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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2008
 
   
  URBANISTICA E CITTA’ DEL FUTURO

 
   
  Milano, 1 dicembre 2008 - Ottocentomila ettari di territorio europeo sono stati edificati, pari a tre volte la superficie del Lussemburgo. Se questa tendenza persisterà , le aree urbane raddoppieranno nell’arco di appena un secolo. La sussidiarietà e la decentralizzazione dei poteri, se mal gestita, e lo strapotere dei Comuni nelle scelte urbanistiche mina un corretto sviluppo urbano ed un monitoraggio adeguato del territorio in Italia e in Europa. Lo spopolamento delle aree rurali e la crescita disordinata delle aree urbane sono considerate spesso causa di tutti i mali per la deturpazione del paesaggio dovuta alla crescente cementificazione. L’italia è al primo posto in Europa per la produzione e il consumo di cemento armato (46 milioni di tonnellate l’anno). L’urbanizzazione non è negativa di per sé , ma solo se gestita male, senza una organicità e senza una strategia organizzativa e strategica per il benessere dei cittadini e la convivenza comune e senza il rispetto per il territorio e l’ambiente. La previsioni di Habitat calcolano che entro il 2050 due terzi della popolazione mondiale , circa sei miliardi di persone, vivranno in città. A livello europeo molti sono i fondi destinati ad interventi di urbanizzazione, di gestione del territorio, di innovazione tecnologica nella progettazione e nell’edilizia, a progetti per il risparmio energetico urbano e per lo sviluppo dei trasporti. L’evoluzione urbanistica, lo sviluppo di nuove megalopoli si ritrova a dover rispondere a problematiche socio-culturali ed architettoniche quali: una corretta gestione di pianificazione territoriale e abitativa dell’immigrazione, che sia rispettosa delle esigenze dei cittadini e della multiculturalità; i problemi relativi alla mobilità ed ai trasporti; interventi e politiche di riduzione dell’inquinamento; implementazione di nuove soluzioni indirizzate al risparmio energetico; interventi strutturali relativi all’ecosostenibilità ed alla fornitura dei servizi per i cittadini; gestione dei rifiuti; ristrutturazione e rivitalizzazione dei centri storici; pianificazione strategica dell’edilizia popolare e degli spazi vitali urbani di convivenza comune A Milano nella sala Cinema dell’Umanitaria si sono confrontati di recente esperti europei ed internazionali sul tema “Urbanistica e città del futuro”. “Il volto delle città europee ed extraeuropee”, dice il dott. Mario Ciampi, Fondazione E’uropa e Osservatorio sulle politiche dell’Unione, organizzatore della tavola rotonda,” è in continua evoluzione ed occorrono riflessioni concrete ed urgenti per un‘adeguata gestione del territorio ed un aggiornamento relativo alle soluzioni architettoniche più innovative ed attuali”. Alla tavola rotonda hanno partecipato esperti da tutto il mondo : in particolare Mario Zoratto , Professore di Architettura e Urbanistica presso l’Università La Sorbona di Parigi che ha relazionato sulle soluzioni architettoniche ed abitative quali quella per “La goutte d’or”, un quartiere parigino , esempio di laboratorio multietnico ; Mahmoud Ismail, architetto, ingegnere, autore di studi sullo sviluppo e sulla conservazione urbana del Cairo, è intervenuto sul tema della conservazione e ristrutturazione di una megalopoli come il Cairo; mentre Xavier Casanovas, Professore di Architettura e Urbanistica, Università di Barcellona ha spiegato le realizzazioni urbane alternative allo sviluppo della città, sulla base dei risultati delle esperienze pilota realizzate in diverse città del Mediterraneo come project manager di Rehabimed, progetto cofinanziato dalla Commissione europea, per progetti pilota in città del Mediterraneo (es. Kairouan, Marrakech, Lefkara,cairo); Lino Girometta, Ingegnere civile esperto in edilizia sociale e già Vicepresidente Aler Milano ha presentato dei dati relativi alla casa popolare come mezzo e non come fine abitativo ed architettonico. L’importanza di una corretta gestione dell’urbanizzazione è stata ribadita anche dal ministro Garruli dell’Albania, dall’on. Rydlo della Slovacchia. La Citta’ : Nuove Soluzioni - “Gli esperti”, dice Vincenzo De Vera D’aragona , membro del Consiglio Direttivo Società Umanitaria,”hanno fatto il punto sulle soluzioni architettoniche più ecosostenibili e vicine alle esigenze dei cittadini. In un momento di crisi economica in cui per l’Italia, ad esempio, l’edilizia rappresenta sempre più un investimento ed un bene rifugio , approfondire le scelte urbanistiche , abitative ed architettoniche del nuovo Millennio e confrontare le scelte, anche politiche, legate al tema dell’urbanizzazione , effettuate negli altri Paesi europei ed extraeuropei , consente di avere una visione d’insieme di come cambia e muterà sempre più, la modalità di fruizione degli spazi territoriali e delle nostre città. Gli argomenti sono molto concreti: le scelte relative alla qualità della vita ed ai servizi correlati, i nuovi materiali ecocompatibili, il risparmio energetico per le soluzioni edilizie, l’impostazione urbana degli insediamenti nuovi in rapporto ai mutamenti dei centri storici e le modifiche relative al valore del singolo investimento immobiliare, problema molto scottante per le famiglie di questi tempi”. Anastasia Palli, Vice Presidente Circoscrizione Milano Centro, ha sottolineato come occorrano interventi concreti e di come sia fondamentale il ruolo delle circoscrizioni e il dialogo dei cittadini con le municipalità per un corretto equilibrio dei quartieri nelle grandi città e ha evidenziato come siano fondamentali scelte strategiche urbanistiche e una vera e propria pianificazione urbanistica (mobilità, servizi , logistica etc) che possano consentire di agevolare le pari opportunità tra uomo e donna nelle città. Le Sfide Per La Convivenza Del Terzo Millennio : Innovazione Tecnologica E Dialogo Culturale - “Si tratta di affrontare nuove sfide per la convivenza nel Terzo Millennio”, dice l’on. Cristiana Muscardini, Parlamento europeo, Segretario Generale Aen , a cui sono demandate le conclusioni di questa importante tavola rotonda europea ed internazionale,” in un mondo sempre più globalizzato le metropoli si allargano e sono sempre più multietniche; sarebbe del tutto insensato non porsi il problema di effettuare scelte studiate ed adeguate alle necessità dei cittadini. Confrontarsi è basilare per non fare gli errori di altre grandi metropoli estere che prima di noi hanno dovuto affrontare i problemi legati all’immigrazione ed all’evoluzione dell’urbanizzazione. E’ utile capire quali sono le scelte abitative, architettoniche che possono agevolare la fruizione degli spazi comuni (parchi, servizi quali le scuole, etc. ), la gestione del territorio, una funzionale offerta logistica di servizi utili alle famiglie, ai lavoratori. E’ importante rispettare le esigenze non solo sociali, ma anche e soprattutto culturali, religiose (spazi per chiese, luoghi di culto etc. ) in metropoli sempre più in espansione, suddivise in quartieri che crescono di anno in anno e in cui convivono persone di origine diversa e tenere presente le novità legate alle tecnologie, ai nuovi materiali edilizi , alle normative (es. In città non è più consentito costruire appartamenti con camini etc) e riflettere su come cambia anche il nostro modo di vivere la casa, cuore della vita in famiglia, e la città”. .  
   
 

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