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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2008
 
   
  SECONDO GLI SCIENZIATI I LAGHI SENTIRANNO L´IMPATTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

 
   
  Bruxelles, 1 dicembre 2008 - Scienziati tedeschi e giapponesi hanno scoperto che i laghi che si trovano nelle regioni più calde e più fredde del pianeta saranno vittime dei cambiamenti climatici. I loro dati hanno mostrato temperature più alte negli strati profondi delle acque dei laghi nel sud del Giappone, mentre le temperature di quelli del nord del paese erano rimaste invariate. I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters. Gli scienziati hanno ipotizzato che temperature più alte potrebbero provocare cambiamenti negli scambi di sostanze nutrienti e un riassetto dell´acqua. L´aumento delle temperature e altri elementi climatici possono influenzare gravemente la circolazione invernale in diverse situazioni. Questi cambiamenti portano a livelli più bassi di ossigeno, che possono a loro volta portare ad un aumento della quantità di sostanze nutritive nelle acque profonde. I ricercatori del Centro di ricerca ambientale Helmholtz (Ufz) in Germania, dell´Università di Hokkaido in Giappone, dell´Istituto di scienze ambientali di Hokkaido e dell´Università di Kagoshima hanno confrontato le misurazioni attuali con le misurazioni fatte 70 anni fa. Le misurazioni fatte tra il 2005 e il 2007 in profondi laghi vulcanici del Giappone forniscono dati sulla distribuzione delle sostanze nutritive disciolte nell´acqua, hanno spiegato i ricercatori, aggiungendo che è stato fondamentale per la loro ricerca usare una catena di laghi, poiché i laghi coprono un gradiente climatico che si estende dal sud del Giappone fino all´isola di Hokkaido nel nord. Inoltre lo scambio di ossigeno e di sostanze nutritive tra le acque profonde e le acque superficiali dei laghi è quasi completamente controllato dalla differenza di temperatura. I dati ottenuti attraverso questo studio forniscono ai ricercatori informazioni generali sulla circolazione in condizioni climatiche in mutamento, che saranno valide per laghi al di fuori dell´area di ricerca, ha detto il team. La maggior parte dei laghi esaminati nello studio ha mostrato una buona distribuzione delle sostanze nutrienti disciolte nonostante la loro enorme profondità, hanno detto, aggiungendo che i laghi possono essere divisi in due principali categorie di circolazione in profondità, sulla base delle condizioni climatiche. Finché l´aumento di temperatura non è estremo, le temperature delle acque profonde dei laghi più freddi, come il Lago Shikotsu, Hokkaido, rimarranno probabilmente invariate negli inverni più miti. Le temperature delle acque profonde nei laghi più caldi probabilmente si alzeranno, hanno sottolineato i ricercatori. Le informazioni ottenute sono state confermate dal confronto con le misurazioni singole effettuate negli anni 1930. I dati hanno mostrato che un forte aumento delle temperature invernali nel corso degli anni ha avuto come risultato il fatto che le temperature dell´acqua non scendono quanto le temperature degli anni passati, e la circolazione in profondità può fermarsi del tutto. Questo tipo di situazioni possono disturbare la fornitura di ossigeno e la distribuzione di sostanze nutritive, fattori che colpiscono gli organismi che si trovano in queste acque. La qualità dell´acqua nei laghi ha un ruolo fondamentale sia per il settore turistico che per l´industria, in particolare per le imprese che si occupano di acqua e pesca. Gli scienziati dell´Ufz, in collaborazione con ricercatori australiani, canadesi e spagnoli, stanno lavorando su modelli di simulazione numerici per i laghi che contribuiranno a prevedere la qualità dell´acqua in condizioni immutate, hanno detto. Per ulteriori informazioni, visitare: Centro di ricerca ambientale Helmholtz (Ufz) http://www. Ufz. De/ Geophysical Research Letters http://www. Agu. Org/journals/gl/ .  
   
 

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