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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2008
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA ADISCE LA CORTE DI GIUSTIZIA PER IMPEDIRE INTERRUZIONI PUBBLICITARIE ECCESSIVE SUI CANALI TELEVISIVI SPAGNOLI

 
   
  Bruxelles, 1 dicembre 2008 - La Commissione europea ha deciso il 27 novembre di adire la Corte di giustizia europea contro la Spagna per inosservanza delle disposizioni sulla pubblicità televisiva della direttiva Ue "Televisione senza frontiere". Si tratta della fase finale di un procedimento di infrazione avviato nel luglio 2007 (Ip/07/1062). I principali canali televisivi spagnoli, sia pubblici che commerciali, superano costantemente, spesso di diversi minuti, il tetto orario di 12 minuti di spot pubblicitari e di televendite. Tale limite di 12 minuti fu introdotto dalla direttiva d´un lato per evitare che gli spettatori non debbano assistere a troppa pubblicità mentre guardano la televisione e dall´altro per promuovere la televisione di qualità in tutta Europa "Nonostante le nostre sollecitazioni, la Spagna non ha rispettato il limite comunitario di 12 minuti di spot pubblicitari per ora d´orologio", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria europea per la Società dell´informazione e i media. "Escludendo dal limite comunitario le cosiddette "telepromozioni" o "pubbliredazionali", l´amministrazione spagnola contribuisce a saturare di pubblicità il tempo trascorso dagli spagnoli davanti alla televisione con ciò che dovrebbe essere considerato, spot pubblicitario. Oltre agli effetti negativi che tali spot possono avere sugli investimenti pubblicitari – una delle principali fonti di finanziamento delle emittenti che trasmettono in chiaro – questo vero e proprio "bombardamento" pubblicitario è dannoso anche per il pubblico. La Commissione si rivolge quindi alla Corte di giustizia europea perché questa imponga alla Spagna di prendere le misure necessarie a garantire che i cittadini spagnoli possano beneficiare delle norme dell´Ue e godere delle loro serate di fronte alla televisione quanto i cittadini degli altri Stati membri". La Commissione europea è del parere che la Spagna abbia interpretato in maniera errata la direttiva Ue "Televisione senza frontiere", definendo la nozione di "spot pubblicitario" in modo eccessivamente restrittivo. Questo significa che varie forme di pubblicità abituali nel panorama audiovisivo spagnolo (micro-spazi di pubblicità, brevi telepromozioni, pubbliredazionali, ecc. ), pur essendo provviste di tutte le caratteristiche degli spot pubblicitari, non vengono fatte rientrare nel tetto dei 12 minuti all´ora, ma in un limite differente di 17 minuti. La Commissione ha monitorato la corretta applicazione delle regole sulla pubblicità televisiva della direttiva Ue "Televisione senza frontiere" da parte della Spagna tra maggio 2005 e luglio 2006 e ha rilevato violazioni gravi e ripetute del limite orario di 12 minuti. Ha quindi inviato una lettera di messa in mora alla Spagna l´11 luglio 2007 (Ip/07/1062) e un parere motivato il 6 maggio 2008 (Ip/08/700). Le autorità spagnole hanno risposto l´8 e il 16 settembre, contestando l´analisi della Commissione. La decisione odierna giunge quasi un anno dopo l´entrata in vigore della nuova direttiva "Servizi audiovisivi senza frontiere" del 19 dicembre 2007, che conferma il limite orario dei 12 minuti. La Commissione e gli Stati membri lavorano attivamente al fine di recepire in modo rapido e corretto la nuova direttiva nella legislazione nazionale. Il mese prossimo la Commissione celebrerà questo anniversario con un aggiornamento sullo stato di attuazione della direttiva in tutta la Ue. .  
   
 

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