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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  BASILICATA: FORMAZIONE, PROTOCOLLO INTESA TRA APOF-IL E CONFARTIGIANATO

 
   
   Potenza, 18 novembre 2008 - Un protocollo di intesa è stato sottoscritto dai presidenti dell’Apof-il, Antonio Giansanti, e della Confartigianato provinciale di Potenza, Alessandro Geraldi allo scopo – riferisce una nota Apof-il - di “coordinare le azioni all’interno di un più efficiente sistema di interazione tra formazione professionale e scolastica ed imprese del comparto artigiano”. Apof-il e Confartigianato, nel proseguire i rapporti di collaborazione già avviati e favorire la cooperazione tra gli operatori di settore, con l’intesa raggiunta “si impegnano ad attivare una procedura concordata di smistamento dei tirocinanti ed apprendisti nelle singole aziende”. La procedura prevede che la Confartigianato definisca gli elenchi dei propri associati disponibili ad accogliere tirocinanti secondo i settori di attività e le figure professionali di cui si ha bisogno; l’Apof-il – si legge nella nota - si impegna ad avvalersi in via prioritaria delle imprese per attuare i tirocini formativi e di obbligo formativo, procedendo alla stipula di appositi contratti con le imprese e si impegna a tenere conto, in sede di predisposizione del programma di interventi, di privilegiare la formazione di figure professionali presenti nella rilevazione che la Confartigianato condurrà tra i propri associati. Sarà realizzato un report biennale sui risultati delle procedure attivate utilizzando “questionari di stima” tra gli allievi e le aziende utilizzatrici. “E’ un modo concreto – commenta il presidente Apof-il, Giansanti – per avvicinare la formazione alle necessità delle imprese e nello specifico quelle che operano nel settore artigiano che nelle settimane scorse in occasione della Giornata del Lavoro Autonomo hanno segnalato la carenza di alcune figure professionali. Per coinvolgere le imprese artigiane in efficaci progetti formativi –aggiunge – vi sono grossi ostacoli: le limitate dimensioni aziendali, i costi elevati, i tratti stessi dell´imprenditore artigiano e i limiti dell´offerta formativa. Quello che un Ente come l’Apof-il può e deve prefiggersi di fare – prosegue - è cercare di individuare le strategie e le metodologie formative più rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche di un comparto che svolge un ruolo importante in particolare nell´assorbire la forza lavoro giovane e nel socializzare al lavoro. Il punto di partenza non può che essere quello dei dati emersi da alcune ricerche che affrontano il tema della formazione nell´artigianato a tutto tondo: i bisogni formativi espressi all´interno dell´azienda (sia per l´imprenditore che per i dipendenti); la valutazione dell´esperienza di formazione e aggiornamento degli artigiani; l´impatto del sistema della formazione professionale sull´azienda; l´investimento in formazione da parte delle aziende; l´offerta formativa per gli artigiani predisposta da enti, società, agenzie di formazione; la gestione della conoscenza nelle aziende. Le proposte avanzate – conclude Giansanti - insistono sulla necessità di coinvolgere in modo attivo gli artigiani nella predisposizione dei progetti formativi e nella loro attuazione, partendo dai loro effettivi bisogni e dalle loro ricche esperienze, per fare apprezzare il valore della formazione, motivare a partecipare, ottenere il massimo di utilità. Ritengo sia imprescindibile la collaborazione stretta fra associazioni di categoria (per ora la Confartigianato, ma intendiamo estendere l’intesa) e gli enti preposti alla formazione”. .  
   
 

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