di queste poste ai prezzi giudicati non significativi al 30 settembre 2008 avrebbe comportato svalutazioni a conto economico di 58 milioni di euro. Tra le altre voci che concorrono alla formazione del margine della gestione finanziaria ed assicurativa i dividendi, proventi simili e utili/perdite delle partecipazioni registrano una contribuzione in flessione rispetto al 30/9/07 (che aveva però beneficiato della plusvalenza di circa 26,4 milioni di euro derivante dalla parziale dismissione della partecipazione in Finsoe, nonché del contributo positivo di circa 78,4 milioni di euro delle società assicurative che nei primi nove mesi del 2008 è stato di circa 13 milioni di euro). Complessivamente il margine consolidato della gestione finanziaria ed assicurativa fa registrare una dinamica su basi omogenee del -2,3% che assorbe, anche se solo parzialmente, la diversa contribuzione ai ricavi della gestione finanziaria fornita dall’attività di finanza influenzata dall’andamento dei mercati finanziari. Per quanto riguarda il costo del credito e delle attività finanziarie si evidenziano: “rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti” in crescita del 27,9% su basi omogenee principalmente a causa delle svalutazioni connesse al Gruppo Fingruppo/hopa, per un importo di 54 mln€ ed esprimono un tasso di provisioning pari a circa 58 b. P. E circa 54 b. P. (al netto delle svalutazioni su Fingruppo/hopa). “rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie” pari a 105,4 milioni di euro, che scontano l’aggiornamento della valutazione della partecipazione in Hopa per 94 milioni di euro (di cui 10,6 milioni di euro ascrivibili a Banca Antonveneta), che ne ha portato il valore unitario delle azioni in carico a 0,10 euro. Il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a 3. 384,9 milioni (-8,8% su basi omogenee) e assorbe gli impatti negativi connessi al crack di Lehman Brothers (svalutazioni titoli e attività finanziarie) per oltre 35 milioni di euro complessivi. Gli oneri operativi flettono del 2,2% su basi omogenee. In particolare: le “spese per il personale”, pur assorbendo l’incremento previsto nel rinnovo del Ccnl (applicazione delle nuove tabelle salariali con decorrenza 1/1/2008), evidenziano un trend in calo (-1,8%). Le “altre spese amministrative” pur assorbendo gli oneri relativi alle attività progettuali connesse alla predisposizione del Nuovo Piano Industriale di Gruppo e al proseguimento del piano di espansione della rete distributiva presentano una dinamica del -3,5%. Le “ rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali” crescono del 2,5%. Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato operativo netto si pone in calo del 23,3%. Al netto degli oneri relativi a Hopa la dinamica salirebbe a -10,2%. Alla formazione dell’utile netto concorrono infine utili da cessione di investimenti per 27,8 milioni di euro relativi alla cessione di due immobili da parte di Mp Banque e Banca Toscana (ceduti nella prima parte dell’anno), utili da partecipazioni pari a circa 176,8 milioni di euro relativi principalmente all’operazione di cessione di Banca Depositaria al Gruppo Intesa-san Paolo Spa in data 14 maggio 2008 (plusvalenza di circa 198 milioni di euro) nonché alla cessione di Fontanafredda (plusvalenza di circa 30 milioni) e Finsoe (minusvalenza di circa 35 milioni). Tra gli altri elementi non ricorrenti si segnalano oneri per 78,3 milioni di euro (21,4mnl€ nel solo terzo trimestre) quale quota parte ad oggi quantificabile, connessi all’integrazione di Banca Antonveneta nel Gruppo Montepaschi. A completare il quadro reddituale concorrono imposte complessive di 378,3 milioni di euro per un “tax rate facciale” intorno al 35,6% che al netto dell´indeducibilità degli interessi passivi scende al 30,6% e utili (perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte pari a -1,6 milioni di euro. L’utile netto consolidato del Gruppo Montepaschi ante effetti della Purchase Price Allocation (Ppa) si attesta a 672 milioni di euro e a 640,9 milioni di euro post Ppa. Per quanto riguarda il solo terzo trimestre, l’utile netto si pone a 118,7 milioni di euro (ma si porterebbe a circa 170 mln€ in considerazione degli elementi negativi non ricorrenti sopra descritti). A livello di singole Unità di business del Gruppo si segnalano infine soddisfacenti risultati, oltre che per Banca Mps, anche per le controllate Banca Toscana, Banca Antonveneta (di cui di seguito riportiamo un più dettagliato commento) e Biverbanca. Banca Mps Utile Netto: 613,4 milioni di euro; Banca Toscana Utile Netto: 115,4 milioni di euro; Biverbanca Utile Netto: 26,9 milioni di euro Con riferimento al Segment Reporting previsto dalla normativa Ias 14, queste le principali evidenze: Commercial Banking/distribution Network: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +1,6% anno su anno; risultato operativo netto: -2,2% anno su anno; impieghi verso clientela: +10,6% anno su anno. Private Banking/wealth Management: margine della gestione finanziaria e assicurativa: -14,0% anno su anno; risultato operativo netto: -46,9% anno su anno; raccolta diretta: +6,9% anno su anno. Corporate Banking/capital Markets: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +5,2% anno su anno; risultato operativo netto: -4,9% anno su anno (ma +3,3% al netto rettifiche su Hopa/fingruppo); impieghi vs clientela: +10,2% anno su anno. I risultati di Antonveneta: I risultati dei primi nove mesi di Antonveneta mostrano importanti evidenze (soprattutto a partire dal secondo trimestre) in termini di ripresa commerciale e di qualità dell’attivo. Qui di seguito ne riportiamo le più significative risultanze: Margine di interesse a 815,9 milioni di euro (+2,4% rispetto ai primi nove mesi 2007). Commissioni nette a 382,6 milioni di euro (rispetto ai 402,6 milioni di euro dei primi nove mesi 2007). Margine di intermediazione primario a 1. 