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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Novembre 2008
 
   
  EUROPARADISO, TRIPODI: “L’OPERAZIONE ANTIMAFIA DI CROTONE CONFERMA LA LEGITTIMITÀ DELLE NOSTRE PREOCCUPAZIONI SUL MEGAVILLAGGIO TURISTICO”

 
   
  “Un’operazione che conferma la legittimità delle nostre preoccupazioni, espresse sin dall’inizio, sulle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione della faraonica struttura turistica nel Crotonese, meglio conosciuta come Europaradiso”. Ad affermarlo il 25 novembre è stato l’assessore regionale all’Urbanistica e al Governo del Territorio, Michelangelo Tripodi riguardo all’operazione di polizia che questa mattina ha portato al fermo di 24 presunti affiliati alla ’ndrangheta appartenenti alle cosche di Papanice di Crotone e a una serie di perquisizioni nei confronti di esponenti politici, imprenditori e funzionari pubblici sui cui pesa il sospetto di aver tentato di influenzare l’iter burocratico di approvazione del progetto Europaradiso. “Interferenze e infiltrazioni – spiega Tripodi – che erano state denunciate in diverse occasioni e che avevano portato la Giunta regionale in carica a bocciare il progetto per la realizzazione del mega villaggio turistico. Un decisione su cui è stato determinante anche il contribuito del mio assessorato che ha ritenuto il progetto inutile e devastante dal punto di vista ambientale e assolutamente contrario all’azione che stiamo portando avanti per spezzare e fronteggiare gli interessi enormi, che vivono all’ombra della rendita e della speculazione e che si intrecciano con la penetrazione violenta della ‘ndrangheta. Organizzazioni criminali che nel campo dell’urbanistica e delle opere pubbliche hanno realizzato per anni e anni operazioni di enorme portata”. “Una linea di intervento - ribadisce l’assessore regionale - per affermare regole e diritti. Per contrastare abusi, speculazioni e illegalità attraverso una forte e nuova presenza della Regione che ha assunto in questo campo iniziative senza precedenti: dall’abbattimento dell’ecomostro di Copanello alla costituzione di parte civile contro l’ecomostro di Praia a Mare fino alla recentissima costituzione di parte civile nel procedimento riguardante l’intervento abusivo a ridosso del castello di Altomonte, dall’approvazione delle Linee guida della Pianificazione regionale al programma “Paesaggi e Identità”, al recupero dei centri storici, al sostegno ai Piani Strutturali associati, fino all’avvio del lavoro per il Quadro Territoriale Regionale, e al no (per nulla scontato) al progetto Europaradiso”. “In attesa degli sviluppi delle indagini e fiducioso nell’operato della magistratura” Michelangelo Tripodi, rilancia quindi “un forte impegno per sconfiggere ogni connivenza tra affari, mafia e politica”. “E’ chiaro che prima di sbilanciarsi in ulteriori valutazioni - aggiunge l’assessore - bisogna aspettare che la giustizia faccia il suo corso, ma è altrettanto chiaro che se già il procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Emilio Le Donne, afferma che ‘su Europaradiso c’è la prova del passaggio dei soldi’, ci troviamo di fronte all’ennesimo ciclone giudiziario che si abbatte sul malaffare della corruzione, del pericolosissimo intreccio tra criminalità organizzata e la politica degli affari sporchi. Un intreccio perverso che stordisce l´opinione pubblica, contrario allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio tanto da non contrastare e rinnegare ipotesi di interventi e progetti assurdi e dannosi come quello di Europaradiso a Crotone”. “ Per questo - conclude Tripodi - rinnoviamo tutta la nostra vicinanza a chi è impegnato a combattere contro l’azione criminale e qualsiasi sfruttamento illegale del territorio, Rinnovando, come assessorato, il nostro massimo impegno per fare crescere la cultura della fattibilità urbanistica, economica e ambientale dei progetti, migliorando la qualità dei processi di pianificazione e progettazione per rendere il mercato più aperto e concorrenziale, estraneo a qualsiasi azione illegale”. .  
   
 

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