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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Novembre 2008 |
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IN RETE 18 STATI EUROPEI E 200 MILIONI DI PERSONE CON 134 PROGETTI FINANZIATI DAL PROGRAMMA EUROPEO CADSES”
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Venezia, 25 novembre 2008 - Nella gestione del programma europeo Cadses, che coinvolge 18 stati europei e 200 milioni di persone con 134 progettualità approvate e finanziate, il Veneto ha riscosso ottimi risultati partecipando a 15 progetti come partner e gestendo fondi per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro. La conferenza conclusiva di Cadses è stata inaugurata ieri mattina, e proseguirà domani, al Centro don Orione Artigianelli, Venezia dall’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor. Una occasione davvero importante per riassumere e per capitalizzare i risultati di sei lunghi anni di cooperazione tra paesi dell’Europa centrale, dell’Adriatico, dell’area Danubiana e dell’Europa sud orientale: un impegno della nostra regione che è servito a promuovere una maggiore integrazione economica tra i paesi e a facilitare lo sviluppo armonico e bilanciato dell’intero spazio europeo. “Il territorio veneto - ha detto l’assessore - ha dimostrato grande interesse per una iniziativa europea che ha saputo mettere in sinergia le associazioni di categoria, le province, i comuni, i consorzi e gli enti strumentali del Veneto, oltre ai soggetti privati coinvolti in tavoli di partenariato, sia italiani che esteri. ” Del Veneto è da premiare di certo la ricchezza progettuale, ma al tempo stesso c’è da valorizzare ancora una volta la capacità gestionale e di investimento, perché tutti i piani europei si sono conclusi raggiungendo i risultati attesi e con un livello di spesa vicino al cento per cento dei fondi approvati. La cooperazione transnazionale avviata con Cadses riguarda temi come il potenziamento della pesca nell’Adriatico, lo sviluppo rurale del territorio, la gestione delle ville venete, l’introduzione di strumenti di garanzia finanziaria per le piccole e le medie imprese, la pianificazione della crescita urbana policentrica, l’attivazione di collegamenti logistici e di trasporto tra l’Adriatico e il Baltico, la facilitazione dell’integrazione degli immigrati nel territorio. “Non sempre la gestione dei progetti - ha ricordato Vendemiano Sartor - è stata facile: lavorare su tematiche comuni con cornici amministrative e legali assai diverse è stato a volte complicato e la burocrazia e l’onere amministrativo richiesto dalla normativa europea si sono rivelati spesso insostenibili. ” Per l’assessore, che ha ribadito di nuovo la necessità che i fondi europei siano esclusi dal patto di stabilità, si dovrà in un futuro non lontano lavorare di più per snellire e velocizzare le procedure di accesso alle risorse europee e al tempo stesso per migliorare i processi di verifica e di monitoraggio. . |
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