222,6 milioni di euro, in linea con il 2007. Oneri operativi per 765,7 milioni di euro in calo del 7,8% rispetto ai primi nove mesi 2007 e con un terzo trimestre che flette dell’11,3% rispetto al terzo trimestre 2007. Rettifiche su crediti per 155,4 milioni di euro (153,6 milioni di euro nei primi nove mesi 2007). La copertura sulle sofferenze sale al 69%. Rettifiche su attività finanziarie per 39,1 milioni di euro (3,8milioni di euro al 30/9/07, che includono l’aggiornamento della quotazione della partecipazione in Hopa per 10 milioni di euro. Oneri di integrazione per 84,6 milioni di euro. Utile netto che si attesta a 137,6 milioni di euro, utile ricorrente a circa 165 milioni di euro. Volumi commerciali: impieghi +6,6%, raccolta diretta +9,4% rispetto ai primi nove mesi 2007. Aggregati Patrimoniali - L’operatività commerciale dei primi nove mesi del 2008 per il Gruppo Montepaschi, in termini di gestione del risparmio e del credito, si è tradotta in un apprezzabile sviluppo dei principali aggregati patrimoniali e delle rispettive quote di mercato. La raccolta diretta si attesta sopra i 142 miliardi di euro, la raccolta indiretta si colloca a circa 123 miliardi. Per quanto riguarda la raccolta complessiva si segnala che gli stocks totali, al netto degli effetti legati alla flessione dei prezzi delle attività finanziarie dovuta alla crisi dei mercati, si porrebbero in crescita di oltre 7 miliardi di euro rispetto a giugno 2008. In particolare per il solo Gruppo Montepaschi (inclusa la produzione di Biverbanca, ma non di Antonveneta) nei primi nove mesi dell’anno sono stati collocati circa 9 miliardi di euro di prodotti di risparmio (7,9 miliardi di euro nello stesso periodo del 2007), fra cui 2,8 miliardi di euro di raccolta premi assicurativi, 10,1 miliardi di euro di obbligazioni lineari/strutturate (+83,4% a/a) e circa -4 miliardi di euro di gestioni individuali e collettive. Per Antonveneta la raccolta diretta (pari a 25 miliardi di euro) avanza del 9,7% rispetto a fine anno. I crediti verso la clientela superano i 144 miliardi di euro. Si segnalano ancora, per il solo Gruppo Montepaschi (inclusa la produzione di Biverbanca, ma non di Antonveneta), importanti risultati sia in termini di erogazioni di credito sia di crescita di quote di mercato. I mutui si attestano a circa 5,6 miliardi di euro (-24. 6% a/a), il credito al consumo avanza dell´11,3% anno su anno, Mps Capital Services Banca per le imprese +16,7% a/a e il turnover factoring (+17,3%). Significative evidenze anche dalla crescita delle rispettive quote di mercato nei principali business: leasing +130 bps rispetto a fine 2007, bancassurance +230 bps e il credito al consumo +30 bps. Con riferimento alla qualità del credito il Gruppo Montepaschi chiude i primi nove mesi del 2008 con un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati di 6,7 miliardi di euro. Su basi omogenee l’incidenza sugli impieghi verso clientela complessivi è del 4,66% e quella dei crediti in sofferenza e ad incaglio, al netto delle rettifiche di valore, del 3,68%, in crescita rispetto al 3,01% del 31 dicembre 2007 principalmente per la classificazione a rischio anomalo delle posizioni facenti capo a Hopa/fingruppo. I presidi a copertura dei crediti deteriorati risultano in crescita rispetto a fine anno con un’incidenza sull’esposizione complessiva lorda pari al 43,4%. In particolare, risulta pari al 57,9% (51,6% al 31 dicembre 2007) per le sole sofferenze lorde, che a livello di banche commerciali esprimono coperture mediamente intorno al 60%. Il predetto incremento delle coperture delle sofferenze lorde è legato all’incremento dei presidi a copertura del rischio e, soprattutto, all’ingresso di Banca Antonveneta le cui sofferenze lorde presentano una copertura intorno al 69% dovuta anche alla diversa politica di write off. Il Tier I ratio si attesta al 5,2% con floor minimo di Risk Weighted Assets pari al 95% degli Rwa determinati secondo l’approccio Basilea 1 come determinato da Banca d’Italia. Tale floor minimo sarà invece pari al 90% per gli anni successivi fino a giugno del 2010; con questo limite il Tier I del Gruppo si attesterebbe al 5,5%. In ottica di rafforzamento dei coefficienti patrimoniali proseguono le attività di Capital Management e di razionalizzazione delle attività ponderate per il rischio. Ulteriori rafforzamenti potrebbero derivare inoltre da operazioni di intervento del governo italiano sul sistema bancario nonché dall’eventuale valorizzazione della quota del 6,4% detenuta in Banca d’Italia. .  
   
 

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