|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Dicembre 2008 |
|
|
  |
|
|
AMBIENTE E STORIA PERNI DI UN PROGETTO DI SVILUPPO DEL DELTA DEL PO
|
|
|
 |
|
|
Adria (Ro), 15 dicembre 2008 - Si è tenuto l’11 dicembre ad Adria il secondo appuntamento del trittico di incontri che l’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon, ha promosso con l’obiettivo di definire un’ipotesi di sviluppo del territorio polesano, da collocarsi all’interno del Ptrc in avanzata fase di elaborazione. Il tema odierno si è sviluppato sull’argomento “Fra Natura e Cultura: Adria Porta Grande del Parco del Delta” e ha visto il coinvolgimento di operatori pubblici e privati, chiamati a partecipare al progetto di riqualificazione e trasformazione del territorio rodigino. La città di Adria è uno dei luoghi fondativi del Veneto, uno dei luoghi più ricchi di storia e con il Parco del Delta Po, si candida a divenire uno spazio fortemente simbolico per coniugare natura e cultura, per promuovere quegli elementi di eccellenza, ovvero ricerca e “industria della conoscenza”, finalizzati a configurare il “Terzo Veneto” e a sviluppare quella polarità necessaria a rendere competitiva l’area nello scenario regionale e dell’Adria Po-valley. Rispetto a quest’ultima l’Assessore Marangon ha ricordato che si tratta di un progetto che vede coinvolte, oltre alla regione del Veneto, l’Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e le province autonome di Trento e Bolzano, una realtà territoriale che rappresenta il 45 % della popolazione nazionale, il 55 % del Pil e il 72 % delle esportazioni. Obiettivo primario di questa cooperazione interregionale – ha ribadito – è quello di internazionalizzare i sistemi locali e innovare e rigenerare il capitale territoriale per accrescere la capacità di competizione in uno scenario globalizzato. All’interno delle politiche di coordinamento avviate – ha poi informato Marangon – le Regioni si sono impegnate ad individuare aree territoriali con specifiche problematiche, coinvolgendo nella progettazione e realizzazione delle risposte le province e i comuni interessati. Mi riferisco ad esempio – ha precisato - all’area lombardo veneta comprendente Verona, Mantova, Brescia e il Lago di Garda o a quella, appunto, emiliano veneta del Delta del Po”. All’ipotesi di sviluppo di questa parte del territorio polesano saranno coinvolti tutti gli operatori pubblici e privati, in una logica che deve essere capita e condivisa con l’obiettivo di trovare percorsi in grado di rafforzare un’identità culturale e il senso di appartenenza. “Si tratta – ha concluso Marangon – di un progetto che intende consentire a questo territorio di divenire funzionale e risorsa nel contesto regionale, nazionale ed europeo”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|