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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Novembre 2008
 
   
  REGIONE E ABI TOSCANA A SOSTEGNO DEL TESSUTO PRODUTTIVO REGIONALE

 
   
   Firenze, 25 novembe 2008 - Fornire supporto reale alla liquidità delle imprese, attraverso un’azione concreta di potenziamento del circuito virtuoso Regione-confidi-banche. È questa la priorità emersa dall’incontro, del 21 novembre a Firenze, tra Regione, rappresentata dall´assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna e la Commissione Regionale Toscana dell´Abi (Associazione Bancaria italiana), presieduta da Massimo Fontanelli. Durante la riunione è stata sottolineata l’esigenza di affrontare con la massima rapidità la situazione di difficoltà generata dalla crisi finanziaria. L´assessore Brenna ha dichiarato al termine della riunione: «I problemi dell´economia toscana sono strutturali e precedono l´attuale crisi finanziaria, crisi però che rischia di rendere il quadro ancor più pesante. Per questo le recenti azioni del governo regionale hanno l´obiettivo - in continuit& agrave; con le strategie già definite nei Piani generali di intervento - di affrontare l´emergenza in funzione anticiclica, grazie alla significativa massa di risorse a disposizione dalla regione (3 miliardi e 661 milioni di euro capaci di garantire altri 4 miliardi di euro di investimenti sul territorio). Un provvedimento che sarà più efficace se accompagnato da rapide e coerenti azioni del governo centrale che ad oggi però stentano ad essere ancora definite. Nel frattempo - ha continuato l´assessore Brenna - la Giunta ha varato un pacchetto di interventi immediati per affrontare con efficacia la questione del credito alle famiglie e alle imprese. Si tratta di ulteriori 63 milioni di euro in favore di famiglie, disoccupati, precari, giovani, imprese. La finalità è quella di sostenere i redditi delle famiglie e gli investimenti strategici fondamentali ai fini della generazione di ricchezza utile per lo sviluppo economico e per le politiche di inclusione sociale. In questo contesto - ha concluso Brenna - è perciò determinante il rapporto tra la Regione Toscana e il sistema del credito regionale e nazionale. L’incontro odierno ha riproposto a livello locale il percorso “di sistema” individuato dal Governo e Abi a livello di vertici istituzionali, per rispondere insieme alle esigenze di ripresa imposte dalla situazione dell’economia. L’attuale situazione finanziaria impone di incentivare adeguatamente gli indispensabili processi di rafforzamento patrimoniale, nell’ottica di consentire alle imprese di rispondere ai requisiti patrimoniali richiesti da Basilea2. In questo senso, risulta vitale per l’economia toscana – così come già definito dalla Giunta regionale - costituire nell’immediato un quadro di iniziative che migliorino ulteriormente l’accesso al credito per le Pmi potenziando il ruolo dei Confidi e, più in gener ale, i fondi di garanzia. Per Massimo Fontanelli: «In questo quadro, è stato posta grande evidenza alla necessità di rendere più fluido – al fine di ricostruire rapporti tra imprese e Pubblica Amministrazione più certi e rapidi – il sistema dei crediti vantati dalle imprese verso gli enti pubblici debitori, con questo incidendo positivamente sulla gestione finanziaria delle imprese della Toscana. » Fontanelli ha ribadito la volontà di: «Continuare a lavorare insieme, per contribuire a ristabilire un clima di fiducia, indispensabile al rilancio dell’economia, e non far mancare il credito alle imprese che ne hanno bisogno» Per Abi Toscana, tuttavia, la situazione dei mercati non sta rallentando la dinamica dei finanziamenti alle imprese locali che secondo i dati più recenti del Regional Outlook elaborato dall’Abi ammontano a giugno 2008 a 55,4 miliardi di euro (+10,7% rispetto a giugno 2007). Alla luce di questi dati Fontanelli ha sottolineato come: «Il settore bancario italiano si sta dimostrando solido e stabile e non sta facendo mancare il proprio sostegno all’economia e alle imprese dei vari settori produttivi, come dimostrano i tassi di crescita degli impieghi. La coesione e il lavoro comune, anche con le istituzioni – ha proseguito – è la migliore ricetta per fronteggiare questo periodo di difficoltà e mettere a punto gli eventuali interventi ed iniziative utili al credito e far sentire effetti positivi sull’economia reale». .  
   
 

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