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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Novembre 2008 |
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FEDERALISMO FISCALE, PATTO REGIONE LOMBRDIA -ENTI LOCALI
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Milano, 25 novembre 2008 - Un accordo tra Regione, Province e Comuni per gestire il federalismo fiscale lombardo e il Patto di stabilità territoriale. L´intesa è stata sottoscritta ieri al Palazzo della Regione dal presidente Roberto Formigoni, dall´assessore regionale alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi, dal presidente dell´Anci Lombardia, Lorenzo Guerini, e dal presidente dell´Upl (Unione delle Province Lombarde), Leonardo Carioni. "Per la prima volta - ha detto il presidente Formigoni - Regione Lombardia insieme a 1546 comuni e a 12 province, diventa interlocutore unitario per gestire in maniera flessibile gli investimenti, nel pieno rispetto del Patto di stabilità territoriale". Il Patto di Stabilità è stato introdotto dall´Unione Europea e prevede che il rapporto tra deficit e Pil (Prodotto Interno Lordo) sia inferiore e comunque non superi il 3%. Ciascuno Stato membro dell´Unione, quindi anche l´Italia, con propria Legge finanziaria, stabilisce il tetto di spesa oltre il quale la Pubblica Amministrazione non può andare, con ricadute che si riflettono sui bilanci di Regioni, Province e Comuni. L´intesa siglata oggi introduce un nuovo elemento rispetto alla situazione esistente, il Patto di Stabilità territoriale. "La nostra Regione - ha sottolineato Formigoni - da sempre all´avanguardia nel chiedere il federalismo fiscale, dimostra di saperlo già gestire, in piena sintonia con tutti i rappresentanti dei quasi 10 milioni di cittadini lombardi". Illustrando i contenuti dell´accordo, il presidente Formigoni ha sottolineato come il sistema regionale lombardo reagisca con celerità a due novità istituzionali: il disegno di legge delega in materia di federalismo fiscale e la Finanziaria 2009 che introduce regole per la definizione di un patto di stabilità territoriale. Il documento siglato oggi introduce come momento di confronto e di proposta il "Tavolo permanente per il federalismo fiscale lombardo" che si occuperà di definire proposte di coordinamento della finanza pubblica lombarda, a partire dalla delineazione di un Patto di stabilità territoriale che superi l´applicazione per singolo ente aumentando così la flessibilità degli investimenti rispetto alla normativa statale. Oggi, di fatto, il Patto di stabilità impone ai Comuni con popolazione superiore ai cinquemila abitanti di diminuire le proprie spese di funzionamento e non consente di ricorrere a incrementi significativi della pressione fiscale, con la conseguente incapacità di effettuare investimenti. Con il Patto territoriale firmato oggi si supera la dimensione locale e i parametri su applicano su un´area più vasta. "Insieme - ha proseguito il presidente Formigoni - costruiremo un quadro di regole che permetterà di raggiungere il contributo di risanamento della finanza pubblica che occorre assicurare, permettendo agli Enti locali, Province e Comuni, di realizzare il loro programma di investimento e di sviluppo in un contesto coordinato e sinergico". Il Tavolo permanente potrà anche essere la sede in cui definire proposte su federalismo fiscale e Patto di Stabilità che potranno essere sottoposte al Governo Nazionale. Una capacità propositiva che la Lombardia ha già messo in campo con il lavoro svolto dall´assessore regionale Romano Colozzi, coordinatore dell´area finanziaria in sede di Conferenza Stato Regioni. Sono stati fatti passi significativi attraverso la predisposizione di regole e principi condivisi da tutte le Regioni, elementi diventati le linee guida del disegno di legge sul federalismo all´esame del Parlamento. Colozzi ha ricordato come la Lombardia, già dal 2003, aveva proposto al Governo un Patto di stabilità territoriale e che l´Intesa interistituzionale sottoscritta dalla Regione nel 2005 prevedeva uno sviluppo in questa direzione. "Alla conferenza Stato Regioni - ha detto Colozzi - abbiamo proposto la comparabilità dei bilanci: oggi sia la legge delega sul federalismo fiscale sia le altre norme recepiscono la nostra indicazione e introducono questo principio, stabilendo benchmark precisi che consentono di raffrontare i bilanci. Analogamente, abbiamo chiesto al Governo di concretizzare il principio di premialità per chi è più virtuoso, un elemento introdotto due anni fa ma non ancora applicato". "Regione Lombardia come sistema - ha concluso l´assessore - sta dando all´Italia un esempio importante per tradurre la sussidiarietà a livello istituzionale". . |
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