Trieste, 1 dicembre 2007 - "I numeri pubblicati oggi dalla stampa e relativi alle quote di ingresso di lavoratori extracomunitari approvate ieri dalla Giunta regionale non sono accurati. La Giunta ha ridotto il numero di ingressi non del 50 per cento ma di più del 60 per cento, passando da oltre 7. 000 unità a 2. 800". Lo afferma il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, che il 26 novembre ha illustrato in Giunta il provvedimento vista l´assenza dell´assessore Rosolen. "Di questi ingressi mantenuti - prosegue Ciriani - 700 sono stagionali ed andranno a coprire le necessità minime del settore dell´agricoltura e del turismo; i restanti 2. 100 corrispondono al fabbisogno essenziale del lavoro domestico e di cura (cioè le badanti), dell´industria e dei servizi. Si è trattato di una scelta improntata alla severità e alla responsabilità, con l´obiettivo di garantire il flusso minimo necessario per i settori coinvolti. Azzerare totalmente gli ingressi avrebbe significato bloccare parte delle attività produttive e del terziario, mettendo in difficoltà famiglie e imprese della nostra regione". Da tre anni l´Amministrazione regionale svolge dettagliate analisi previsionali dei fabbisogni dei lavoratori extracomunitari, attraverso l´Agenzia del Lavoro e della Formazione. I documenti dei rapporti 2007 e 2008 sono già disponibili sul sito dell´Agenzia, mentre quello per il 2009 sarà pubblicato tra qualche giorno. .