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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Settembre 2006
 
   
  NUOVE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE DEL LEGNO NEL SETTORE DELLA NAUTICA DA DIPORTO

 
   
   San Giovanni al Natisone, 19 settembre 2006 - Prosegue l’impegno di Area Science Park a supporto dello sviluppo del settore della nautica da diporto in Friuli Venezia Giulia, attraverso il progetto Innovation Network. Mentre è in fase di completamento la prima rilevazione della consistenza e delle potenzialità di questo settore nel Friuli Venezia Giulia (grazie alla collaborazione del Dipartimento di Economia e Tecnica Aziendale dell’Università di Trieste e che verrà presentata il prossimo autunno), lo scorso 19 luglio è stato promosso un incontro presso il Catas spa per proporre alle imprese della lavorazione del legno due nuovi progetti di costruzione di barche da diporto in legno (barche a vela e motoscafi) e valutare cosi nuove opportunità di collaborazione, sinergia e sviluppo con un settore promettente come quello della nautica da diporto. I due progetti sono stati illustrati da Giorgio Ferluga (Cantieri Alto Adriatico), Renato Scherbi (Cantieri Stratos) e dal progettista Maurizio Cossutti, mentre Paolo Cattapan (Servizio Trasferimento Tecnologico di Area Science Park) e Angelo Speranza (Catas spa) hanno tracciato contesto e obiettivi in cui si inquadra l’iniziativa. Un contesto che vede l’attivazione in Friuli Venezia Giulia di sinergie tra attori diversi che operano a supporto dell’innovazione nelle imprese. Proprio grazie alla proficua collaborazione tra Area, Progetto Imprenderò, Sportello Innovazione di Confartigianato Udine e First sas è stato possibile infatti individuare due imprese regionali che condividono un’unica esigenza di innovazione: realizzare barche da diporto in legno di concezione innovativa, valorizzando il patrimonio culturale dei Maestri d’Ascia dell’Alto Adriatico e della figura del carpentiere navale in un contesto di mercato moderno. Per mettere a frutto tutte le conoscenze e le tecnologie che le imprese regionali sono in grado di offrire, anche favorendo la riconversione e il trasferimento di know how e tecnologie da settori produttivi alla ricerca di nuovi sbocchi (industria della sedia). La costruzione di barche in legno è stata relegata negli ultimi decenni in secondo piano dall’avvento della vetroresina e risulta oggi accessibile ad una ristretta nicchia di armatori appassionati, proprietari di “pezzi unici” di elevato pregio e costo. A differenza di altri settori, in quello navale da più di 50 anni non c’è stato alcuno studio per migliorare la produzione di barche in legno, ma l’interesse per queste costruzioni è tutt’altro che in declino: la barca in legno resta capace di trasmettere delle sensazioni uniche dovute alla natura stessa del materiale usato, al suo calore, alle affascinanti finiture. Il legno nella nautica offre in più altri vantaggi: bassa infiammabilità rispetto ai materiali compositi, elevata riciclabilità, resistenza meccanica, facilità di lavorazione, galleggiabilità etc. Il primo progetto presentato da Alto Adriatico Tecnologia e Sviluppo srl, spin off di Cantieri Alto Adriatico, prevede la progettazione e realizzazione di un innovativo sistema semi-industriale che permetta di produrre in piccole/medie serie, barche a vela di lusso a costi contenuti. Il secondo progetto (Cantieri Stratos) si rivolge invece alla produzione di motoscafi in legno. L’operazione si basa sull’idea di realizzare imbarcazioni in legno con un nuovo criterio di costruzione, a metà strada tra l’organizzazione a carattere artigianale e la produzione in serie. Il contenuto tecnologico delle due proposte si basa sulla messa a punto di processi produttivi innovativi per il settore, che consentono la realizzazione in serie delle fasi di taglio, sagomatura e curvatura del fasciame e degli elementi strutturali di imbarcazioni da diporto, quali barche a vela e motoscafi. Il tutto in un contesto di mercato moderno, che va ad attingere al patrimonio storico e alle vocazioni tipiche del territorio regionale per quanto riguarda la lavorazione del legno, la tradizione nautica, nonché l’innovazione e la ricerca. .  
   
 

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