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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2008
 
   
  CITTÀ METROPOLITA NA PER SFIDARE IL FUTURO ISTITUZIONI E SOCIETÀ RIUNITE A QUARRATA CON LE TECNICHE DEL PROBLEM SOLVING

 
   
  Quarrata (Pt) 2 dicembre 2008 - E alla fine il direttore generale dell’Asl di Pistoia … batte il vicepresidente del Senato. 24 i pallini sul progetto “Servizi Metropolitani” illustrato, il 29 novembre, da Alessandro Scarafuggi e solo 16 i pallini su “Go Fast”, progetto di mobilità veloce partorito dal tavolo super istituzionale (il tavolo cui erano seduti, fra gli altri, il prefetto, il sindaco, il presidente della Provincia di Pistoia oltre a Vannino Chiti, vicepresidente del Senato). Di progetti a servizio della nuova Area Metropolitana, questo gruppo ne aveva presentato anche un altro (“Città Amica”) con l’obiettivo – ha spiegato il sindaco Berti - di raggiungere una pubblica amministrazione più moderna, omogenea e dalle procedure più standardizzate: ma “Città Amica” si guadagna solo un pallino con la relativa m aglia nera. Molto meglio il progetto presentato da un altro tavolo: si intitola “Progress” ed è puntato sull’idea di potenziare le infrastrutture favorendo scambi più rapidi di merci e di persone sulla base di un requisito ritenuto essenziale, la salvaguardia dell’ambiente. “Progress” – arrivato al secondo posto con 18 pallini - è partorito da un tavolo dove interagiscono fra gli altri il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Vignole, un sindacalista Ugl e il capogruppo di Alleanza Nazionale in Provincia. Si è svolto a Quarrata, nella Limonaia della villa La Màgia un incontro decisamente creativo (“Pensare Agire. Scenari di Città Metropolitana”) organizzato dall’assessore regionale Agostino Fragai come ulteriore tappa di avvicinamento verso un obiettivo – la Città Metropolitana – su cui è annunciata dal governo nazionale la volontà di presentare in tempi rapidi una proposta di legge. «Un dato è sin d’ora chiarissimo – afferma Fragai riferendosi all’area metropolitana Firenze, Prato, Pistoia – e cioè che la governance dell’area è destinata comunque a cambiare rapidamente». Si spiega così l’iniziativa messa in piedi dall’assessore regionale con delega alle riforme istituzionali nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 novembre, nell’antica villa edificata 670 anni fa dalla famiglia pistoiese dei Panciatichi. Invitati i soggetti più rappresentativi del territorio pistoiese (sindaci e consiglieri, esponenti del sociale e consiglieri regionali, presidenti di banche e sindacalisti) «con l’idea – spiega Fragai - di valutare insieme, attraverso una metodologia di discussione molto aperta e dinamica, le prospettive e le conseguenti scelte che si pongono per il fturo in rapporto ai diversi scenari di Area metropolitana». Hanno raccolto l’invito di Fragai in una sessantina. Al posto della tradizionale tavola rotonda o del non meno tradizionale convegno, hanno trovato una dozzina di grandi tavoli: su ognuno una tastiera, collegata a due maxischermi, ma anche un cestello con pennarelli di diverso colore. In termini tecnici si chiama “workshop mosaico digitale”: una fra le tante, possibili, “tecnologie di facilitazione”, uno strumento innovativo che abbina tecniche e metodi per la creatività con tecnologie a supporto della facilitazione, accelerando i processi di concertazione e di supporto alle decisioni complesse. In parole povere, ai partecipanti sono state sottoposte cinque grandi domande, comunque riguardanti gli scenari dell’area metropolitana tra Firenze e Pistoia: ciascun tavolo aveva, per ogni domanda, qualche minuto per confrontare le idee e alla fine il cosiddetto “portavoce” scriveva, attraverso la tastiera, ciò che era stato condiviso nel tavolo e che andava a formare una specie di mosaico gigante, sugli antichi muri della Màgia. Due giovani attori, con la tecnica dell’improvvisazione, hanno cercato di provocare i partecipanti ai tavoli raccontando la realtà dell’area metropolitana attuale e quello che questo stesso territorio potrebbe essere nell’immediato futuro se solo il nuovo livello istituzionale riuscisse a passare dallo stato di idea a quello di governance. Per trovarsi bene nel nuovo livello di governo – la prima domanda - il futuro cittadino metropolitano dovrebbe, secondo i tavoli, essere “attivo e fiducioso, solidale e dinamico, sognatore e paziente, europeista e innovativo”. La vita quotidiana nel territorio metropolitano dovrebbe essere “scorrevole e armonica, accogliente e conciliante, rispettosa delle diversità e gustosa, aperta al mondo e chiusa ai vincoli burocratici”. Fra i problemi che impediscono il pieno dispiegamento delle potenzialità metropolitane - terzo quesito - i tavoli hanno evidenziato “eccessivi conservatorismi e carenze infrastrutturali, nanismo culturale e troppi localismi, frammentazione delle competenze e inadeguatezza nelle classi dirigenti”. Fra le iniziative ritenute necessarie, al primo posto “minori campanilismi” ma anche “coniugare interessi locali con quelli globali” e “costruire una vera identità di area”. L’ultima domanda chiedeva di passare “dal pensiero all’azione” costruendo, in un quarto d’ora, uno o più progetti. Parole soddisfatte per l’iniziativa sono venute dal sindaco di Quarrata, Sabrina Sergio Gori e dal prefetto Antonio Recchioni. Renzo Berti, sindaco di Pistoia, ha lodato il metodo Gianfranco Venturi, presidente della Provincia di Pistoia, ha ricordato che l’Area Metropolitana è un modo per «risolvere insieme i problemi di tutti». Il vice presidente del senato Vannino Chiti ha giudicato positivo questo modo di lavorare, sottolineando come «la profondità della crisi in cui siamo immersi richieda a tutti, istituzioni pubbliche e operatori privati, capacità di rimettersi in discussione e risposte coraggiose». E nel saluto finale Agostino Fragai ha annunciato che “mosaici digitali” saranno presto proposti anche in tutte le altre zone dell’area metropolitana: Prato, Empoli e Firenze. «Il nostro scopo – ha aggiunto – è alzare sempre più il grado di consapevolezza nelle istituzioni e nei cittadini sui benefici che potrebbero derivare dall’Area Metropolitana». .  
   
 

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