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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Dicembre 2008 |
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MARCHE: ´CIBO, PREZZI, AMBIENTE´ . IL CONVEGNO DI APERTURA DI ECO&EQUO.
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L´organizzazione dal basso per accorciare la filiera dal produttore al consumatore ed alcuni esempi di nuovi meccanismi di mercato- come la vendita diretta dalle fattorie e i gruppi di acquisto solidale (Gas)- stanno prendendo piede non solo in Italia, ma anche nelle Marche. Pratiche sempre piu` seguite da consumatori consapevoli e informati e che permettono un abbattimento dei prezzi anche del 30-40 %, costringendo cosi` la grande distribuzione e le multinazionali ad abbassare i prezzi per restare competitivi. E´ stato uno dei numerosi temi affrontati nel convegno ´ Cibo, Prezzi, Ambiente´, in apertura di Eco&equo, la manifestazione promossa dall´assessorato regionale Ambiente- Politiche sociali- Immigrazione -Cooperazione allo Sviluppo, alla Fiera di Ancona fino all´8 dicembre. Un interessante talk show, magistralmente animato da Giovanni Anversa, giornalista di Rai3, conduttore del programma ´Racconti di Vita´, che ha offerto molti spunti di riflessione ai tanti e qualificati interlocutori di livello regionale e nazionale. Oltre all´assessore regionale all´Ambiente, Marco Amagliani e al vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, sul palco anche Gianalberto Luzi (pres. Coldiretti Marche), Luigi Pelliccia (responsabile Centro studi di Federalimentare); Vladimiro Rapini ( Area Sud Ipermercati Coop Adriatica); Andrea Ferrante (Presidente Federale Aiab ´ biologico); Paola Cicchese del Consorzio Farmer market di Fermo; Floro Bisello (Adusbef Marche); Caterina Francioni del G. A. S. Di Tolentino. Un confronto articolato e approfondito anche dalle testimonianze degli imprenditori agricoli, in collegamento televisivo dallo stand di Coldiretti con l´Auditorium. Tra gli altri, anche giovani imprenditori agricoli che seguono il principio di ´Buono, Pulito, Giusto´ per riassumere una produzione sostenibile a livello ambientale, di qualita`, a prezzi equi. Il dibattito e` partito da una parola chiave suggerita da Anversa: responsabilita`, di tutti, per una diversa idea di benessere sociale. ´Partire dai piccoli esempi virtuosi che possiamo tutti mettere in pratica - ha sostenuto Marco Amagliani- per arrivare alle grandi azioni che sono compito della politica. Ma e` la modalita` di consumo che non e` piu` sostenibile, il sistema non puo` piu` reggerla, ne` a livello ambientale-energetico, ne` economico e ne stiamo pagando le conseguenze, il mondo ci sta gia` presentando il conto´ Piu` che le produzioni allora, dobbiamo globalizzare i diritti dei cittadini sia di quelli che consumano, sia di quelli che non possono farlo perche` l´indice di poverta` e` troppo alto. ´ I coltivatori sono sempre meno, ma il territorio che va sempre piu` tutelato e` lo stesso per dimensione. A cambiare e` la cultura agricola: prima si guardava solo alla quantita`, adesso si privilegia la qualita` che diventa sinonimo di produzione locale e di trasparenza vera. (Luzi). In tal senso anche Paolo Petrini che ha affermato la necessita` di una piu` forte organizzazione e rinnovamento del settore agricolo: ´Occorre produrre ´ ha detto - pensando al consumatore, non puntando all´omologazione, ma al rilancio della produzione locale in modo che la scelta del consumatore sia consapevole. Occorre ragionare fuori dagli schemi, con politiche di contenimento commerciale, convincendo la grande distribuzione a rapportarsi piu` frequentemente con la produzione locale. ´ Pelliccia della Federalimentari ha ricordato che il settore alimentare e` la piu` importante filiera economica del Paese con 20 miliardi di fatturato, ma il momento e` difficile come durante l´austerity del ´73, in cui c´e` erosione di qualita` e quantita`. E´ giusto ´ ha detto - accorciare le filiere e valorizzare la sicurezza alimentare, ´ma piccolo non e` piu` bello´. E mentre cala il consumo di prodotti tradizionali, in controtendenza il consumo di alimenti biologici cresce, nonostante i prezzi piu` alti. Quindi la ricerca di qualita` non si abbassa e in tale settore l´Italia e le Marche sono all´avanguardia. (Ferrante). ´ Un calo di consumi dell´1% allarma le multinazionali che poi abbassano i prezzi, segno di un grande potere del consumatore che ha la liberta` di scelta dei prodotti. Noi dei Gas privilegiamo un rapporto di amicizia col produttore, puntando anche alla diminuzione degli sprechi e alla stagionalita` dei prodotti. ´ (Francioni). Un esempio di un mese fa, e` l´avvio del Farmer Market di Fermo raccontato da Paola Cicchese. Un mercato di vendita diretta, ´frequentato in gran parte da pensionati che si sorprendono dei prezzi, pensando che i produttori si siano sbagliati´ e osteggiato da molti commercianti che pero` poi hanno dovuto abbassare i prezzi. ´ . |
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