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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2008
 
   
  UNIONCAMERE PIEMONTE: NUOVO PRESIDENTE

 
   
  Venerdì 28 Novembre 2008, presso il Centro Congressi Torino Incontra, Via Nino Costa, 8, a Torino ai sensi all’articolo 5 dello Statuto dell’ente, si è svolta l’Assemblea di Unioncamere Piemonte, composta dai Presidenti e dai Membri di Giunta delle otto Camere di commercio del Piemonte, che ha proceduto all’elezione del nuovo presidente per il triennio 2009-2011 nella persona di Ferruccio Dardanello, nato a Mondovì il 29/06/1944, laureato in Scienze Politiche, imprenditore, sposato, con una figlia, presidente della Camera di commercio di Cuneo. Unioncamere Piemonte, l’associazione delle otto Camere di commercio della regione, voci istituzionali di un sistema di oltre 470mila imprese registrate in cui sono occupati oltre un milione e 900mila addetti, è il nodo di una rete sempre più ampia di enti camerali nazionali ed internazionali. Le otto Camere di commercio – che contano circa 800 dipendenti – sono da sempre impegnate nella promozione di iniziative volte a favorire lo sviluppo e la valorizzazione, anche all’estero, dell’economia e dei settori produttivi del territorio regionale: l’impegno di risorse investite sul territorio è di quasi 102 milioni di euro (anno 2007). Il neo Presidente Ferruccio Dardanello, intervenendo in chiusura dell’Assemblea, ha ringraziato per la fiducia accordata: “La responsabilità che avete voluto affidarmi mi onora profondamente. Mi preme innanzitutto rivolgere un caloroso ringraziamento per il lavoro svolto dall’amico Renato Viale. Negli anni in cui è stato Presidente, Unioncamere Piemonte è cresciuta molto, sviluppando la propria capacità di rappresentanza del sistema imprenditoriale attraverso un dialogo autorevole con le istituzioni, prima fra tutte la Regione Piemonte. Ringrazio anche il collega Presidente Alessandro Barberis, che ha indicato il mio nome per la candidatura alla presidenza, e l’ex Direttore Massimo Deandreis: senza la sua professionalità molte attività, in special modo quelle legate all’internazionalizzazione, non si sarebbero realizzate con tale rapidità ed efficacia. Ringrazio anche tutto il personale di Unioncamere Piemonte per l’egregio lavoro finora svolto per tutto l’impegno che impiegheranno per il prossimo triennio”. Le linee di azione di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio 2009-2011 si concretizzeranno sul progressivo sviluppo di servizi a favore delle Camere di commercio piemontesi e sul rafforzamento a livello regionale del ruolo di attore politico-istituzionale su vari temi, tra cui quelli delle infrastrutture e dell’internazionalizzazione. Un altro ambito che vedrà fortemente impegnata la rete camerale è l’Euroregione Alpmed: un progetto politico ambizioso portato avanti dalle amministrazioni regionali di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhone-alpes e Paca, volto a sviluppare una maggiore cooperazione territoriale e condiviso fortemente anche dalle Camere di commercio piemontesi e francesi. “So che il compito che mi aspetta non sarà facile: in questi ultimi mesi la situazione economica internazionale e locale è notevolmente peggiorata. Mai come adesso occorre tenere la mente fredda e non farsi trascinare da un certo pessimismo dilagante - ha aggiunto Ferruccio Dardanello -. L’ultimo dato congiunturale, riferito al periodo luglio-settembre 2008, ci offre nuovamente, dopo undici trimestri positivi, un Piemonte con una flessione della produzione industriale e con prospettive di breve periodo non rosee. Inoltre, non solo le imprese della nostra regione, ma anche il mondo del consumo sta attraversando un momento negativo. In questo contesto, le Camere di commercio hanno una responsabilità importante: spetta a noi essere convinti, risoluti e tenaci nel continuare a lavorare per favorire interventi di miglioramento competitivo sia delle nostre imprese che dei nostri territori. Impresa e territorio formano, infatti, un tutt’uno inscindibile, nel quale è proprio il territorio a fornire all’impresa quel ‘quid’ competitivo supplementare per i mercati nazionali ed internazionali. La ricetta è quella di sempre: qualità, innovazione (intesa in senso lato, non solo tecnologica), design e internazionalizzazione”.  
   
 

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