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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2008
 
   
  ARRIVA IL LIBRO BIANCO SULL’INVALIDITA’ CIVILE : UNO STUDIO NELLE REGIONI DEL NORD E DEL CENTRO ITALIA

 
   
   Roma 2 dicembre 2008 – Oggi presso l’auditorium del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, via Giorgio Ribotta, 5, si tiene una giornata di studio con la presentazione del Libro Bianco sull’invalidità civile in Italia, frutto di una ricerca durata 3 anni nelle regioni del nord e del centro” a cura di Matilde Leonardi, neurologa e pediatra, responsabile della struttura disabilità della Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. Il libro bianco nasce come sfida culturale con l’ambizione di fare chiarezza sulla situazione delle persone con disabilità, certificate come invalidi e con pensione d’invalidità. Recentemente un saggio di Luca Ricolfi ha evidenziato come la spesa per pensioni d’invalidità - vere e false – si aggiri attorno ai 27 miliardi di euro, pari a circa due punti di Pil. Ricolfi calcola come le false pensioni di invalidità brucino 3,8 miliardi di euro/anno, considerati i soli pensionati di invalidità puri (una sola invalidità) e circa il doppio considerando anche quelli multipli. La ricerca si è basata sulla selezione di un campione di circa 750 persone con disabilità, le cui interviste, raccolte e analizzate alla luce dell’Icf (la classificazione del funzionamento, della salute e della disabilità messa a punto dall’Oms) sono emersi numerosi elementi di lettura che permettono di fotografare lo stato dell’arte dell’invalidità civile in Italia oggi. Si è ottenuta una più accurata definizione del sostegno necessario alla persona disabile e alla sua famiglia per un miglioramento nella qualità delle cure e nella qualità di vita. Tra le principali criticità riscontrate il problema della frammentazione delle leggi per l’accertamento dello status di persona con invalidità, con una conseguente difformità dei flussi dei dati e l’assenza di un linguaggio comune. La carenza di informazioni standardizzate è risultata uno dei principali problemi ai fini di un esatto monitoraggio. Quella della mobilità sembra costituire uno dei problemi più gravi soprattutto per gli adulti. Un dato spiegabile con la maggior presenza, in questa fascia d’età di soggetti con malattie del sistema nervoso, malformazioni congenite e con le numerose barriere ambientali con cui questi soggetti si scontrano. Tra i dati raccolti, due sono di particolare interesse per la vita sociale degli invalidi civili: - soltanto un numero ristretto lavora (17,1%) e nel campione studiato, la dipendenza della famiglia d’origine è alta; - molti, in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, non conoscono alcuna associazione di persone disabili, né a livello locale né a livello nazionale. Solo il 23% ha contatti con qualche forma di associazionismo o con un’associazione di tutela. La ricerca, voluta e finanziata dal Ministero della salute, del lavoro e della politiche sociale ha reso protagonisti coloro che ne erano l’oggetto permettendo di tracciare un quadro sistematico del loro pensiero. Oggi, grazie alle loro interviste, cade quel velo di ignoranza che per molti anni, complici gli scandali sulle false invalidità, ha avvolto il tema della disabilità vera in Italia. La giornata é divisa in 3 sessioni: metodologia e contenuti della ricerca, dati e costi dell’invalidità in Italia, progetti e prospettive per un nuovo sistema di accertamento. I lavori prenderanno il via alle ore 9,00 con i saluti del sottosegretario Ferruccio Fazio, del presidente della fondazione Carlo Besta, Alessandro Moneta e dei presidenti delle associazioni disabili Fand, Fish e Fian. La Fian che raggruppa 23 associazioni e la Fish, 24 associazioni, presenti in tutta Italia, hanno garantito l’esecuzione delle indagini porta a porta e la diffusione dell’ iniziativa. Le conclusioni saranno tratte alle ore 16,50 dal Ministro del lavoro, salute e politiche sociali, Maurizio Sacconi. .  
   
 

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