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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Dicembre 2008 |
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KERRY KENNEDY, PALADINA DEI DIRITTI UMANI, A TRENTO DALMASO: “ANCHE VOI STUDENTI POTETE FARE MIRACOLI”
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Trento, 2 dicembre 2008 – «Vorrei che l´America ripristinasse il ruolo di leader mondiale nella difesa dei diritti umani nel mondo, questo dev’essere il primo obiettivo di Barak Obama». Kerry Kennedy, quarantaquattrenne figlia di Robert (il candidato alle presidenziali ucciso nel ´68) e nipote di Jfk, ha concluso con queste parole, il 28 novembre al Teatro Sociale di Trento, il suo incontro con gli studenti degli Istituti medi superiori del Trentino. Ad invitare Kerry Kennedy a Trento è stata la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, che ha voluto offrire, in collaborazione con il Dipartimento all’Istruzione della Provincia autonoma di Trento, agli studenti trentini un “incontro ravvicinato” con un testimone d’eccezione di quella che rimane una delle prime emergenze del pianeta: la promozione del diritti umani. A Kerry Kennedy ed agli studenti e insegnanti trentini ha voluto portare il proprio saluto anche la neo assessora all’istruzione Marta Dalmaso: “Incontri come questo, che ci obbligano a confrontarci con temi di questa importanza, possono farci sentire piccoli, ma, come ho imparato nei cinque anni trascorsi ad occuparmi di politiche sociali, la gente normale sa fare miracoli. Le persone sono grandi non in virtù del loro potere ma quando sono portatrici di grandi ideali, e sono sicura che nei prossimi cinque anni avrò modo di incontrare nella scuola trentina dirigenti scolastici, insegnanti e studenti consapevoli della necessità di operare quotidianamente per i diritti umani. Anche nelle nostre classi scolastiche ci può essere una persona debole, discriminata, privata di qualche diritto. Su questo terreno possiamo, insieme, fare delle cose grandi”. Parole, quelle dell’assessore Dalmaso, subito riprese da Kerry Kennedy, che della ricerca di una giustizia equa ha fatto fin dal 1981 la ragione della sua vita. Un impegno che l’ha portata a guidare più di quaranta delegazioni per i diritti umani in oltre trenta paesi, a fondare il Centro per i diritti umani Robert Kennedy ed alla guida del Leadership Council di Amnesty International negli Stati Uniti. Un impegno recentemente condensato in un libro, Speak Truth to Power (Dire la verità al potere), del quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e il Dipartimento Istruzione della Provincia hanno curato la diffusione (5. 000 copie) negli istituti scolastici superiori del Trentino. E proprio da questo libro, che raccoglie le interviste da lei fatte a 51 testimoni – “eroi e non vittime” - della violazione dei diritti umani nel mondo è partita Kerry Kennedy, chiamando sul palco del Teatro Sociale cinque studenti a leggere alcune di queste testimonianze ed interagendo subito con loro, prima di rispondere alle domande di un altro testimone della legalità e del rispetto dei diritti, il Difensore Civico provinciale Donata Borgonovo Re. Quest’anno – cosa che gli studenti trentini intervenuti oggi all’incontro sanno bene per aver affrontato l’argomento a scuola – ricorre il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La stessa Fondazione ha sostenuto, tra l’altro, anche il progetto dell’Associazione Trentino Solidale onlus volto a diffondere nelle scuole trentine la Dichiarazione con un dvd e una serie di incontri. E sono quarant’anni dall’assassinio del padre di Kerry. “Quando mio padre venne ucciso – ha ricordato – si era al culmine della lotta per i diritti umani. Era il 1968 e Robert Kennedy, durante la campagna presidenziale, disse agli americani che tra vent’anni avrebbero avuto un presidente nero. Fu troppo ottimista sui tempi ma non sbagliò nella previsione”. Quando si dice che le piccole persone possono fare miracoli… . |
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