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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Novembre 2008
 
   
  SECONDA CONFERENZA DEL PAR (PIANO DI AZIONE REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA PER LA POPOLAZIONE ANZIANA): PRESENTAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE. REALIZZARE UNA SOCIETÀ CHE RICONOSCA I DIVERSI BISOGNI E LE DIVERSE CAPACITÀ DI TUTTI, SUPERANDO OGNI DISCRIMINAZIONE FONDATA SULL´ETÀ

 
   
  Bologna, 24 novembre 2008 - Costruire una società per tutte le età, dove gli anziani (poco meno di un milione, e dunque quasi un quarto della popolazione complessiva dell’Emilia-romagna) vengano considerati prima di tutto come una risorsa: è l’obiettivo del Par, il Piano regionale per la popolazione anziana. Al centro della seconda Conferenza, che si è svolta il 21 novembre a Bologna nella sede della Regione, la presentazione del Bilancio sociale: non un insieme di sole cifre, ma uno strumento per “rendicontare” tutte le politiche (socio-sanitarie, per la casa, la mobilità, la sicurezza, la partecipazione) messe finora in campo. "Realizzare una società che riconosca i diversi bisogni e le diverse capacità di tutti i suoi membri – ha ribadito, in apertura dei lavori, il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Alfredo Bertelli – superando ogni discriminazione fondata sull’età: ci siamo messi al lavoro, siamo convinti che questa Regione sia in grado di vincere la sfida”. E in quest’ottica “il Piano sociale e sanitario 2008-2010 e il Fondo regionale per la non autosufficienza – ha sottolineato Bertelli – utilizzano approcci nuovi per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini, e dunque anche degli anziani”. “Il Par è uno strumento estremamente innovativo, frutto di un percorso condiviso – ha detto l’assessore alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni – . E’ uno strumento che mette insieme politiche diverse, non solo quelle sociali e sanitarie, ma anche le politiche dei trasporti, della casa, in un’ottica di integrazione”. Ne consegue tutta una serie di azioni “che hanno anche risorse precise a disposizione: il Fondo per la non autosufficienza della Regione Emilia-romagna – ha aggiunto Bissoni – , che stiamo discutendo in questi giorni con le parti sociali, si avvicinerà nel 2009 ai 400 milioni di euro a disposizione. L’emilia-romagna, da sola, ha un Fondo che supera l’intero Fondo nazionale per la non autosufficienza. Questo ha aiutato lo sviluppo di politiche di sostegno alla popolazione anziana a partire dai servizi domiciliari”. “Oggi occorre un ripensamento complessivo sulle politiche di programmazione territoriale, della mobilità, degli insediamenti residenziali e commerciali – ha sottolineato l’assessore alle Politiche abitative Luigi Gilli, intervenendo durante la tavola rotonda – . Un rinnovato modello sociale d’intervento trasversale può evitare il sorgere di nuove marginalità, anche tra la popolazione anziana”. Gilli ha ricordato come “anche sulle politiche abitative, sia per l’assegnazione di alloggi di edilizia sociale sia per il fondo per l’affitto, la Regione sta, e non da oggi, supplendo alle forti riduzioni di risorse statali”. Nonostante il taglio di 300 milioni di euro al Fondo nazionale per le politiche sociali, “la Regione conferma il proprio impegno nel garantire servizi ai cittadini – ha ribadito l’assessore alle Politiche sociali Anna Maria Dapporto – : con l’approvazione del riparto del Fondo sociale regionale, ai distretti è stata garantita per il 2008 la stessa quota dell’anno precedente”. L’assessore ha sottolineato inoltre come con l’approvazione del Piano sociale e sanitario 2008-2010 “il volontariato abbia assunto un ruolo fondamentale, che è quello di creare coesione sociale, benessere e relazione”. La terza età in Emilia-romagna: i dati - Gli anziani residenti in Emilia-romagna sono oltre 968 mila, pari a quasi il 23% del totale della popolazione (dati al 1° gennaio 2008). Gli over 75enni risultano essere circa 488. 500 (11,4% della popolazione complessiva) e le persone che hanno superato gli ottant’anni sfiorano quota 292 mila (6,8%). Nell’ultimo decennio l’incidenza della popolazione anziana è aumentata, passando dal 21,5% del 1997 all’attuale 22,6%. La componente femminile risulta prevalente e costituisce il 58% dei residenti di 65 anni e oltre. I cambiamenti nella struttura demografica della popolazione e, in particolare, il fenomeno dell’invecchiamento hanno contribuito a incrementare il numero delle famiglie che necessitano di un aiuto per l’assistenza di un componente disabile o non autosufficiente, spesso anziano. Report sicurezza: gli anziani meno coinvolti nei reati ma più preoccupati Alcuni dei 400 progetti finanziati in questi anni dalla Regione nell’ambito della sicurezza hanno avuto come destinatari specifici gli anziani. In occasione del Par, sono state estrapolate alcune tabelle dai dati a disposizione del Servizio Politiche per la sicurezza della Regione e dell’Istat sulla