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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Dicembre 2008
 
   
  LA REGIONE SARDEGNA ACQUISTA VILLA LAURA, È LA PORTA DI TUVIXEDDU

 
   
  Cagliari 4 Dicembre 2008 - Villa Laura è l’ultima delle ville collinari realizzate alle falde del colle di Tuvixeddu, attualmente ancora integra nelle sue caratteristiche originarie. La villa, realizzata nei primissimi anni del Novecento (1907), verosimilmente sul preesistente impianto ottocentesco di un modesto edificio e in base al progetto attribuito all’Ingegner Giuseppe Manunza, venne costruita come residenza di campagna di Carlotta Lai, che la intitolò alla figlia Laura. Sorge all’interno di un ampio giardino terrazzato, al quale si accede attraverso un pregevole cancello in ferro battuto e ottone (premiata opera di Enrico Loddo), in posizione dominante ed isolata lungo le pendici del colle di Tuvixeddu. L’edificio si articola su tre piani, con un piano cantinato e ampie terrazze impreziosite da statue in gesso raffiguranti le stagioni. Gli interni conservano solai, infissi e scale originali e soffitti decorati con motivi liberty floreali. Al piano cantinato sono presenti cavità da porre in relazione con la preesistente necropoli punicoromana sulla quale l’edificio si imposta. La villa insiste su una porzione della necropoli punico-romana che occupa i colli di Tuvixeddu, Tuvumannu e Monte della Pace, a breve distanza dal monumento noto come "Grotta della Vipera", mausoleo familiare della nobildonna romana Atilia Pomptilla e del marito Lucio Cassio Filippo, ipogeo funerario databile tra la seconda metà del I sec. A. C. E la metà del Ii sec. D. C. Ed incluso nella necropoli monumentale del suburbio di Cagliari romana. In considerazione degli elementi relativi al pregio storico architettonico dell’immobile, nonché dell’interesse archeologico estremamente rilevante del contesto, la Villa potrebbe costituire la Porta di accesso al colle di Tuvixeddu ed essere sede dei servizi aggiuntivi relativi alla fruizione, documentazione e valorizzazione del complesso dell’area e del Parco di Tuvixeddu e dei beni in essa compresi. Nel contempo, potrebbe proporsi quale spazio museale e di documentazione del ruolo svolto dal borgo di Sant’avendrace nella storia di Cagliari dall’età antica all’età contemporanea. L’intervento indicato, oltre a rispondere alla strategia di programmazione precisata nel “Documento di indirizzo politico-amministrativo. Piano di razionalizzazione e sviluppo. Sistema regionale dei musei”, si inserisce coerentemente nel contesto dell’obiettivo generale perseguito dall’Amministrazione regionale, “di acquisire beni immobili per isolare o restaurare beni culturali, per assicurarne la luce o la prospettiva, garantirne od accrescerne il decoro o il godimento da parte della collettività, facilitarne l’accesso, ai sensi dell’articolo 96 del decreto legislativo 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio). Nel contempo, l’intervento rappresenta una naturale prosecuzione delle fasi di realizzazione del “Sistema omogeneo di identità visuale dei luoghi e degli istituti della cultura. Patrimonio Culturale Sardegna”, previsto nella deliberazione della Giunta regionale n. 4/2 del 30 gennaio 2007 .  
   
 

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