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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Dicembre 2008
 
   
  BOLZANO: "IMMAGINI DAL SOCIALE", QUANDO LA VITA QUOTIDIANA DIVENTA NARRAZIONE

 
   
  Bolzano, 3 dicembre 2008 - Si è volta ieri mattina presso il Filmclub di Bolzano l´iniziativa "Immagini del sociale" promossa dalla Ripartizione provinciale politiche sociali in collaborazione con la Federazione provinciale delle associazioni sociali. Una delle modalità efficaci per trasmettere il sociale è rappresentata dalle immagini. Scopo dell‘iniziativa "Immagini dal sociale", promossa dalla Ripartizione provinciale politiche sociali e della Federazione provinciale delle associazioni sociali, è di mostrare esempi nei quali il sociale è riuscito a "comunicarsi“, nei quali si instaura un rapporto propositivo tra protagonista e regista e si cerca di trasmettere un messaggio che offre chiavi di lettura originali. Nel corso della mattinata sono stati proiettati, presso la sede del Filmclub, in via Streiter a Bolzano, alcuni filmati che senza dubbio sono riusciti a realizzare appieno lo scopo della manifestazione ed a comunicare in maniera efficace ed empatica delle storie umane e delle situazioni sociali particolarmente coinvolgenti ed interessanti. In questo ambito vanno senz’altro menzionati i filmati “Wie bin ich”, storia di un ragazzo artistico, seguito per oltre un anno nella sua vita famigliare e scolastica. Dal film emerge un intero mondo di sensibilità e di sensazioni espresse in prima persona dal protagonista. Il film è stato realizzato da Ingrid Demetz di Zelig. Un altro filmato particolarmente interessante è “Supereroi” realizzato dalla classe Iii D del Liceo Classico “Carducci” di Bolzano guidata dall’insegnante Sandro Tarter. Altro esempio senz’altro molto valido è il filmato didattico dal titolo provocatorio “Sono buono, quindi ti danneggio” di Giorgio Bissolo, direttore della Scuola provinciale per le professioni sociali “Luigi Einaudi” di Bolzano. Altro esempio di filmato sociale estremamente coinvolgente è “Perché siamo qui?” dove i protagonisti sono alcuni giovani immigrati che vivono e lavorano a Bolzano che raccontano la loro storia, il loro vissuto, così individuale e particolare ma con tratti comuni a tutti come il doloro del distacco dalla famiglia e dalla terra d’origine e la difficoltà di inserirsi una realtà così diversa. Storie di giovani immigrati così simili e quelle dei tanti emigrati italiani che per decenni hanno cercato pane e lavoro all’estero. Le proiezioni sono state analizzate brevemente da alcuni esperti presenti in platea tra i quali Liliana Dozza, Facoltà di Scienze della formazione, Università Bolzano, Luigi Loddi, Scuola prov. Per le professioni sociali “Hannah Arendt“, Bolzano, Ingeborg Bauer Polo, Associazione Alzheimer Südtirol Alto Adige – Asaa, Liliana Di Fede, Servizi Sociali Com. Comprensoriale Oltradige Bassa Atesina, Gerda Klotz, educatrice sociale nel Centro giovani, Elda Toffol, Centro di salute mentale, Comprensorio Sanitario Bolzano, Angelo Loy, esperto della tecnica del video partecipato, Amref (Roma). .  
   
 

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