condizione degli emiliano-romagnoli, con particolare attenzione alla terza età, analizzando sia l’andamento dei fenomeni delittuosi, sia la percezione dei temi legati alla criminalità. Da queste tabelle emerge come in Emilia-romagna gli anziani siano meno coinvolti come vittime dei reati predatori, ma al contempo più preoccupati e più insicuri per questo tipo di reati. In generale gli omicidi volontari (o dolosi) in Emilia-romagna sono diminuiti agli inizi degli anni ’90 e tendono a rimanere stabili, con valori al di sotto della media nazionale. Si registra una tendenza alla diminuzione di scippi e furti di autovetture, mentre si conferma la tendenza storica a un incremento di rapine e borseggi. I furti in appartamento, infine, dopo un considerevole aumento a fine anni ’90, si stanno stabilizzando. Sul versante della sicurezza “percepita”, rilevata dal Servizio attraverso un sondaggio condotto annualmente a partire dal 1995, se restano elevate (36%) le segnalazioni per la piccola criminalità (e la sicurezza in genere), le preoccupazioni che più si sono diffuse negli ultimi anni riguardano l’insicurezza economica: in particolare i cittadini segnalano il costo della vita (30%) e i timori per il lavoro (24%). Il Fondo sociale per sostenere l’affitto Il Fondo per l´affitto è un contributo destinato ad aiutare i cittadini in difficoltà nel pagamento del canone di locazione. In Emilia-romagna gli anziani over 65 che ne beneficiano sono 8500 circa, cioè poco più del 15% del totale. Abbattimento delle barriere architettoniche A favore dei cittadini con diversi gradi di invalidità, nel biennio 2007-2008 sono stati stanziati 12,7 milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche nelle abitazioni private; 7,7 milioni sono stati impiegati nel 2007 e 5 verranno impiegati nel 2009. Quasi i tre quarti delle domande di contributo riguardano soggetti anziani: infatti il 71,4% del totale è volta ad abbattere le barriere architettoniche in abitazioni di persone che hanno più di 60 anni, mentre gli over 70 costituiscono il 58,2% del totale e gli ultra settantacinquenni il 46,8%. Nuclei famiglie anziani in alloggi Erp
Assegnatari (al 31/12/2006)
65-74 anni 10. 837
75-84 anni 10. 350
Oltre 85 anni 3. 705
Totale nuclei 24. 892
Numero di persone anziane che vivono in alloggi Erp (al 31/12/2006)
65-74 anni 15. 407
75-84 anni 12. 895
Oltre 85 anni 4. 242
Totale anziani 32. 744 (ovvero il 30% circa del totale utenti alloggi Erp)
La questione della non autosufficienza è stata assunta come priorità di intervento dalla Regione con l’istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna). Per il 2007, il Fondo ha potuto contare su oltre 311 milioni di euro (non utilizzati 49,7 milioni). I fondi sono stati assegnati sulla base di criteri che tengono conto del grado di invecchiamento della popolazione e in particolare dei residenti con più di 75 anni di età. Attraverso queste risorse è stato aumentato notevolmente il livello dei servizi offerti, soprattutto per gli anziani (233,5 milioni di euro utilizzati, il 91,6% del totale, tra residenzialità, domiciliarità e altri interventi). Gli anziani assistiti sono stati circa 53. 200 (+ 6750 rispetto al 2006). Le risorse del Fondo inoltre hanno consentito l’avvio di iniziative che hanno assicurato un contatto con 2. 000 assistenti familiari e 1. 220 familiari che assistono anziani; di programmi di prevenzione e contrasto dell’isolamento (in dieci ambiti distrettuali) che hanno raggiunto almeno 7. 000 anziani; di potenziare il sistema di accesso e presa in carico per circa 1. 400 persone non autosufficienti. Anche nel 2008 il Fondo regionale per la non autosufficienza è stato finanziato con oltre 311 milioni di euro. Complessivamente la disponibilità di risorse, considerando quelle non utilizzate nel 2007 e riportate sul 2008, ammonta a oltre 354 milioni. Relativamente alle risorse programmate, l’88% (oltre 282 milioni di euro) dell’importo totale è stato destinato all’area anziani (di cui il 58% all’assistenza residenziale e il 28% per la domiciliarità). Anziani: aumento beneficiari 2007-2008
2007 2008 Totale
Anziani + 6. 750 persone rispetto al ‘06 + 5200 persone + 11. 950
Assistenza residenziale 500 250 750
Accoglienza temp. Sollievo 450 0 450
Centri diurni 440 400 840
Assegno di cura 2. 200 2450 4. 650
Assistenza domiciliare 2. 750 2. 100 4. 850
Per quanto riguarda il 2009 (bilancio di previsione 2009), il Fondo verrà incrementato di ulteriori 10 milioni di euro. Contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico (disabili)
Beneficiari Risorse
2006 2007 2006 2007
Acquisto e adattamento veicoli 366 348 572. 639 588. 049
Arredi e attrezzature domestiche 283 330 328. 242 381. 977
Interventi dei centri di consulenza per adattamento ambiente domestico (anziani e disabili)
2006 2007
Contatti (prestazioni a distanza) 1. 548 1. 975
Prestazioni in sede 1. 352 1. 637
di cui Contatti 543 737
di cui Consulenze 809 900
Sopralluoghi 448 510
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