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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  CENTRALE ELETTRICA PRESSO LŽAPI DI FALCONARA. IL PRESIDENTE SPACCA ALLA RIUNIONE CON LETTA

 
   
  Ancona, 18 Novembre 2008 - Il Presidente Gian Mario Spacca ha partecipato ieri pomeriggio ad un incontro promosso dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta sulle problematiche relative alla proposta di una nuova centrale di produzione elettrica a Falconara Marittima. Come noto si tratta di una iniziativa del gruppo Api Raffineria assunta nel giugno 2006, che prevede lŽinstallazione di una centrale della potenza elettrica complessiva di 580 Mw, distinta in due sezioni, lŽuna di 520 Mw e lŽaltra di 60 Mw. LŽistruttoria regionale per il necessario parere di Via e` in fase di definizione, ma gia` sono emerse problematiche di conformita` del progetto rispetto al quadro di riferimento programmatico regionale. Questo soprattutto per la sezione da 520 Mw, che risulta in contrasto con il Pear, per diversi ordini di motivi, per taglia, tipologia e localizzazione. Oltre ad una non congruita` con il Pear, il progetto non risulta in linea anche con altri strumenti regionali. Con il Piano di tutela e risanamento della qualita` dellŽaria (fissa i massimali delle emissioni di Nox, che verrebbero superati), il Piano di risanamento dellŽArea ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (da analisi Arpam risulta che non vengono rispettati gli obiettivi del Piano per la qualita` dellŽaria, delle acque, del clima acustico, della qualita` del suolo), il Piano stralcio di bacino per lŽAssetto Idrogeologico (si tratta di nuove realizzazioni in unŽarea a rischio di esondazione molto elevata), il Protocollo dŽIntesa siglato tra Regione Marche e Api Raffineria nel 2003 (il progetto non risulta in linea con gli orientamenti congiuntamente assunti). Diverso e` per la sezione da 60 Mw, che a tutti gli effetti si configura come un miglioramento impiantistico, funzionale alla sicurezza generale del sito industriale. Pertanto questa seconda realizzazione potrebbe comportare impatti ambientali sostenibili, sempre che vengano apportate delle migliorie agli impianti di raffinazione. Nella sostanza, in questo caso, non esiste un contrasto aprioristico con la programmazione regionale, ma si tratta di valutare la compatibilita` di questa struttura nel quadro piu` ampio del sito inquinato di interesse nazionale e comunque necessiterebbe di una soluzione ai problemi di esondazione dei corsi dŽacqua. Sono queste, in sintesi, le considerazioni che sono riportate in un documento tecnico redatto dagli Uffici regionali, che il presidente Spacca ha consegnato nel corso della riunione, documento che si conclude sottolineando che, ŽnellŽattuale quadro normativo lŽesito non puo` che essere quello di negare lŽintesa allŽintervento da 520 MwŽ. Rispetto al documento consegnato il Governo ha assunto lŽimpegno ad approfondirlo, a prevedere un confronto in sede tecnica e ha invitato la Regione ad un supplemento di riflessione, visto che ritiene lŽimpianto per la produzione di energia elettrica strategico per la dorsale adriatica. .  
   
 

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