Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2008
 
   
  22-30 NOVEMBRE 2008: SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI DOSSIER RIFIUTI DI CITTADINANZATTIVA: È CAOS ANCHE NEL CARO BOLLETTE: +47% DAL 2000 AD OGGI. IN SICILIA (280€) LA SPESA MEDIA ANNUA PIÙ ELEVATA, A SIRACUSA LE TARIFFE PIÙ CARE D’ITALIA (400€). NELL’ULTIMO ANNO AUMENTI RECORD A PORDENONE E L’AQUILA: +30%. “LE MISURE ANTICRISI DEL GOVERNO IGNORANO LA VARIABILE IMPAZZITA DELLE TARIFFE LOCALI”

 
   
   Roma, 2 dicembre 2008 - Rifiuti a peso d’oro: a Siracusa, la spesa annua per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a 400€, il quadruplo rispetto alla città meno cara d’Italia, Reggio Calabria (95€). Trieste e Livorno (309€) le città più care del Nord e del Centro. In generale, la media annua più alta si registra in Sicilia (280€), la più bassa in Molise (117€), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese che trova conferma anche all’interno di una stessa Regione: in Sicilia, per esempio, a Ragusa (198€) e Caltanissetta (172,5€) la Tarsu arriva a costare meno della metà di Siracusa. Lo stesso dicasi in Lombardia, dove la Tarsu pagata a Milano (262€) supera di 135€ la Tarsu pagata a Cremona (127€), o nel Lazio, dove il servizio a Latina costa 279€, ben 140€ in più rispetto a quanto si paga a Viterbo (139€). Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (22-30 novembre), l’analisi a carattere nazionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia-tipo di tre persone con reddito lordo complessivo di 44. 200€ ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L’indagine, condotta con il contributo dei rilevatori civici di Cittadinanzattiva, ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2007. On line su www. Cittadinanzattiva. It l’indagine completa con il prospetto per ciascun capoluogo e la scomposizione delle voci di costo. Caro bollette. In media, in un anno la nostra famiglia-tipo ha sostenuto nel 2007 una spesa di 217 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con un aumento del 3,8% rispetto all’anno precedente. Ben 11 le città che hanno fatto registrare incrementi pari o superiori al 10% rispetto al 2006, e ulteriori otto quelle che hanno fatto registrare incrementi pari o superiori al 20%: Pordenone (+30%), L’aquila (+30%), Rieti (+29%), Trieste (+28%), Taranto (+26%), Ragusa (+25%), Siracusa (+24%), Cagliari (+20%). Al riguardo, a più di dieci anni di distanza dal Decreto Ronchi del 1997, solo il 39% dei comuni capoluogo di provincia ha adottato, a fine 2007, la Tariffa d’igiene ambientale (Tia), mentre il 61% è rimasta ferma alla Tarsu (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani). Inoltre, da gennaio 2000 a ottobre 2008, secondo dati Istat, l’incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 47,5%.
Le 10 città più costose del 2007 Le 10 città più economiche del 2007
Siracusa 400 € (Tarsu) Reggio Calabria 95 € (Tarsu)
Caserta 393 € (Tarsu) Isernia 112 € (Tarsu)
Agrigento 367 € (Tarsu) Campobasso 121 € (Tarsu)
Catania 365 € (Tarsu) Brescia 123 € (Tia)
Taranto 347 € (Tarsu) Matera 125 € (Tarsu)
Trieste 309 € (Tarsu) Cremona 127 € (Tarsu)
Livorno 309 € (Tia) Vibo Valentia 129 € (Tarsu)
Cagliari 306 € (Tarsu) Viterbo 139 € (Tarsu)
Asti 305 € (Tia) Pescara 147 € (Tarsu)
Ferrara 305 € (Tia) Pordenone 150 € (Tarsu)
