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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Dicembre 2008
 
   
  UE: I FINANZIAMENTI ALLE PMI – UNA GUIDA PREZIOSA

 
   
   Bruxelles, 3 dicembre 2008 - Quale momento più opportuno per parlare di finanziamenti alle piccole e medie imprese (Pmi) se non quello attuale in cui siamo continuamente bombardati da notizie relative alla crisi finanziaria mondiale e alle sue ripercussioni sull’economia reale. In un simile contesto e in concomitanza con il Piano di rilancio dell’economia europea, la Commissione ha tenuto a Roma la Giornata d’informazione sul finanziamento europeo alle Pmi. L’iniziativa, svoltasi lo scorso 27 novembre e promossa dalla Direzione generale Impresa e industria, fa parte di una serie di eventi che nel 2008 e nel 2009 coinvolgeranno tutte le capitali europee. L’obiettivo è semplice e importante al tempo stesso: informare su tutti gli strumenti finanziari che l’Unione europea mette a disposizione degli operatori e delle Pmi, e farlo insieme ai vari intermediari nazionali chiamati ad attuare le relative strategie localmente. In tal modo si punta ad aumentare la conoscenza delle diverse fonti disponibili, dando la possibilità a tutti gli interessati di confrontarsi, con rappresentanti della Commissione, della Banca europea per gli investimenti, dell’Enterprise Europe Network e di tutte le altre istituzioni coinvolte, sulle buone pratiche in materia di accesso ai finanziamenti. E questi finanziamenti non sono pochi, dato che per il periodo 2007-2013 saranno stanziati circa 1,1 miliardi di euro. La somma è quasi raddoppiata, visti gli incoraggianti risultati ottenuti negli anni precedenti. Questo capitale di 1,1 miliardi di euro è gestito dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei) che coopera con istituzioni finanziarie regionali e locali come banche, organismi fideiussori e fondi di capitali di rischio. Si tratta del pilastro fondante del Programma quadro per la competitività e l’innovazione (Cip, 2007-2013). A presentarlo nel dettaglio ai circa 200 partecipanti è stato Angelo Wille della Dg Imprese e industria, il quale si è altresì soffermato sulle principali iniziative della Commissione nell’ambito dei finanziamenti ai piccoli e medi imprenditori, prendendo spunto dal rilancio della Strategia di Lisbona nonché dallo Small Business Act proposto nel 2008. A seguire, il moderatore Per-ove Engelbrecht (capo dell’unità “Accesso al finanziamento per l’innovazione e le Pmi” della Direzione generale) ha dato la parola ad Alessandro Tappi del Fei, nel ruolo di elemento cardine nella cinghia di trasmissione tra il livello europeo e quello nazionale. Su questa scia anche il suo contributo , che ha presentato in maniera assai articolata le funzioni e le competenze del Fondo. Più in particolare, il compito affidato al Fei dalla Commissione è quello di mettere in atto i finanziamenti attraverso due meccanismi: il “Meccanismo di garanzia per le Pmi”, in forza del quale l’Ue si accolla taluni rischi legati al finanziamento delle Pmi in cambio di un impegno delle istituzioni finanziarie ad aumentare il volume dei prestiti verso le Pmi stesse. Negli ultimi 10 anni, l’Ue ha fornito a banche e ad altre istituzioni finanziarie garanzie per 436 milioni di euro, a copertura di portafogli prestiti non inferiori a un totale di 28 miliardi di euro; lo “Strumento a favore delle Pmi innovative e a crescita rapida” (Gif), nel cui ambito il Fei investe nei fondi di capitali di rischio che si concentrano sulle piccole imprese a crescita rapida. La partecipazione del Fei a tali fondi permette a questi ultimi di investire maggiormente nelle fasi iniziali delle Pmi e di attirare altri investitori. Per quanto poi riguarda le buone pratiche, l’Italia vanta un’esperienza notevole in questo campo, confermata anche dagli ottimi indicatori raggiunti in passato. Soprattutto relativamente al Programma pluriennale a favore dell’impresa e dell’imprenditorialità (Map, 2001-2006) che ha preceduto il Cip. Durante la partecipazione dell’Italia al Map, circa 70 000 Pmi hanno beneficiato del meccanismo di garanzia per le Pmi, per prestiti il cui importo medio era di circa 76 000 euro. Tale risultato è stato reso possibile anche grazie alla realtà dei Confidi. Proprio la loro esperienza è stata oggetto di analisi e conclusioni da parte di due illustri rappresentanti: Giampaolo Molon , amministratore delegato e D. G. Della Banca Popolare di Garanzia, capofila di All. Gar, e Giorgio Guarena , direttore generale della Unionfidi Piemonte. Ma in Italia sono presenti anche altre strutture in grado di fornire un sostegno indispensabile. Sono l’ Enterprise Europe Network, il cui ruolo è stato presentato da Antonella Marras di Mondoimprese. Ma c’erano anche Alessandra Bechi , rappresentante dell’Aifi - Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital, e Carlo Paris , consigliere d’amministrazione dell’Italian Business Angels Network (Iban). Bruno Robino del Fei ha infine illustrato una visione congiunta e condivisa tra gli interventi del Fondo stesso e quelli strutturali previsti dalla politica regionale, come Jeremie per esempio. Dopo alcune capitali europee, anche Roma ha avuto il suo evento e presto seguiranno le altre. Una specie di evento itinerante, progettato già da diverso tempo e che, considerando la situazione attuale, dimostra la lungimiranza della Commissione nell’affrontare i problemi e le necessità delle Pmi. Per saperne di più, visita il sito http://www. Sme-finance-day. Eu/ .  
   
 

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