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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2008
 
   
  ANORESSIA E BULIMIA: UN AIUTO DAL WEB

 
   
  Roma, 2 dicembre 2008 -. Le scelte alimentari sono spesso una pericolosa forma di adeguamento a modelli sociali. Con danni incalcolabili per la salute e per il benessere del singolo individuo. (www. Timshel. It) Il ministro per la gioventù, Giorgia Meloni, insieme ai sottosegretari alla Salute, Ferruccio Fazio e Francesca Martini, ha presentato il portale dedicato all’anoressia e alla bulimia www. Timshel. It, uno degli strumenti individuati per affrontare i fenomeni legati ai disturbi del comportamento alimentare, in preoccupante diffusione tra i giovani e giovanissimi. L´attuale governo ha infatti dato continuità al protocollo d’intesa “Guadagnare salute”, avviato con il precedente governo, e avviato una serie di azioni di assistenza e prevenzione sui disturbi del comportamento alimentare. Per affrontare questo fenomeno sono al lavoro la sinergia di competenze che fanno capo al Ministro della Gioventù, in accordo con il Ministero del Welfare - Salute e in collaborazione con l’ospedale Bambin Gesù di Roma. Il portale timshel. It è stato illustrato nella conferenza stampa di presentazione dal Prof. Giuseppe Profiti, presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e dalla dott. Ssa Laura Dalla Ragione, coordinatrice del comitato congiunto dei Ministeri del Welfare e della Gioventù. L´idea di utilizzare la rete internet per sostenere le azioni di prevenzione dei disturbi alimentari prende origine dalla constatazione del diffondersi di blog e siti che fanno dell’anoressia e della bulimia un vero e proprio culto. "Abbiamo scelto internet perché è proprio lì che il fenomeno sta assumendo le sue dimensioni più preoccupanti” - ha spiegato il ministro Meloni in conferenza stampa – “Sono circa 300mila i siti internet in Italia che inneggiano all´anoressia. Un fenomeno dilagante e preoccupante su cui il Governo ha deciso di intervenire su più fronti, tentando di offrire un´alternativa, proprio nella rete, con notizie positive date da esperti nel linguaggio adoperato dai giovani, come email, chat e forum´´. Dai dati attualmente emersi, sono circa tre milioni le persone che soffrono di anoressia, bulimia e altri disturbi alimentari in Italia, due milioni dei quali è rappresentato da donne tra i 13 e 35 anni. Ma il fenomeno tende a diffondersi anche tra i maschi, tra le quarantenni e i bambini. Sono sempre più frequenti infatti i casi di anoressia e bulimia in età pediatrica, con la manifestazione dei primi segni della malattia già a 10 anni. Il progetto si articola su due direttrici: la prima è mettere a disposizione di adolescenti, operatori educativi, specialisti, un luogo della rete dove si possano trovare informazioni, scambiare idee e confrontarsi. Il secondo aspetto del progetto è fornire riferimenti sui centri specializzati, sui luoghi dov’è possibile incontrare specialisti e anche supportare l’azione dei medici di famiglia, degli educatori e ovviamente anche delle famiglie, che sono necessariamente coinvolte nella gestione di tali disturbi. Lo stato assistenziale per chi in Italia soffre di disturbi alimentari è infatti attualmente carente. Per affrontare gli effetti del fenomeno – è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa - bisogna innanzitutto tracciare una mappa delle strutture di assistenza funzionanti in Italia, per arrivare presto a costituire, in ciascuna Regione, ambulatori ad hoc capaci di offrire un´assistenza che, per essere adeguata, deve essere multispecialistica. Più difficile affrontare le cause che determinano l´insorgere dei disturbi dei comportamenti alimentari. Per agire con efficacia in tal senso, dunque prevenire l´insorgere della malattia, è urgente attivare una serie di interventi, tra cui l’avvio del portale timshel. It. Ma anche intervenire in quegli ambiti in cui la cultura della magrezza a tutti i costi, suggerita - più o meno apertamente - come requisito di bellezza e forza, devìa il rapporto che ciascun individuo vive con il cibo e il proprio corpo, minato da comportamenti che invece compromettono la salute, talvolta fino ad un punto di non ritorno. A tal proposito sono stati individuati interventi di sensibilizzazione sui media, nella scuola e anche nel mondo dello sport. Quest’ultimo in particolare, seppure possa apparire come paradosso, rappresenta un ulteriore fattore di rischio. Si pensi al mondo della danza, della ginnastica artistica, del nuoto o delle palestre, luoghi in cui spesso si punta ad ottenere una determinata forma, al di là delle conseguenze effettive di salute, ed efficienza. Il portale timshel. It apre una porta per costruire un messaggio diverso, che tenta di scardinare i luoghi comuni legati al primato della magrezza a prescindere dalla salute, e offre gli strumenti per conoscere le conseguenze reali di comportamenti ossessivi e autodistruttivi. Timshel è una parola ebraica che vuol dire “tu puoi”. “Potrebbe essere la parola più importante del mondo” – “Significa che la via è aperta. Rimette tutto all´uomo” J. Steinbeck - La valle dell´Eden .  
   
 

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