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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Novembre 2008 |
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RICOLLOCARSI NELLE CRISI: LE POLITICHE ATTIVE IN PIEMONTE INCONTRO ALLA GAM ORGANIZZATO DA AGENZIA PIEMONTE LAVORO E REGIONE
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Torino, 25 novembre 2008 - Le politiche attive del lavoro in un contesto di crisi sono state il tema di un seminario organizzato, il 21 novembre alla Gam di Torino, dall’Agenzia Piemonte Lavoro e dalla Regione Piemonte. Il dibattito ha approfondito la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori adulti che hanno perso il lavoro, alla luce di una ricerca effettuata dall’Agenzia Piemonte Lavoro, analizzando gli interventi di politica attiva del lavoro realizzati in Piemonte nei contesti più colpiti dalle crisi industriali. Hanno partecipato al seminario l’assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso, il direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro, Aldo Dutto, i rappresentanti delle Province, dell’Isfol e di Italia Lavoro. Secondo i dati dell’Agenzia, nei periodi di crisi, la disoccupazione sembra colpire in modo pesante i lavoratori adulti, in particolare donne e soggetti con bassa qualificazione. Tra le persone che perdono il lavoro sono soprattutto quelle tra i 45 ed i 54 anni ad avere maggiori problemi di reinserimento. In Piemonte nelle precedenti crisi industriali sono stati predisposti interessanti interventi di politica attiva del lavoro, censiti nella ricerca. I due progetti di ricollocazione analizzati, “Cor” di Torino e “L3 Club” di Biella, realizzati rispettivamente dalla Provincia di Torino e dalla Provincia di Vercelli in due tra le aree più colpite, hanno coinvolto soprattutto le lavoratrici e i lavoratori adulti. I servizi pubblici per il lavoro della Regione Piemonte sono dunque in possesso di una strumentazione adatta per affrontare le conseguenze di una prossima crisi. Interventi che si confermano essenziali, non solo per favorire la ricollocazione, ma anche per sostenere e rimotivare i lavoratori coinvolti e più deboli che, come emerge dalle interviste, maggiormente soffrono l’evento della perdita del lavoro, rimanendo disorientati e sfiduciati. L’agenzia Piemonte Lavoro ha organizzato il confronto fra i principali attori istituzionali e sociali proprio per valutare e pensare quali interventi specifici attuare nei contesti di crisi della regione. “Le esperienze del torinese e del biellese - ha affermato l’assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso - suggeriscono che è possibile integrare il sistema di sostegno al reddito con le politiche attive, collegando sussidi a misure per l’occupazione. Le politiche di reimpiego vanno concepite come azioni ‘integrate’ di riorientamento, formazione, sostegno al reddito ed accompagnamento al lavoro attraverso interventi tempestivi e personalizzati e politiche che collegano e vincolano i sussidi al concorso attivo della persona disoccupata nella ricerca del lavoro. Si conferma pertanto la necessità di una nuova generazione di ammortizzatori sociali, capaci di prestare tutele attraverso indennità di disoccupazione, a condizione che chi ne usufruisce accetti sia la formazione professionale che il reimpiego”. “Per contenere gli effetti della crisi – ha concluso l’assessore Migliasso - si dovrà inoltre pensare ad estendere gli ammortizzatori sociali alle persone che ora ne sono escluse e che stanno perdendo il lavoro, come i lavoratori precari, interinali o assunti a tempo determinato. Nei giorni scorsi la Regione si è attivata scrivendo al Presidente del Consiglio e al Ministro del Lavoro per chiedere di garantire gli ammortizzatori sociali anche a questi lavoratori”. . |
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