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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2008
 
   
  ATTUAZIONE NUOVA OCM VINO: AL VIA LA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI MIGLIORAMENTI QUALITATIVI E SOSTEGNO ALLE DENOMINAZIONI

 
   
   La Giunta Regionale piemontese ha dato il via libera alla misura di riconversione e ristrutturazione vigneti, uno dei provvedimenti attuativi della nuova Ocm vino (organizzazione comune di mercato europea), che permetterà di migliorare il livello qualitativo delle produzioni e aumentare le superfici a denominazione d’origine, sostituendo le varietà esistenti o adeguandole a tecniche di coltivazione più efficienti. Nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando che consentirà a imprenditori agricoli singoli e associati, cooperative e società di presentare domanda di finanziamento: il 13 gennaio è infatti la scadenza entro la quale le domande dovranno pervenire alle Province. “La misura sulla riconversione e ristrutturazione vigneti – spiega l’Assessore regionale Mino Taricco – è in linea con analoghi provvedimenti varati negli anni scorsi ed è una delle misure previste dalla nuova Ocm vino. Consentirà di rinnovare il nostro patrimonio viticolo verso le varietà più richieste dal mercato e di realizzare interventi di miglioramento della qualità e delle modalità di gestione, per rendere più razionali gli impianti e più competitiva la nostra vitivinicoltura. Nel quadro complesso dell’attuazione della nuova Ocm vino, crediamo che questa misura possa rappresentare un ulteriore sostegno a quella politica della qualità e della valorizzazione delle denominazioni d’origine che da sempre costituisce il nostro punto di forza. ” La misura, prevista dal Reg. Ce n. 479/2008 e regolamentata dal Decreto ministeriale 8 agosto 2008, è analoga a quella attuata in Piemonte sin dalla campagna viticola 2000/2001: con la precedente misura sono stati ristrutturati e riconvertiti vigneti su una superficie pari a 10. 000 ettari (il 20% del totale) a fronte di contributi erogati per 59 milioni di euro. La superficie vitata del Piemonte, riferita ad aziende che producono per il mercato, è pari oggi a 46. 000 ettari, di cui 40. 000 producono vini a denominazione d’origine (oltre l’80%). Gli interventi ammissibili riguardano la riconversione varietale, ovvero il reimpianto con eventuale estirpazione di varietà di vite differenti o il sovrainnesto su impianti già idonei; la ristrutturazione attraverso modifiche ai sistemi di coltivazione o collocazione in posizioni più favorevoli; il miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti. La superficie minima ammessa è di 0,5 ettari, che scende a soglie più basse per vigneti di montagna e altre condizioni particolari. Le forme di contributo consistono in compensazioni per le perdite di reddito dovute agli interventi di ristrutturazione e in un contributo per i costi degli interventi stessi. Priorità sono previste per le aziende che non hanno aderito al regime di estirpazione a premio e non hanno beneficiato di aiuti analoghi in passato, praticano agricoltura biologica e integrata o sono situate in zone di montagna, per imprenditori giovani e per le donne. .  
   
 

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