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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Novembre 2008
 
   
  25 NOVEMBRE: GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE. PURTROPPO ANCORA UNA GIORNATA SOLO DI PAROLE E PROCLAMI?!

 
   
   Milano, 25 novembre 2008 - I dati sono noti e drammatici nella loro freddezza. Secondo l’Istat sono più di 6 milioni le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita e circa un quarto di queste le ha subite da parte del partner o comunque all’interno della famiglia. Non solo: la famiglia è anche il luogo dove avviene il maggior numero di omicidi (quasi il 40% delle vittime sono donne) anche perché le famiglie italiane sono sempre più armate: Milano – insieme a Torino – è la città in cima alla graduatoria con cira 2 milioni di armi detenute (su un totale nazionale di 10 milioni di pezzi). Nel settembre del 2006 una serie di proposte in tema di sicurezza e violenza contro le donne è stata presentata in una mozione - firmata da opposizione e maggionaranza . Che fine hanno fatto queste richieste? Dove è finito l´Ufficio Antiviolenza che avrebbe dovuto istituire anche un osservatorio sulla violenza contro le donne a Milano quando si sa che più di un quarto delle donne non parla con nessuno delle violenze subite? I centri esistenti non riescono a coprire la drammatica realtà di un fenomeno che tende a peggiorare anziché migliorare soprattutto se si tiene conto anche dello stalking: persecuzione che coinvolge 2 milioni e mezzo di donne. E in un’ottica di prevenzione quali progetti sono stati adottati in sinergia con scuole a Asl, come previsto dalla mozione? E’ infatti verso il futuro che dobbiamo volgere lo sguardo e l’attenzione; verso la formazione delle nuove generazioni nel rispetto dell’altro e l’educazione alla relazione di genere maschile e femminile. La violenza fisica è terribile e spesso irreversibile negli effetti che produce; ma questa ricorrenza deve richiamare l’attenzione nostra, della città e soprattutto delle istituzioni anche su un altro tipo di violenza: quella psicologica e la violenza del ricatto cui le donne continuano ad essere sottoposte. In una situazione di crisi economica come l’attuale le donne sono le prime a venire espulse dal mercato del lavoro (i dati della Cgil ci dicono che negli ultimi due anni ed in particolare nei primi sei mesi del 2008, si registra una riduzione del tasso di occupazione e di attività femminile) e sono anche quelle che – come dichiarato dall’ultimo rapporto Caritas – si trovano in una situazione di crescente vulnerabilità e fragilità economica. Francesca Zajczyk, consigliera Gruppo Pd .  
   
 

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