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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  MILANO: CROCI INAUGURA ESPOSIZIONE NAVETTA SOYUZ IN PIAZZA SAN CARLO

 
   
   Milano, 18 novembre 2008 - “E’ un onore per Milano ospitare una testimonianza delle grandi imprese spaziali del passato”, ha detto l’assessore Edoardo Croci all’apertura dell’esposizione in piazza san Carlo della navetta Soyuz. “Oggi – ha aggiunto - lo spazio non rappresenta solo una realtà da esplorare, ma è un punto di vista privilegiato da cui osservare la Terra e i suoi cambiamenti. Dallo spazio si possono infatti prevedere e prevenire disastri ambientali, assicurare rapidi interventi nelle aree di crisi e misurare gli effetti del cambiamento climatico”. “Lo spazio - ha concluso Croci – rappresenta una fonte ineguagliabile di informazioni e conoscenze che anche Milano, impegnata con le proprie azioni per contrastare i cambiamenti climatici,vuole utilizzare in modo proficuo”. Assieme all’assessore Croci era presente anche l’assessore alla Ricerca, Innovazione e Capitale umano Luigi Rossi Bernardi. L’iniziativa è promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con il Comune di Milano. La navetta rimarrà esposta fino alla fine di novembre. L’esposizione della Soyuz si collega a un’altra iniziativa dell’Asi in corso a Milano: la mostra fotografica “Oltre la Terra” (Beyond the Earth), allestita tra via Dante e piazza Cordusio, con gigantografie spettacolari dello spazio ottenute grazie a satelliti e telescopi spaziali. La navetta spaziale Soyuz esposta è testimonianza di un grande passato, ma è anche modello di un importante presente poiché ancora garantisce, al pari dello Shuttle, i collegamenti tra la Terra e la Stazione Spaziale Internazionale dove vengono effettuate anche numerose ricerche scientifiche. La capsula Soyuz è una navicella spaziale per il trasporto umano messa a punto in Urss all’inizio degli anni ’60. Il progetto Soyuz fu sviluppato per i voli verso la Luna e rappresentava la controparte russa dell’Apollo americano. Della navicella spaziale facevano parte il modulo di comando (esposto in Piazza San Carlo), quello abitativo e quello di servizio (che vengono abbandonati prima del rientro in atmosfera), oltre all’omonimo razzo vettore a tre stadi. La Soyuz 1 fu lanciata il 23 aprile 1967 con a bordo il comandante Vladimir Komarov, il volo fece da subito registrare una serie di gravi anomalie. Il rientro anticipato si concluse con la mancata apertura di entrambi i paracadute e la morte del cosmonauta. Mancato l’obbiettivo lunare e risolti i problemi originari, la Soyuz divenne il mezzo di trasporto verso le stazioni orbitanti degli anni ’70 e ’80. La navicella Soyuz era il traghetto spaziale con cui tre cosmonauti per volta potevano recarsi sulle Salyut (stazioni orbitanti), soggiornando nello spazio per periodi che arrivarono a 185 giorni All’inizio degli anni ’60 la Soyuz fu oggetto di vari studi militari. L’obbiettivo era valutare le reali possibilità, per una navicella con equipaggio umano, di attaccarne un’altra, osservare da vicino satelliti nemici, ed effettuare ricognizioni in vista di attacchi nucleari. Molto più interessanti sarebbero stati i servigi forniti dalla capsula nel corso del programma Mir, la nuova, grande stazione orbitante, derivata dalle Salyut, che l’Urss assemblò in orbita dal 1986 e che fu operativa fino al 2000. Per quattordici anni la Soyuz fu il traghetto spaziale verso la stazione, popolata da astronauti di tutto il mondo. Quando i voli dello Space Shuttle si fermeranno (cosa che dovrebbe accadere dal 2011), la navicella russa rimarrà per qualche anno l’unico mezzo di trasporto per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. Roberto Vittori, è stato sinora l’unico italiano a volare sulla Soyuz. Ha viaggiato infatti a bordo della navicella due volte, nel 2002 e nel 2005. L’ Asi (Agenzia Spaziale Italiana) è nata nel 1988, per dare un coordinamento unico agli sforzi e agli investimenti che l’Italia ha dedicato al settore fino dagli anni Sessanta. E’ un ente pubblico nazionale, che dipende dal Ministero dell’Università e della Ricerca e opera in collaborazione con diversi altri dicasteri, in particolare il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Comunicazioni. In meno di due decenni si è affermata come uno dei più importanti attori mondiali sulla scena della scienza spaziale, delle tecnologie satellitari, dello sviluppo di mezzi per raggiungere ed esplorare il cosmo. L’asi ha oggi un ruolo di primo piano tanto a livello europeo, dove l’Italia è il terzo paese che contribuisce maggiormente all’Agenzia Spaziale Europea, quanto a livello mondiale. Ha infatti uno stretto e continuo rapporto di collaborazione con la Nasa, che la porta a partecipare a molte delle più interessanti missioni scientifiche degli ultimi anni. Uno dei progetti più affascinanti è la costruzione e l’attività della Stazione Spaziale Internazionale, dove gli astronauti italiani sono ormai di casa. Grazie all’attività dell’Asi, la comunità scientifica italiana ha ottenuto negli ultimi decenni successi senza precedenti nel campo dell’astrofisica e della cosmologia, contribuendo tra l’altro a ricostruire i primi istanti di vita dell’Universo, compiendo passi fondamentali verso la comprensione del fenomeno dei gamma ray bursts e delle misteriosi sorgenti di raggi gamma. L’asi ha dato inoltre importanti contributi all’esplorazione spaziale, costruendo strumenti scientifici che hanno viaggiato con le sonde Nasa ed Esa alla scoperta dei segreti di Marte, Giove e Saturno. .  
   
 

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