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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  IMMIGRAZIONE, LA TOSCANA VARA LA PROPOSTA DI LEGGE PUNTI CHIAVE: POLITICHE ANTIDISCRIMINATORIE, CITTADINANZA SOCIALE, EMERSIONE DALLA CLANDESTINITÀ

 
   
  Firenze, 18 novembre 2008 - La proposta di legge che è stata approvata ieri pomeriggio dalla giunta regionale punta alla costruzione di un modello civile di convivenza, ad eliminare qualsiasi forma di discriminazione, ad estendere i diritti di cittadinanza sociale ed in definitiva ad ottenere il primato della persona aiutandola ad emergere dalla condizione di clandestinità. I vari articoli tengono conto anche delle prospettive di evoluzione della normativa nazionale oltre che della giurisprudenza costituzionale che si è sviluppata dopo la riforma del Titolo V. Senza infine tralasciare molti dei principi contenuti nello Statuto della Toscana. «La nostra intenzione con questa proposta di legge – ha spiegato il presidente Claudio Martini – è di affrontare questo delicato tema in modo serio e concreto e non demagogico. La nostra idea è di rendere più semplice la condizione dei regolari e di combattere l´irregolarità. Chi vive e fa il proprio dovere civico in Toscana deve vedersi semplificata la vita. Pensiamo cosa potrebbe succedere se un giorno tutti gli stranieri che vivono in Italia decidessero di assentarsi per un paio di mesi? Interi settori produttivi sarebbero costretti a chiudere, il paese si fermerebbe. Queste persone sono per noi un´opportunità non una minaccia. La legge che presentiamo non ha la pretesa di creare ex novo un nuovo sistema di servizi per il cittadino straniero ma di potenziare e sviluppare quelli che già ci sono. Vogliamo creare le condizioni per informarli su ciò che è un loro diritto avere, per renderli concretamente parte integrante e attiva della società in cui vivono». «Questo testo di legge – ha ricordato l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori - è stato il frutto di un percorso concertato e partecipato, al quale ha contribuito tutta la societ&agra ve; toscana. Il fenomeno ormai è inarrestabile, occorrono regole certe ed omogenee per governarlo. Non vogliamo che gli immigrati vengano trascinati dentro un sistema, che gli siano imposte delle regole ´dall´alto´. Devono essere loro i protagonisti attivi della comunità in cui hanno scelto di vivere. Una delle condizioni principali per far si che ciò si realizzi è informarli delle opportunità a loro disposizione». Il testo si compone di 9 capi e 37 articoli. Attenzione particolare viene riservata a tutte quelle azioni positive che mirano a facilitare le relazioni tra cittadino straniero e servizi del territorio come quelli sanitari, dell’istruzione, del lavoro, della casa mediante interventi tesi a superare le barriere linguistiche e culturali che impediscono la fruizione piena dei diritti ed una partecipazione consapevole. Riconoscimento dei titoli professionali. Le competenze acquisite nel Paese di origine potranno esser e valorizzate. Questo potrà avvenire anche in base a specifici accordi. Interventi sociali urgenti e indifferibili. Un tetto dove passare la notte, qualcosa da mangiare, un riparo dal freddo. Potranno beneficiarne anche i cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno, soprattutto nelle situazioni di particolare gravità. Si tratta di un´estensione innovativa. Accesso degli extracomunitari irregolari al servizio sanitario. Dando piena attuazione al testo unico sull’immigrazione, la pdl favorisce attraverso azioni informative e misure organizzative pieno accesso degli extracomunitari irregolari alle prestazioni del servizio sanitario. L’unificazione delle tessere Stp (Straniero Temporaneamente Presente) rientra tra le misure che potrebbero essere realizzate in futuro. La tessera Stp, già prevista a livello nazionale da oltre 10 anni, permette allo straniero senza permesso di soggiorno valido (perché scaduto, non rinnovato o ma i ottenuto), di essere curato in ospedale o in ambulatorio. La tessera va richiesta alla Asl. L´assistenza è garantita ai bambini o in caso di infortunio, malattie gravi, patologie infettive e in gravidanza. Alcuni servizi sono completamente gratuiti, altre volte viene richiesto il pagamento del ticket. Il clandestino che va da un medico o in ospedale riceverà le cure necessarie e non sarà denunciato per il fatto di non avere il permesso di soggiorno. In tal senso, scopo della pdl, è rendere gli stranieri informati sul funzionamento della tessera e dei servizi a cui può accedere. Insegnamento della lingua italiana. Aspetto che assume un rilievo essenziale proprio per permettere al cittadino straniero di vivere come soggetto attivo e responsabile all’interno della comunità. Rispetto delle differenze religiose. Previsti interventi tesi a favorirlo nei diversi ambiti di vita: luoghi di lavoro, ospedali, istituti penitenziar i ecc. Attenzione particolare ai soggetti “deboli”. Richiedenti asilo e rifugiati, minori e donne in stato di gravidanza, vittime di tratta e sfruttamento, detenuti. Sostegno e rafforzamento della rete regionale di sportelli informativi. Il loro compito è aiutare il cittadino straniero nel suo percorso di stabilizzazione e semplificarne i rapporti con la P. A. , soprattutto per quanto riguarda le procedure relative ai rilasci e ai rinnovi dei permessi di soggiorno. Avranno inoltre il compito di favorire il rapporto tra cittadino straniero e la generalità dei servizi offerti dalla Pa sul territorio. Prevenzione delle mutilazioni genitali femminili. La pdl rappresenta anche l’occasione per dare attuazione a normative nazionali. Sono previste attività di formazione, informazione e mediazione, così come previsto dalla Legge nazionale n. 7 del 2006. Promozione della convivenza interculturale. La pdl non ignora i delicati pr oblemi di convivenza che i flussi migratori possono portare con la trasformazione repentina e talvolta traumatica delle comunità urbane e rurali. Accesso al servizio civile regionale. É prevista la promozione di campagne informative per favorirne l’accesso da parte di giovani stranieri di “seconda generazione” per farli sentire protagonisti della vita sociale e politica della comunità in cui sono nati e cresciuti. Impresa, Università e ricerca. Attraverso previsioni specifiche viene prestata adeguata attenzione alla presenza e alla valorizzazione di cittadini stranieri altamente qualificati. Facilitazione dell´accesso all´imprenditoria come forte strumento di integrazione. .  
   
 

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