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, 2008 Il commento di Giustino Trincia, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva: “Come dimostra il caso dei rifiuti, l’escalation delle tariffe locali è ormai un fenomeno fuori controllo, del tutto ignorato da Governo e Parlamento che avrebbero potuto inserire nelle misure anticrisi il loro blocco per il 2009 e l’eliminazione della addizionale provinciale. Da Tarsu a Tia, per le tasche dei cittadini il risultato è quasi sempre un aumento delle spese: nel 2007, in ben 38 capoluoghi di provincia le tariffe rifiuti sono aumentate oltre il tasso di inflazione (2,6%). La situazione socio-economica, ambientale e sanitaria del nostro Paese richiede di far pagare di meno il servizio rifiuti ai molti cittadini in difficoltà, di produrne tutti di meno e di puntare sulla raccolta differenziata. In Italia, invece, il più delle volte il servizio di smaltimento rifiuti meno funziona e più lo si paga; non c’è una vera politica di riduzione della produzione di rifiuti e due terzi del Paese fa troppo poco la raccolta differenziata, specie al Sud. Sono lussi che non possiamo più permetterci e per evitare i quali occorre far emergere la cultura della responsabilità e della sobrietà”. Le proposte: 1) Inserire nel pacchetto anticrisi l’eliminazione della addizionale provinciale, che può pesare fino al 5% del totale della spesa sostenuta per i rifiuti. 2) Esenzioni di Tarsu e Tia per i beneficiari della social card. 3) Per il 2009 blocco delle tariffe rifiuti e, dal 2010, introduzione di un tetto massimo agli aumenti annuali delle tariffe pari al tasso di inflazione programmato. 4) Attuare il comma 461 dell’articolo 2 della Legge Finanziari 2008 (l. 244/2007) che prevede l’obbligo per i Comuni di strumenti di partecipazione civica degli utenti e di tutela dei diritti dei cittadini nei servizi pubblici locali. 5) Piano nazionale di educazione e di responsabilizzazione, mediante incentivi fiscali a beneficio di famiglie, imprese e grande distribuzione, per lo sviluppo della raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti, a partire da imballaggi e confezioni dei prodotti. 6) Piano pluriennale di incentivi e sanzioni per i Comuni e i rispettivi amministratori locali che non raggiungeranno l’obiettivo stabilito della copertura del 40% di raccolta differenziata dei rifiuti entro il 2010/11.
Regione Importo medio anno 2007 Importo medio annuo 2006 Variazione 2006 - 2007 Produzione pro capite di rifiuti urbani (Kg) 2006 e variazione rispetto al 2005* Percentuale di raccolta differenziata 2006 e variazione rispetto al 2005*
Abruzzo 196 € 184 € 6. 5% 534 (+0,4%) 17% (+1,4%)
Basilicata 172 € 168 € 2. 4% 401 (+4,2%) 8% (+2,5%)
Calabria 170 € 167 € 1. 8% 476 (+1,9%) 8% (-0,6%)
Campania 262 € 262 € 0. 0% 497 (+2,5%) 11% (+0,4%)
Emilia R. 213 € 206 € 3. 4% 677 (+1,7%) 33% (+1,6%)
Friuli V. G. 215 € 183 € 17. 5% 492 (-1,2%) 33% (+2,6%)
Lazio 232 € 214 € 8. 4% 611 (-0,1%) 11% (+0,6%)
Liguria 211 € 204 € 3. 4% 609 (+1,3%) 17% (-1,3%)
Lombardia 184 € 182 € 1. 1% 518 (+3%) 44% (+1,5%)
Marche 171 € 157 € 8. 9% 565 (-1,4%) 19,5% (+1,9%)
Molise 117 € 117 € 0. 0% 405 (-2,4%) 5% (+0%)
Piemonte 225 € 224 € 0. 5% 523 (+1,9%) 41% (+3,8%)
Puglia 249 € 233 € 6. 9% 511 (+5,1%) 9% (+0,8)
Sardegna 255 € 240 € 6. 3% 519 (-1,9%) 20% (+10%)
Sicilia 280 € 260 € 7. 7% 542 (+4,2%) 7% (+1,5%)
Toscana 240 € 234 € 2. 6% 704 (+1%) 31% (+0%)
Trentino 175 € 171 € 2. 3% 495 (+2,1%) 49% (+7%)
Umbria 223 € n. D n. D 661 (+3,1%) 24,5% (+0%)
Valle d’Aosta 205 € 205 € 0. 0% 599 (+0,8%) 31% (+3%)
Veneto 202 € 201 € 0. 5% 498 (+3,8%) 49% (+1,3%)
Italia 217 € 209 € 3. 8% 550 (+2%) 26% (+2%)
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2008. *Fonte: Apat, 2008 Nel calcolo degli importi, le somme sono tutte comprensive, per la Tia, di Iva al 10% e addizionale provinciale (che varia dallo 0% di Trento e Bolzano al limite massimo del 5% riscontrato in 34 Comuni su 46). Per la Tarsu, gli importi considerati sono tutti comprensivi della addizionale erariale (10%) e dell’addizione provinciale (che in questo caso varia dallo 0% di Aosta al limite massimo del 5% riscontrato in 50 Comuni su 60). Il tema dei rifiuti sarà discusso nell’ambito del Congresso Nazionale di Cittadinanzattiva, in programma a Roma dal 3 al 6 dicembre 2008 presso l’Hotel Summit. .
 
   
 

<<BACK