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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Dicembre 2008
 
   
  FORMIGONI: REGIONALISMO, NUOVA FORMA DELLO STATO 60 ANNI DELLA COSTITUZIONE, URGE ATTUARE IL TITOLO V RIFORMATO

 
   
  Milano, 15 dicembre 2008 - "Dopo 60 anni la Carta fondamentale rappresenta un patrimonio vivo delle comunità e del popolo italiano, intrecciatasi con la storia del nostro Paese. Anche oggi va richiamata la sua natura dinamica, perché sia in grado di leggere una realtà complessa e mutata. Non può perciò essere concepita come un testo intoccabile da riporre nelle teche polverose dei principi che sempre si richiamano e mai si attuano". Lo ha richiamato, il 12 dicembre, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo intervento di apertura al convegno organizzato dall´Irer "60 anni per il futuro. La Costituzione e un patto rinnovato per il Paese", cui hanno partecipato, tra gli altri, professori Adriano De Maio, Giampaolo Parodi, Lorenza Violini, Nicolò Zanon, Alessandro Mangia, Luca Antonini, Francesco Botturi, Fabio Roversi Monaco, Giulio Sapelli, Beniamino Caravita di Toritto e Piero Bassetti. Radici Da Non Perdere - Per Formigoni la Costituzione ha "assicurato la stabilità e la saldezza dei principi e delle regole fondamentali: salde radici che hanno saputo reggere le sfide difficilissime del terrorismo e della violenza mafiosa fino ad attraversare la crisi delle istituzioni degli anni Novanta". C´è una forza dello spirito costituente che, per Formigoni, "consiste nell´aver saputo dare una lettura rispettosa della società civile, registrando un ordine identificato con l´esperienza e i valori vissuti di un popolo". "Per questo - ha proseguito il presidente lombardo - la nostra Carta non rappresenta un astratto catalogo di principi e di diritti, non parla di soggetti astratti in situazioni astratte, ma afferma il primato della persona e il rapporto inscindibile persona-comunità". E ha citato una frase di Aldo Moro, pronunciata nella seduta del 24 marzo 1947: "Lo Stato assicura veramente la sua democraticità, ponendo a base del suo ordinamento il rispetto dell´uomo che non è soltanto individuo, ma che è società nelle sue varie forme, società che non si esaurisce nello Stato". Sussidiarieta´ E Federalismo - Di fronte a una realtà profondamente cambiata, oggi è necessaria, per Formigoni, "una ridefinizione dell´ordinamento e degli strumenti attraverso i quali le Istituzioni possano meglio recepire e rispondere alle istanze e ai problemi dei cittadini e dei territori". Sussidiarietà e quindi federalismo sono le parole chiave. "La piena attuazione del Titolo V della nostra Costituzione - afferma Formigoni - può tracciare il percorso verso una nuova statualità, che sostanzi la connotazione dinamica della Carta fondamentale, seguendo il principio guida della sussidiarietà". Formigoni ricorda che il nuovo art. 118 impone ai pubblici poteri di valorizzare le autonome iniziative dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di "interesse generale": "Per la prima volta al mondo - sottolinea - un testo costituzionale contempla così espressamente il principio di sussidiarietà nella sua valenza orizzontale". Proprio per questo è nel contempo importante il processo federalista. "Il Governo lombardo - ha detto Formigoni - ha avanzato concrete proposte per l´introduzione del federalismo fiscale ex articolo 119 e del regionalismo differenziato ex art. 116: abbiamo voluto così esercitare con forza il diritto-dovere alla sperimentazione istituzionale come tentativo di interpretare un nuovo ruolo dell´istituzione regionale e di ottenere la forma migliore di Stato policentrico". Il presidente della Lombardia è convinto che "ci sia realmente la possibilità di aprire la stagione di un nuovo regionalismo italiano, che non divide, ma disegna una nuova forma dell´unità nazionale, in cui le Regioni non possono più essere concepite come realtà di autogoverno in uno spazio subnazionale, ma sono realizzatrici di una nuova statualità, una forma matura di unità nazionale che veda i diversi livelli istituzionali cooperare in funzione di risposte sempre più adeguate ai cittadini e ai territori". . .  
   
 

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