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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Novembre 2008
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI MIGLIORARE L´APPLICAZIONE DEL DIRITTO COMUNITARIO DELL´AMBIENTE

 
   
   Bruxelles, 20 novembre 2008 - La Commissione ha formulato piani per migliorare l’applicazione del diritto dell’Unione europea in materia di tutela ambientale, composto da più di 200 atti normativi. Il progetto si inserisce in una più ampia strategia della Commissione, annunciata nel 2007, mirante a migliorare l´applicazione del diritto dell´Ue, e coincide con la pubblicazione della relazione annuale della Commissione sul controllo dell´applicazione del diritto comunitario. La comunicazione sottolinea la necessità di una stretta collaborazione con gli Stati membri per garantire la correttezza delle norme nazionali di attuazione e la loro tempestiva adozione e l´effettivo conseguimento degli obiettivi condivisi. Laddove persistono problemi gravi – come la tolleranza delle discariche abusive o i molteplici casi di mancato trattamento delle acque reflue urbane - la Commissione promuoverà azioni legali strategiche piuttosto che azioni individuali. Il commissario per l´ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: "Dobbiamo assicurare che l´Europa applichi effettivamente le misure ambientali che sono state approvate. Alla luce della presente comunicazione, mi auspico di poter lavorare ancora più strettamente con gli Stati membri. Questo include la predisposizione di norme di elevata qualità che tengano pienamente conto degli aspetti applicativi e l´adeguata preparazione della loro applicazione. Se si possono trovare vie semplici e veloci per risolvere i problemi, occorre utilizzarle. Se dovesse essere necessario ricorrere alle vie legali, la Commissione intende farlo nella maniera più efficiente e coerente possibile. " Gli attuali problemi applicativi L´applicazione del diritto Ue dell´ambiente richiede uno sforzo particolare in termini di miglioramento delle infrastrutture, di introduzione di idonei meccanismi amministrativi e di facilitazione della partecipazione dei cittadini. Il corpus di norme Ue in materia ambientale è vasto e ambizioso e copre materie quali i cambiamenti climatici, la qualità dell´aria, la gestione dei rifiuti, la protezione delle risorse idriche e della biodiversità, i controlli sui prodotti chimici e la valutazione dell´impatto ambientale. Esso deve essere applicato ad un´ampia gamma di condizioni naturali, nel quadro di una grande varietà di meccanismi amministrativi nazionali e regionali e in situazioni spesso caratterizzate da una dimensione transnazionale. Questi fattori possono determinare una serie di problemi applicativi, ad esempio: insufficiente attenzione per i termini e la correttezza in sede di adozione della normativa nazionale e regionale; carenze a livello di conoscenze e di consapevolezza delle amministrazioni nazionali e regionali; carenza di capacità amministrative; politiche e procedure di applicazione carenti a livello nazionale e regionale; sottoinvestimenti o ritardi negli investimenti nelle infrastrutture necessarie alla riduzione dell´inquinamento. I molti modi in cui la Commissione può intervenire Miglioramenti nell´applicazione sono più probabilmente conseguibili tramite una combinazione di misure miranti ad affrontare una serie di aspetti applicativi, e sono tali misure che verranno preferite. Prevenzione delle violazioni. La buona applicazione inizia dalla prevenzione, un principio che la Commissione riconoscere sottolineando la necessità di elaborare e preparare correttamente la normativa europea. Sono inoltre necessarie informazioni di buona qualità sulle modalità pratiche di funzionamento. I fondi comunitari possono aiutare gli Stati membri ad applicare la legislazione come richiesto, consentendo loro di assicurarsi i necessari investimenti per le grandi opere, ad esempio per modernizzare la rete idrica. I documenti di orientamento, il dialogo regolare e le attività di sostegno, analoghe a quelle che precedono l´adesione all´Ue, possono favorire il lavoro di applicazione a livello nazionale. Quadri di valutazione comparativi che illustrino in che modo gli Stati membri eseguono determinati compiti, possono anche fornire uno stimolo a fare meglio. Cooperare con gli Stati membri alla soluzione dei problemi evidenziati dai cittadini e dalle Ong. Una buona protezione dell´ambiente richiede la partecipazione dei cittadini. Le Ong hanno anch´esse una funzione importante nell´individuazione dei problemi e nel far crescere la coscienza ambientale. La Commissione mira pertanto a far attuare correttamente la normativa sui "diritti ambientali", e opera per sostenere gli sforzi degli Stati membri per rispondere costruttivamente alle preoccupazioni dei singoli. A titolo sperimentale, negli uffici di rappresentanza della Commissione di Madrid, Lisbona, Roma e Varsavia verranno messe a disposizione consulenze in materia ambientale a favore sia dei funzionari pubblici che dei cittadini. Un lavoro applicativo più strategico e intenso. Per massimizzare l´efficacia del lavoro applicativo, la Commissione si concentrerà sulle violazioni che hanno carattere fondamentale o sistemico. Tra queste figurano carenze importanti delle norme applicative nazionali nonché problemi quali la diffusa tolleranza per le discariche abusive e le gravi lacune nelle autorizzazioni per le industrie maggiori e l´omessa designazione di siti naturali essenziali. Dialogo con il Parlamento europeo Il Parlamento europeo si fa portavoce presso la Commissione di tutta una serie di problemi applicativi. La Commissione attribuisce grande importanza a questi scambi e continuerà a lavorare a stretto contatto con le istituzioni per conseguire una migliore applicazione del diritto. Nel complesso, la comunicazione dà un contenuto più specificamente ambientale ai piani generali della Commissione per migliorare l´applicazione della normativa presentati nella comunicazione del 2007 intitolata "Un´europa dei risultati – Applicazione del diritto comunitario" .  
   
 

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