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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Dicembre 2008
 
   
  MILANO: CONFERENZA STRAORDINARIA AL MUSEO DIOCESANO MONSIGNOR BRAMBILLA SVELA LA “SUA” GIUDITTA L’OPERA DEL BOTTICELLI VISITATA DA OLTRE 26.000 PERSONE IN 10 SETTIMANE

 
   
   Venerdì 12 dicembre, alle ore 21. 00, presso il Museo Diocesano di Milano (Corso di Porta Ticinese, 95), Sala dell’Arciconfraternita, Monsignor Franco Giulio Brambilla - Vicario Episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi di Milano - proporrà una lettura a tutto campo (storico, artistica, letteraria e teologica) della Giuditta (conosciuta storicamente come Il Ritorno di Giuditta a Betulia e databile al 1470 circa) del Botticelli. Il titolo dell’incontro a ingresso libero è “Giuditta: Figura della Speranza”. In occasione dell’esposizione temporanea della tavola dell’autore rinascimentale, al Museo Diocesano sino al 14 dicembre 2008, grazie all’iniziativa “Un Capolavoro per Milano”, Monsignor Brambilla, incontrerà il pubblico proponendo una lettura dalle forti valenze simboliche delle vicende bibliche e degli sviluppi artistici legati alla storia dell’eroina ebrea intepretata dall’Arte Medievale Italiana come tipica figura mariana. “Un Capolavoro per Milano” è l’iniziativa culturale promossa da Bipiemme Gestioni (società di gestione del risparmio del Gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano) e Museo Diocesano che porta ogni anno a Milano un capolavoro custodito in altre località italiane o estere. La Giuditta, proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, è già stata vista a Milano da oltre 26. 000 visitatori in 10 settimane (dal 1° ottobre 2008). La tavola (31x25 cm), mai esposta prima a Milano è accompagnata dal “pendant” La Scoperta del Cadavere di Oloferne, che completa il progetto narrativo dell’artista. Le due “piccole” opere, da ammirare a distanza ravvicinata, ritrovano con questa esposizione il loro “utilizzo originario”, destinato ad una devozione privata, e il valore vero e proprio di dittico con il quale nel Seicento furono presentate all’interno di un’unica cornice. Botticelli, elimina progressivamente il chiaroscuro, proponendo una particolare interpretazione delle leggi prospettiche rinascimentali. L’artista propone una lettura fedele del testo biblico, scegliendo uno schema compositivo del tutto nuovo e articolando la narrazione in due scene, anzi in due opere, del tutto distinte, all’interno delle quali cambia tono e registro linguistico: Il Ritorno di Giuditta a Betulia mostra colori chiari e toni luminosi ed è attraversato da un’aria leggera e quasi leziosa, al contrario dei toni bui e drammatici de La Scoperta del cadavere di Oloferne. S. E. Mons. Franco Giulio Brambilla è stato Docente di Sacra Scrittura, Teologia Spirituale e Antropologia Teologica nel Seminario di Seveso e Docente di Cristologia e Antropologia Teologica nella Facoltà Teologica dell´Italia Settentrionale e nella Sezione parallela di Venegono Inferiore di Varese, di cui successivamente è divenuto direttore. Dal 2006 ricopre l’incarico di Preside della Facoltà Teologica dell´Italia Settentrionale. Il 23 settembre 2007 è stato ordinato Vescovo Ausiliare di Milano e successivamente è stato nominato Vicario Episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi di Milano. .  
   
 

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