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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Settembre 2006
 
   
  ROAMING: TARIFFE RIDOTTE PER I CELLULARI ALL’ESTERO LA PROPOSTA DI REGOLAMENTO PRESENTATA DALLA COMMISSIONE EUROPEA MIRA AD ABBASSARE I COSTI FINO AL 70%

 
   
  Bruxelles, 19 settembre 2006 - La Commissione europea ha presentato lo scorso 12 luglio un regolamento che mira a ridurre fino al 70% il costo dell’uso dei telefoni cellulari all’estero. Con questo regolamento la Commissione intende garantire che i prezzi pagati dagli utenti di servizi di roaming all’interno dell’Unione europea non siano ingiustificatamente più alti di quelli praticati per le chiamate nel proprio paese di origine (meccanismo del mercato domestico europeo). Attualmente in Europa sono circa 147 milioni (37 milioni di turisti e 110 milioni di imprese) i cittadini che devono pagare fatture di roaming per la telefonia mobile internazionale molto salate. Se otterrà l’appoggio del Parlamento europeo e del Consiglio il nuovo regolamento proposto dalla Commissione – un atto giuridico direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dell´Ue fin dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale – potrebbe entrare in vigore entro l’estate del 2007. “Il mercato unico è innanzitutto e soprattutto un mercato per i consumatori”, ha commentato il Presidente della Commissione José Manuel Barroso. “Questa è un’applicazione pratica del nostro approccio dell’Europa dei risultati. Con la proposta odierna i consumatori potranno pagare tariffe più eque per l’uso dei telefoni cellulari all’interno del mercato unico. ” “Oggi stiamo per far cadere una delle ultime frontiere del mercato interno europeo”, ha aggiunto Viviane Reding, commissaria responsabile della Società dell’informazione e dei media. “Per anni le tariffe di roaming si sono mantenute su livelli ingiustificatamente alti, nonostante i ripetuti avvertimenti rivolti al settore. Per questo l´Europa deve ora intervenire. Sono convinta che ridurre le tariffe di roaming sarà vantaggioso non solo per i cittadini che viaggiano nell’Unione, ma contribuirà anche a rafforzare la competitività del settore in Europa. L’80% degli utenti dei servizi di roaming sono imprese e i costi elevati del roaming pesano soprattutto sulle piccole e medie imprese che svolgono la loro attività nel mercato interno. Il regolamento Ue da noi proposto quest´oggi trasformerà il roaming da un onere per i consumatori in un servizio, grazie al quale sia i cittadini che le imprese potranno sfruttare ancora di più i vantaggi dell´accresciuta mobilità nell´Unione europea. ” Il meccanismo del mercato domestico europeo Il regolamento oggetto della proposta odierna avrebbe come primo risultato una riduzione delle tariffe all’ingrosso che gli operatori di telefonia mobile si addebitano tra loro per il trasferimento delle chiamate da reti straniere. Il metodo utilizzato dalla Commissione per conseguire tale riduzione, che si basa sulle tariffe di connessione delle chiamate mobili a partire da altre reti domestiche, garantisce all’operatore di rientrare sempre nei costi di fornitura dei servizi di roaming. Per garantire che i vantaggi del nuovo regolamento raggiungano effettivamente il livello dei consumatori, la Commissione ritiene essenziale anche una riduzione dei prezzi al dettaglio. Gli operatori saranno autorizzati ad applicare ai costi all’ingrosso un ricarico al dettaglio che può arrivare fino al 30% e che rappresenta il margine che gli operatori possono di norma realizzare con le chiamate nazionali. Questo ricarico si applicherebbe sia alle chiamate in roaming effettuate che a quelle ricevute. Per le chiamate ricevute, questo limite massimo imposto ai prezzi al dettaglio entrerebbe in vigore il giorno dell´entrata in vigore del nuovo regolamento. Per le chiamate effettuate la riduzione delle tariffe al dettaglio entrerebbe in vigore automaticamente dopo una fase transitoria di sei mesi. Al di sotto del massimale all´ingrosso e al dettaglio proposto dal nuovo regolamento per le tariffe di roaming gli operatori rimangono liberi di competere tra loro offrendo servizi di roaming a prezzi competitivi o pacchetti di servizi meno cari, differenziati in funzione della domanda dei consumatori. La Commissione ha proposto infine di migliorare la trasparenza delle tariffe di roaming per i consumatori. Gli operatori di telefonia mobile dovranno fornire ai loro clienti informazioni complete sulle tariffe praticate per il roaming al momento della sottoscrizione del servizio e aggiornarli regolarmente sulle variazioni delle tariffe. Le autorità nazionali di regolamentazione avranno anche il compito di monitorare da vicino l’andamento delle tariffe di roaming applicate ai servizi di trasmissione dati come i messaggi Sms e Mms (multimedia message service). Contesto Già da alcuni anni la Commissione si sta adoperando per far abbassare le tariffe del roaming: ha emanato avvisi ai consumatori e inviti all’autoregolamentazione , ha dato corso a indagini sul rispetto del diritto della concorrenza ed ha affidato ai regolatori nazionali la competenza di prendere provvedimenti a livello nazionale. Ma a causa della natura transfrontaliera del roaming i risultati di tali iniziative per ora sono limitati. Nonostante il fatto che alcuni operatori di telefonia mobile abbiano annunciato recentemente che cominceranno a ridurre le tariffe di roaming, per anticipare gli effetti di un eventuale intervento legislativo dell´Ue, la tariffa media al dettaglio per le chiamate in roaming è attualmente pari a 1,15 Eur al minuto, vale a dire più di 5 volte superiore al costo effettivo di questo servizio all’ingrosso. Le tariffe di roaming al dettaglio sono quasi il quadruplo delle tariffe interne. Per esempio, il prezzo normale di una chiamata locale in Polonia è di circa 0,19 Eur. Un utente tedesco che si reca in Polonia dovrà pagare da 0,34 a 2,56 Eur al minuto per fare la stessa chiamata locale, ossia da 3 a 9 volte più del prezzo pagato dall´utente polacco. Lo stesso succede nel caso di un utente francese che si reca in Italia: il prezzo normale di una chiamata locale per un utente italiano si aggira sui 0,10 Eur, ma un utente francese che varca la frontiera italiana dovrà pagare da 0,50 a 1,18 Eur al minuto per effettuare la stessa chiamata locale. Queste differenze di prezzo non possono essere spiegate da una differenza di costi. "I consumatori devono essere consapevoli che usare il servizo di roaming durante le vacanze estive di quest´anno rimarrà molto costoso", ha affermato la commissaria Reding. "Mi auguro vivamente che con l´appoggio del Parlamento europeo e del Consiglio il meccanismo del mercato domestico europeo proposto oggi dalla Commissione farà diminuire i prezzi in misura significativa entro l´estate 2007. Da una consultazione pubblica organizzata dalla Commissione tra il 20 febbraio e il 12 maggio 2006 è emerso che per ottenere risultati occorre regolamentare le tariffe applicate al roaming dagli operatori di telefonia mobile nell’Unione europea. Il Consiglio europeo il 24 marzo scorso ha sottolineato “l’importanza della riduzione delle tariffe di roaming ai fini della competitività. ” In base alla valutazione di impatto che accompagna la proposta di regolamento presentata oggi, si stima che il mercato europeo del roaming internazionale rappresenti circa 8 miliardi e mezzo di euro, pari al 5,7% dei ricavi complessivi del settore della telefonia mobile. In base al nuovo regolamento i consumatori risparmierebbero circa 5 miliardi di euro. .  
   
 

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