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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Maggio 2006 |
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RAPPORTO UE: ISTRUZIONE E FORMAZIONE, ANCORA MOLTO DA FARE PUBBLICATO UN RAPPORTO SULL´ATTUAZIONE DELL´AGENDA DI LISBONA
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Bruxelles, 17 maggio 2006 - Nonostante i risultati positivi registrati in alcuni settori, i progressi realizzati dai sistemi europei di istruzione e formazione, nell´ottica del pieno raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, sono ancora scarsi. È la principale conclusione dell´edizione 2006 del rapporto annuale della Commissione europea sui progressi verso gli obiettivi di Lisbona nell´istruzione e nella formazione, pubblicato ieri. Passi avanti più decisi, ha spiegato il commissario all´istruzione, formazione, cultura e multilinguismo Ján Figel´, sono fondamentali, perché senza di essi "la competitività dell´Europa non potrà progredire". Il commissario Figel´ ha poi aggiunto: "L´investimento nel capitale umano è nettamente un investimento vitale per l´avvenire dell´Europa". Il rapporto evidenzia come, in base ai dati del 2005, sono circa 6 milioni i giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno lasciato la scuola prematuramente. Per raggiungere gli obiettivi fissati a Lisbona - 10% al massimo di giovani che abbandonano gli studi - sarebbe necessario che almeno 2 milioni di essi riprendessero il loro percorso educativo. Un dato positivo si registra nel settore della matematica, delle scienze e della tecnologia, in cui, se l´attuale tendenza sarà confermata, circa un milione di studenti all´anno otterrà un diploma, contro gli attuali 755. 000 mila. I risultati migliori in questo campo si registrano in Irlanda (24,2 diplomati su 1000), Francia (22,2) e Regno Unito (21). La percentuale di donne diplomate in queste materie è particolarmente alta in Estonia, Cipro e Portogallo. Per raggiungere entro il 2010 l´obiettivo dell´85% di studenti che abbiano concluso positivamente gli studi superiori, è necessario che l´attuale dato assoluto subisca un incremento di 2 milioni di giovani. In alcuni paesi, però, questo obiettivo è già stato raggiunto e superato. In Slovacchia il dato raggiunge il 91,5%, in Slovenia il 90,6% e nella Repubblica ceca il 90,3%. Per quanto riguarda la formazione lungo tutto l´arco della vita, gli obiettivi di Lisbona potranno essere raggiunti solo quando altri 4 milioni di cittadini vi avranno avuto accesso. Un altro dato preoccupante riguarda le competenze in lettura, che sono ancora scarse per uno studente su cinque con meno di 15 anni di età. Nei prossimi anni, l´investimento di ciascun paese per ogni studente dovrà raddoppiare - con un incremento di 10. 000 euro all´anno - per raggiungere i livelli degli Stati Uniti. Se la spesa pubblica destinata al settore raggiunge livelli comparabili a quelli Usa e superiori a quelli giapponesi, resta invece molto da fare per incrementare gli investimenti del settore privato. Sarà inoltre necessario formare almeno un milione di nuovi insegnanti per sostituire quelli che andranno in pensione nei prossimi anni e migliorare il sistema di apprendimento delle lingue. In base ai dati 2003, è infatti ancora al di sotto della media il numero di studenti che apprendono almeno due lingue straniere. . |
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