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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2008
 
   
  PRESENTAZIONE DEI VOLUMI J. CARD. MEJíA, C. GRAFINGER, B. JATTA, “I CARDINALI BIBLIOTECARI DI S.R.C.. LA QUADRERIA NELLA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA “ S. DE CRESCENZO, A. DIOTALLEVI, LE “EFFIGIES NOMINA ET COGNOMINA S.R.E. CARDINALIUM” NELLA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA PUBBLICATI DALLA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA

 
   
  Roma, 2 dicembre 2008 - I due volumi che vengono presentati sono strettamente connessi fra loro. Nati nell’ambito del lavoro svolto dal Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Apostolica Vaticana sono pubblicati nella collana “Documenti e Riproduzioni”, una serie di grande formato, che permette di godere delle belle immagini che vengono studiate e riprodotte. J. Card. Mejía, C. Grafinger, B. Jatta I Cardinali Bibliotecari di S. R. C. La quadreria nella Biblioteca Apostolica Vaticana Il volume dedicato alla quadreria dei Cardinali Bibliotecari della Biblioteca Apostolica Vaticana analizza un importante nucleo di ritratti, caratterizzato da una eccezionale continuità, dal Cinquecento fino ai nostri giorni, che lo rende un unicum nel panorama delle raccolte vaticane. Un volume che colma una lacuna poiché la maggior parte dei dipinti non era mai stata oggetto di studio e alcuni non erano visibili all’abituale studioso della Biblioteca Vaticana poiché posti nella Sala degli Scriptores. Il volume studia i quarantacinque ritratti dei Cardinali Bibliotecari, da quello del card. Marcello Cervini (1550-1555) a quello del card. Jean-louis Tauran (2003-2007). Intorno a essi si è realizzato un lavoro che vuole raccontare la storia della Biblioteca attraverso le immagini di coloro che ne sono stati i primi rappresentanti nel corso dei cinque secoli della sua storia. Il card. Jorge Mejía, quarantaquattresimo Cardinale Bibliotecario, introduce la figura e il ruolo svolto dal Bibliotecario nel corso dei secoli, pubblicando un ampio saggio sull’argomento e una piccola selezione di documenti relativi alla nomina, alla “presa di possesso” del titolo e all’attività svolta. Al suo testo fa seguito quello di Giovanni Morello, già Curatore dei Musei della Biblioteca, che presenta un interessante contributo sull’arte nei vasti e splendidi ambienti della Biblioteca Vaticana. In particolare si sofferma sugli elaborati programmi iconografici sviluppati nelle diverse sale e sui diversi artisti che si sono succeduti a lavorare per i Bibliotecari e per l’istituzione. Segue poi il contributo di Barbara Jatta, Responsabile del Gabinetto delle Stampe della Biblioteca, che studia la quadreria nel suo insieme, individuandone la “fortuna” critica nei secoli e i diversi spostamenti che ha subito all’interno della Biblioteca. La studiosa ha identificato i singoli dipinti, arrivando ad attribuirne un gran numero, individuando artisti anche di un certo rilievo e portando alla luce documenti e relazioni artistiche sconosciute prima di oggi. Il catalogo che segue i saggi è realizzato in modo da fornire uno spazio ben definito per ogni Bibliotecario. Per ciascuno si è proposta una sintetica biografia, alla quale, per i primi ventiquattro, fa seguito un’immagine del busto bronzeo realizzato da Luigi Valadier alla fine del Xviii secolo; vi è poi il commento al ritratto e quindi l’immagine a piena pagina del dipinto. Ogni Cardinale Bibliotecario è introdotto da una pagina con i suoi estremi biografici e di nomina, e dal suo stemma personale. In occasione della pubblicazione del volume si è voluto realizzare una raccolta artistica di tutti i quarantacinque stemmi dei Cardinali Bibliotecari, incisa ad acquaforte e bulino dai maestri incisori Patrizio Di Sciullo e Giuseppe Greco. Gli artisti, che già avevano ben servito la Biblioteca con la loro notevole perizia tecnica per la Pianta di Roma per il Grande Giubileo del Duemila, hanno saputo realizzare una raccolta raffinatissima che, oltre al volume, arricchirà le collezioni grafiche dell’Istituzione. Christine Maria Grafinger, Responsabile dell’Archivio della Prefettura della Biblioteca, ha redatto la maggior parte delle biografie dei porporati, curato la bibliografia e gli indici del volume, e Ambrogio M. Piazzoni, Vice Prefetto della Biblioteca Vaticana, Paolo Vian, Direttore del Dipartimento dei Manoscritti, e Francesco Lepore hanno realizzato le altre biografie. Al catalogo segue un’importante prospetto sul “governo” Biblioteca, redatto con meticolosa pazienza da Ambrogio M. Piazzoni. La tabella individua i diversi ruoli che dal Quattrocento a oggi si sono succeduti nella “direzione” della Vaticana. S. De Crescenzo, A. Diotallevi, Le “Effigies nomina et cognomina S. R. E. Cardinalium” nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Il secondo volume è uno studio compiuto sulla serie degli oltre ottocento ritratti a stampa dei cardinali di Santa Romana Chiesa viventi tra il 1658 e il 1868, nota come Effigies Nomina et Cognomina…s. R. E. Cardinalium o serie della Calcografia Camerale, e sugli esemplari di questa raccolta conservati presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Fu il celebre editore romano Giovanni Giacomo De Rossi a idearla. In essa, per la prima volta, i porporati vennero raffigurati attraverso incisioni in rame e non più xilografiche, seguendo un modello comune che li ritraeva tutti allo stesso modo, quali pares e servitori del pontefice e della Chiesa romana. De Rossi ne ottenne il privilegio di stampa il 5 marzo 1657 e portò avanti la pubblicazione della serie per tutto il Xvii secolo. Essa venne poi continuata dal figlio adottivo, Domenico Freddiani, e quindi dal nipote, Lorenzo Filippo, per passare successivamente nelle mani “ufficiali” della Calcografia Camerale nel 1738, all’indomani della creazione di questa prestigiosa istituzione vaticana. Il volume presenta un’introduzione generale sulla serie, sulla sua ideazione e anche sugli incisori che vi hanno lavorato nel corso degli anni, offrendo tra l’altro un interessante contributo su alcuni disegni collegati a questa raccolta. Gli autori hanno poi voluto dare notizia degli esemplari vaticani delle Effigies, individuandone ben trentadue, che sono stati messi in evidenza in una tabella comparativa. Completano e arricchiscono lo studio le riproduzioni di circa ottocento ritratti cardinalizi e la trascrizione dei privilegi di stampa concessi a Giovanni Giacomo De Rossi da Alessandro Vii e dal suo successore Clemente X, nonché alcuni indici che permettono di individuare agevolmente sia i personaggi raffigurati che gli artisti che hanno contribuito all´opera. Gli oltre ottocento ritratti a stampa sono già disponibili da qualche anno nel catalogo on-line della Biblioteca, con la relativa immagine (http://www. Vaticanlibrary. Va). Sede della presentazione Istituto Nazionale per la Grafica Palazzo Poli Roma, Via Poli, 54 Giovedì 4 dicembre 2008, ore 16. 30 Informazioni tel. +39 06 69980257248 .  
   
 

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