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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Novembre 2008
 
   
  GOLF – EUROTOUR 2009: A HONG KONG 2° POSTO PER FRANCESCO MOLINARI SUPERATO IN SPAREGGIO DAL CINESE WEN-TANG LIN

 
   
  Roma, 24 novembre 2008 - Non è bastata una grandissima prestazione a Francesco Molinari (265 - 66 67 67 65, quindici sotto par) per vincere l´Ubs Hong Kong Open, il secondo torneo dell´European Tour 2009 disputato sul tracciato dell´Hong Kong Gc (par 70), a Fanling in Cina. Il torinese, infatti, è stato superato dal 34enne cinese Wen-tang Lin (265 - 65 69 64 67) in un spareggio a tre al quale ha preso parte anche il diciannovenne irlandese Rory Mcilroy (265 - 70 64 66 65). Al quarto posto con 267 lo spagnolo Pablo Larrazabal e il thailandese Chawalit Plaphol, al sesto con 268 l´australiano David Gleeson, il tedesco Bernhard Langer, il sudafricano Richard Sterne, il malese Iain Steel e l´inglese Oliver Wilson, leader dopo tre giri, all´11° con 269 l´indiano Jeev Milkha Singh e al 15° con 270 lo scozzese Colin Montgomerie. L´orgoglio ha prodotto un 62 per lo statunitense John Daly, da 55° a 17° con 271, e per lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, da 71° a 24° con 273. In risalita anche il sudafricano Rory Sabbatini, da 48° a 29° con 274, e quasi in coda l´iberico José Maria Olazabal, 70° con 280. Non ha superato il taglio Emanuele Canonica, 122° con 146 (78 68), che aveva ricevuto un invito degli sponsor. Molinari ha girato in 65 colpi (un eagle, cinque birdie, due bogey) e non è stato certamente fortunato, perché sulla 72ª buca ha eseguito un gran putt da circa tre metri, ma la palla si è fermata esattamente sull´orlo della buca. A quel punto, leader in club house, e ne n´andato in campo pratica. Poco dopo è stato raggiunto da Mcilroy, che ha salvato il par e il "meno 15" con un approccio perfetto in bandiera. Lin, coleader, che aveva ancora due buche da giocare, ha segnato un par alla 17 e alla 18 ha fallito da poco più di un metro il putt per il birdie del successo. Alla prima buca di spareggio Lin ha spedito al palla tra le piante a sinistra, Molinari è rimasto corto sulla destra, nel rough e con un alto albero davanti che gli copriva la bandiera, mentre Mcilroy con un drive perfetto è arrivato quasi alla fine del fairway. Il torinese ha dato saggio di classe facendo passare la palla sopra la cima dell´albero e ponendola a circa quattro metri dall´asta. Lin si è rimesso clamorosamente in corsa compiendo un miracolo balistico: ha infiltato la palla tra due alberi, distanti tra loro poco più di un metro, facendola planare a un metro dalla bandiera. Mcilroy, in posizione più vantaggiosa, l´ha mandata quasi in buca. A quel punto Molinari aveva solo la chance del birdie per continuare il play off, ma il colpo era obiettivamente molto difficile e la palla ha superato il bersaglio di una settantina di centimetri. Con il par ha dovuto salutare gli avversari che sono andati a disputarsi il titolo nuovamente dal tee della 18. Questa volta le parti si sono invertite: l´irlandese ha mandato la palla tra gli alberi, può o meno nella stessa posizione precedente del cinese, e Lin invece ha ripetuto in fotocopia il drive dell´avversario con palla davanti al lago a protezione del green. Evidentemente era il giorno dei miracoli golfistici perchè Mcilroy, che è un autentico talento, ha piazzato la palla nella parte superiore del green, ma Lin gli ha lasciato la sola alternativa del birdie con un approccio a trenta centimetri dall´asta. Così Mcilroy ha perso per la seconda volta nel 2008 un torneo in spareggio. Lin, sermpre sorridente in campo anche nei momenti più difficili, è stato il secondo cinese vincere nell´European Tour dopo Lian-wei Zhang, che si era imposto nel Caltex Masters a Singapore (2003). "Non posso descrivere le mie sensazioni - ha detto - ma questo titolo sicuramente premia il lavoro e le scelte che sto facendo". Sicuro che il tempo lavora per lui, Mcilroy ha commentato con serenità: "Con la palla tra gli alberi nel play off non potevo fare di più". Molinari non si è rammaricato per l´esito dello spareggio, ma "per quella palla che è rimasta sull´orlo della buca alla 18. Durante la gara mi ero detto che con un ´meno 16´ sarebbe stata vittoria e non mi sbagliavo, però non sono stato fortunato. Mi auguro di esserlo di più in una prossima occasione". Nel ´Race to Dubai´, il nome che i responsabili dell´European Tour hanno dato all´ordine di merito, Molinari con i 170. 610 euro guadagnati nell´unica gara giocata è al quinto posto. In vetta vi è Sergio Garcia, che ha vinto l´Hsbc Champions a Shanghai. ´Race to Dubai´ sta a indicare la corsa che i giocatori faranno verso l´Emirato dove si disputerà la gara finale del circuito, il Dubai World Championship (sostituisce il Volvo Masters di Valderrama), che sarà la gara più ricca del mondo con 10. 000. 000 di dollari di montepremi. Ha strappato il primato al The Players Championship (Us Pga Tour), che quest´anno ha portato i dollari in palio da nove milioni a 9,5 milioni. Nella prossima settimana Francesco Molinari, insieme al fratello Edoardo, difenderà i colori italiani nella World Cup (27-30 novembre), al Mission Hills Golf Club, sempre in Cina. Adt Championship: Si Assegna Un Milione Di Dollari - Nell´adt Championship, ultimo torneo stagionale del Lpga Tour che si sta svolgendo al Trump International Gc di West Palm Beach in Florida, dopo il secondo taglio, effettuato al termine del terzo turno, sono rimaste in gara otto proettes, delle 32 di partenza, che nel giro finale si contenderanno il primo premio di un milione di dollari (su un montepremi di $ 1. 550. 000). Verranno azzerati gli score sin qui ottenuti, così come erano stati azzerati al termine del secondo turno, e le otto contendenti affideranno le loro chance al punteggio conclusivo. Sono rimaste in gara, classificate nell´ordine dopo 54 buche: Suzann Pettersen (68), Angela Stanford (69), Paula Creamer e Seon Hwa Lee (70), Jeong Jang e Ji-jay Shin (71), Eun-hee Ji e Karrie Webb (72). Qualora dovesse vincere, la statunitense Paula Creamer diverrebbe leader dell´ordine di merito superando la messicana Lorena Ochoa, che è stata eliminata nel secondo turno insieme alla svedese Annika Sorenstam. .  
   
 

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