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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2008
 
   
  VIA ALLA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DI MALCONTENTA – MARGHERA

 
   
  Venezia, 12 dicembre 2008 - Diventa impegno formale, nella concessione del “Piano Integrato Fusina”, la riqualificazione ambientale dell’area di Malcontenta – Marghera, con le connesse iniziative di miglioramento dell’intera zona sotto il profilo viabilistico, paesaggistico e della sicurezza idraulica. Il presidente del Veneto Giancarlo Galan ha infatti sottoscritto il 12 dicembre con Vittorio Salvagno, presidente della società Sifa s. C. P. A. (Sistema Integrato Fusina Ambiente, concessionaria della Regione per la realizzazione e gestione del Pif), l’Atto Integrativo alla concessione stessa che ne estende il contenuto in funzione dello stoccaggio nel Vallone Moranzani dei sedimenti di dragaggio dei canali portuali e di fanghi di escavo, opportunamente inertizzati. Alla sottoscrizione del documento erano presenti anche l’assessore regionale agli investimenti strategici Renato Chisso e il commissario governativo per l’emergenza fanghi Roberto Casarin. Viene così data operatività alle previsioni contenute nello specifico accordo del marzo scorso tra Regione, Ministero dell’Ambiente, Magistrato alle Acque, Commissario delegato ai canali portuali, Commissario per l’emergenza idraulica, Provincia di Venezia, Comune di Venezia, Autorità Portuale di Venezia, Enel, Terna, San Marco Petroli, Consorzio di Bonifica Sinistra Medio Brenta. Nel contesto del Piano Integrato Fusina, uno dei maggiori progetti ambientali europei che punta al definitivo miglioramento della qualità delle acque della laguna di Venezia e del loro ambiente, questo “stoccaggio” si trasformerà in un parco urbano, dando una risposta positiva, anche dal punto di vista economico, a circostanze negative: il degrado attuale del Moranzani e la necessità di scavare il fondale dei canali per le grandi navi. “Questa integrazione al Piano Fusina – ha ricordato Galan – si è resa necessaria perché a suo tempo il Comune di Mira non ha avuto tutta l’intelligenza necessaria ad eliminare una penalizzazione, facendo saltare il contesto economico del Piano. Per fortuna la maggiore intelligenza del Comune di Venezia ha permesso di dare il via alla trasformazione del Moranzani in un luogo bellissimo. Per il Veneto è stata così scritta una delle pagine più belle, che consente di raggiungere una molteplice serie di positività, partendo da negatività. Anche in questa occasione, insomma – ha concluso Galan – il Veneto ha saputo trasformare quello che è un problema in una opportunità, un male in un bene”. A questa operazione, inoltre, si è arrivati con la partecipazione e il consenso della comunità locale, che in definitiva usufruirà dei risultati migliorativi. Dal punto di vista “formale”, quello firmato oggi è l’“Atto Integrativo” in variante del contratto di “Concessione di progettazione costruzione e gestione del Progetto Integrato Fusina”, stipulato a Venezia il 6 luglio 2005 tra Regione e società concessionaria Sifa, che prevede la realizzazione di una serie di opere: interventi di adeguamento e potenziamento dell’ impianto di depurazione di Fusina per trattare tutte le acque confluenti da Mestre e dal Mirese; realizzazione di marginamenti, condotte fognarie e condotte per riutilizzare a scopo industriale le acque depurate (l’acqua viene quindi usata due volte); realizzazione di una condotta di scarico a mare con recapito a circa 10 Km dal Lido; un’area di fitodepurazione di circa 100 ettari nella “Cassa di Colmata A”. La variante prevede un affidamento di lavori per circa 102 milioni di euro, riequilibrando il Piano Economico Finanziario. In pratica, verrà realizzato e gestito un sito di stoccaggio definitivo per lo smaltimento dei sedimenti di dragaggio dei canali portuali e di fanghi di escavo resi inerti, funzionali anche alla messa in sicurezza delle vecchie discariche esistenti nel Vallone Moranzani, e verrà realizzata una cassa di colmata denominata Molo Sali lungo il Canale Industriale Nord. Tale attività andrà a sostituire quella inizialmente prevista dalla concessione nella Cassa di Colmata A in Comune di Mira, per la quale erano sopravvenuti impedimenti che l’aveva resa non realizzabile, con un forte squilibrio del Piano Economico e Finanziario del Progetto. L’atto Integrativo non prevede finanziamenti da parte della Regionale oltre a quanto già stabilito con precedenti contribuzioni (quasi 93 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione a valere sui fondi della Legge Speciale per Venezia): le somme necessarie derivano infatti da soggetti terzi e dall’applicazione della tariffa per il conferimento dei sedimenti di dragaggio e delle terre di scavo. La realizzazione delle opere affidate in variante consentiranno anche il raggiungimento di parte degli obiettivi dell’Accordo di programma di marzo. Una parte della tariffa consentirà infatti il finanziamento e quindi la realizzazione delle opere pubbliche previste: messa in sicurezza idraulica dell’intera zona, interramento degli elettrodotti, realizzazione di altri due parchi urbani, miglioramento della viabilità, con la separazione del traffico urbano da quello pesante, il trasferimento di una azienda di stoccaggio di prodotti petroliferi e relativa bonifica dell’area, che attualmente insiste a ridosso del centro abitato di Malcontenta. Nell’occasione è stato anche fatto il punto sull’escavo dei canali, per i quali a gennaio dovrebbe essere ufficializzata la profondità di 11 metri di quello Malamocco – Marghera, mentre si sta per aggiudicare lo scavo di quelli sud e ovest per portarli a 10 metri e mezzo. .  
   
 

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