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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Dicembre 2008
 
   
  TAVOLO AGRICOLTURA SU LATTE CRUDO E FILIERA CORTA IN LOMBARDIA DISCUSSA ANCHE L´ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE FERRAZZI: LAVORIAMO PER DARE FIDUCIA AL NOSTRO SISTEMA

 
   
   Vendita di latte crudo dai distributori automatici, novità introdotte per incentivare la filiera corta in Lombardia, stato di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Sono questi alcuni degli argomenti trattati oggi nel corso del Tavolo Istituzionale, presieduto dall´assessore regionale all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, al quale hanno partecipato gli assessori provinciali all´Agricoltura. "Regione Lombardia - ha spiegato Ferrazzi - intende continuare a prevedere tutte le modalità operative necessarie per lanciare un segnale di fiducia forte a favore della tenuta del suo sistema rurale. Un comparto che conta su oltre 200. 000 addetti e pesa per il 15% sul valore nazionale, aggiudicandosi il primato agricolo italiano". Latte Crudo - "In merito alle notizie apparse nei giorni scorsi sui possibili rischi causati dal consumo di latte crudo acquistato da distributori automatici - ha aggiunto Ferrazzi - credo che la decisione di rendere obbligatoria l´indicazione sul consumo previa bollitura, come previsto dall´ordinanza firmata oggi dal sottosegretario Martini, sia una risposta di buon senso per mettere fine a una campagna all´insegna dell´allarmismo". Ferrazzi ha ricordato che la vendita di latte crudo in Lombardia conta su oltre 400 distributori installati su un totale nazionale di circa 900, e rappresenta sicuramente un´opportunità interessante sia per le aziende sia per i consumatori. È stato ribadito come ormai da tempo la Lombardia applichi rigorosi controlli igienico - sanitari, che si basano su protocolli più rigidi di quelli previsti per garantire assoluta sicurezza e qualità ai consumatori. Filiera Corta - Ferrazzi ha presentato l´accordo stipulato con Anci e Organizzazioni professionali agricole, finalizzato a regolamentare le modalità di apertura dei mercati contadini in Lombardia, fissate in una Circolare inviata in questi giorni dalla Regione a tutti i Comuni. "In Lombardia - ha detto l´assessore - sono circa 6. 000 (l´11% del totale) le aziende agricole attrezzate per vendere direttamente i propri prodotti, con un fatturato annuo stimato intorno ai 250 milioni di euro. Numeri destinati ad aumentare ulteriormente proprio grazie all´ottimo gradimento che i consumatori mostrano nei confronti di questa opportunità. È per questo che, dopo un´ampia e qualificata consultazione con il mondo produttivo, abbiamo deciso di emanare a tutti i Comuni lombardi nuove indicazioni in merito allo svolgimento dei mercati riservati a questo tipo di vendita diretta". Con la Circolare sono rese trasparenti e regolamentate le procedure di richiesta da parte dei produttori e i criteri di concessione da parte delle Amministrazioni comunali al fine di legittimare davanti ai cittadini il ruolo di questi mercati che devono garantire, attraverso la vendita di prodotti prevalentemente provenienti dallo stesso territorio nel quale si svolgono, una corretta e utile interpretazione del concetto di filiera corta. Valutazione Psr 2007-2013 - Ferrazzi ha ricordato come le domande di investimento sul Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 siano molto numerose, per cifre sostanziosamente superiori rispetto alla disponibilità finanziaria. "Questa richiesta così consistente - ha detto ancora Ferrazzi - che si rileva oltre che per il Psr anche per i bandi aperti dalla Regione con fondi propri, come ad esempio quelli per l´agro-energia, è un segnale positivo e rassicura sulla capacità delle imprese di affrontare lo sviluppo aziendale anche in un frangente problematico quale l´attuale". Rispondendo ad alcune richieste di chiarimento sul primo riparto di risorse relativo alla Misura 121 (Ammodernamento delle aziende agricole) per un importo di oltre 26 milioni di euro, giudicato penalizzante da alcune Province, Ferrazzi ha ricordato che nei prossimi mesi si aggiungerà un secondo riparto, per un importo di 22 milioni, sottolineando che le cifre sono sempre state concertate con le realtà territoriali. "Fermo restando che il Psr si basa su una programmazione della durata di sette anni - ha concluso Ferrazzi - l´ipotesi di anticipare parte delle risorse già attribuite alla misura è percorribile. Relativamente alla modifica del Piano Finanziario è invece opportuno aspettare la prima metà del 2009, quando saranno noti gli esiti operativi di tutte le misure, per poter prendere i provvedimenti necessari in una situazione di ampia conoscenza degli effetti complessivi della prima fase del Psr". Tra gli altri temi approfonditi, quello riguardante le tariffe per l´Autorizzazione Integrata Ambientale, sul quale Ferrazzi ha chiesto alle Province, in questo momento congiunturale, di confermare il tariffario proposto da Regione Lombardia, basato sulla proposta effettuata a livello nazionale dal coordinamento delle Regioni, che prevede un costo istruttorio a carico delle aziende di 500 euro a fronte di una richiesta delle Province di prevedere un valore massimo pari a 2000 euro. .  
   
 

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