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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Dicembre 2008 |
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IVA: LA COMMISSIONE EUROPEA ESORTA L´ITALIA A NOTIFICARE LE DISPOSIZIONI NAZIONALI PER IL RECEPIMENTO DI DUE DIRETTIVE IN MATERIA DI IVA
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Bruxelles, 1 dicembre 2008 - La Commissione europea ha deciso di trasmettere all´Italia due pareri motivati (avviando così la seconda fase del procedimento di infrazione previsto dall´articolo 226 del trattato Ce) per la mancata notifica delle misure di recepimento di due direttive: la direttiva 2006/69/Ce del Consiglio, tesa a contrastare la frode in materia di Iva, e la direttiva 2006/112/Ce del Consiglio (la cosiddetta direttiva Iva), che riformula la sesta direttiva Iva relativa al sistema comune d´imposta sul valore aggiunto. La ricerca di un migliore sistema di gestione dell´applicazione del diritto comunitario impone agli Stati membri di rispettare in maniera rigorosa i termini per il recepimento delle direttive. Gli Stati membri sono inoltre tenuti a notificare alla Commissione le misure di attuazione inserendo nella banca dati della Commissione le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative adottate. Se, come accade nel caso di alcune direttive, non è necessario adottare una misura di recepimento, lo Stato membro interessato ne informa la Commissione. Poiché l´Italia non ha notificato alla Commissione i provvedimenti adottati per conformarsi alle direttive 2006/69/Ce e 2006/112/Ce, nonostante le lettere di messa in mora inviatele rispettivamente il 29 gennaio 2008 e il 18 marzo 2008, la Commissione giunge alla conclusione che essa non ha adempiuto l´obbligo di attuazione. La direttiva 2006/69/Ce del 24 luglio 2006 introduce norme più efficaci e trasparenti che consentono agli Stati membri di adottare misure antifrode con una maggiore flessibilità rispetto al passato, abrogando nel contempo alcune deroghe concesse ai singoli Stati membri. Le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per recepire la suddetta direttiva sarebbero dovute entrare in vigore al più tardi a partire dal 1° gennaio 2008. La direttiva 2006/112/Ce del 28 novembre 2006 riformula la direttiva 77/388/Ce, nota anche come "sesta direttiva Iva", per accorpare in maniera razionale in un unico strumento legislativo le diverse modifiche apportate nel corso del tempo. Il termine ultimo per il recepimento della direttiva era stato fissato al 1° gennaio 2008. Qualora l´Italia non dovesse notificare le misure richieste entro due mesi dal ricevimento del parere motivato, la Commissione può avviare un procedimento dinanzi alla Corte di giustizia europea. I numeri di riferimento dei due dossier sono 2008/0145 (direttiva 2006/69/Ce) e 2008/0312 (direttiva 2006/112/Ce). . |
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