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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Settembre 2006
 
   
  TOSCANA VIRTUOSA CON SEI PROVINCE AL TOP PER LA QUALITÀ DELLA MOBILITÀ IN ITALIA SIENA, LUCCA, PISA, AREZZO, MASSA CARRARA E FIRENZE FRA LE PRIME VENTI SECONDO IL RAPPORTO CURATO DALL’ACI, MA GLI ITALIANI USANO ANCORA TROPPO L’AUTO PRIVATA.

 
   
  Firenze 20 settembre 2006 - Oltre il 90% dei cittadini si sposta tutti giorni (75,6%) o tre-quattro volte alla settimana (15,4%) secondo il rapporto annuale realizzato dall’Aci che ha anche curato e diffuso interviste e statistiche relative alla mobilità pubblica e privata in Italia che ha il più alto tasso di motorizzazione del mondo e per di più in costante crescita con 58,2 vetture circolanti ogni 100 abitanti con una punta massima di 66 nel Lazio. A tutto il 2004 oltre la metà dei veicoli in circolazione era alimentata a benzina (65,1%); il 28,4% dei veicoli è alimentato a gasolio e solo il 2,6% a Gpl e lo 0,74% metano. Il settore dei trasporti si colloca al 6° posto nell’economia nazionale, dietro intermediazione finanziaria e costruzioni, con quasi 153. 000 imprese e oltre 876. 000 addetti in prevalenza nel settore stradale. La spesa sostenuta dalle famiglie per il trasporto ha un peso di poco inferiore al 15% della spesa media mensile e rappresenta la terza voce all’interno del bilancio familiare. I tratti su cui si muovono gli italiani sono brevi, soprattutto all’interno dei comuni di residenza, soprattutto se grandi o se vivono all’interno delle gradi aree metropolitane. Si spostano quotidianamente soprattutto gli italiani nella fascia centrale d’età (35-44 anni) assieme ai giovani e giovanissimi mentre dichiarano di muoversi molto meno i cittadini più anziani, oltre i 65 anni che solo per il 7,5% di un campione intervistato si spostano solo due-tre volte al mese. L’automobile di proprietà è il mezzo di trasporto più usato e tra i mezzi di trasporto pubblico viene privilegiato l’autobus urbano e solo nelle grandi città motociclo e bicicletta diventano mezzi di trasporto sistematico. Da queste abitudini si genera una fortissima pressione dei veicoli con conseguenti emissioni inquinamenti, congestione del traffico, difficoltà di parcheggio e lentezza negli spostamenti soprattutto nelle grandi aree urbane e nelle città per le quali l’Aci ha stilato Indice di Qualità della Mobilità Provinciale basandosi su ben 40 indicatori di base in maggioranza su base provinciale o con riferimento al Comune capoluogo di provincia ( tenendo fra l’altro conto di Ztl, isole pedonali, verde urbano ma anche indice di incidenti mortali, numero di autobus circolanti e numero di patenti attive, centraline di monitoraggio per la qualità dell’aria e concentrazione di biossido di azoto. Tra le prime venti posti ben dieci province dell’Italia centrale (nell’ordine, Siena, Pisa, Terni, Lucca, Arezzo, Perugia, Massa, Firenze, Pesaro ed Ascoli Piceno), sei del Nord-ovest (Aosta, Mantova, Trento, Biella, Cuneo, Brescia) e quattro del Nord-est (Parma, Ravenna, Udine e Bologna). Fra le meridionali la prima è l’Aquila al 35° posto con performances estremamente negative per le province dell’Italia insulare. La Toscana vanta una situazione privilegiata, con ben sei province (Siena, Pisa, Lucca e Arezzo) nelle prime dieci cui si aggiungono Massa Carrara (14°) e Firenze sedicesima, collocate tra i primi venti posti della classifica. Nella parte opposta della graduatoria si posiziona la Sicilia con ben cinque province che si collocano agli ultimissimi posti: Ragusa, Trapani, Siracusa e, infine Agrigento (101°) e Caltanissetta (102°). Detiene il primato negativo Foggia che si colloca in ultima posizione. Tenuto conto del fatto che il primato di Aosta è condizionato dall’elevato numero di veicoli di proprietà delle società che operano nel settore del leasing e dunque il parco dei veicoli immatricolati per abitante è molto elevato, le performances delle città toscane sono ancora più importanti anche se Aosta si trova al terzo posto per il soccorso stradale, al quarto per gli autobus per 1. 000 abitanti e al quinto per il trasporto handicappati. La seconda posizione di Siena è dovuta al primato nelle graduatorie relative a servizi utili anche socialmente come il numero delle ambulanze, delle attrezzature turistiche e per il trasporto dei disabili. Pisa (in quarta posizione) risulta prima per verde urbano e quinta per estensione di zone a traffico limitato con 15,45 mq per abitante. Lucca si colloca al sesto posto grazie al livello di sicurezza stradale e ad una realtà ambientale molto positiva con il terzo posto per disponibilità di isole pedonali e la bassissima concentrazione di biossido di ozono. Arezzo, che raggiunge la quarta posizione generale, presenta punteggi soddisfacenti in particolare per le attrezzature turistiche per 1. 000 abitanti (terza posizione, 0,115). Roma si aggiudica l’ottavo posto in classifica per il numero di autovetture per abitante (0,687) ed ha come punto debole il soccorso stradale per veicoli circolanti ed il basso numero di ambulanze per mille abitanti. Importante il sedicesimo posto assoluto di Firenze dovuto al buon numero di veicoli per abitante (0,89, secondo posto) e di motocicli per abitante (0,121) con un soccorso stradale per veicoli circolanti non soddisfacente. Spunta al 14 posto della graduatoria la Provincia di Massa Carrara, grazie a buoni indici complessivi di verde e parcheggi. Le province toscane e lombarde si distinguono per una maggiore qualità dell’ambiente e un più elevato livello di sicurezza dei cittadini e nel documento dell’Aci al capitolo Qualità dell’ambiente e Sicurezza stradale dei cittadini ben 6 delle 10 province toscane si piazzano tra i primi 20 posti della graduatoria, di cui la metà nei primi dieci: si tratta, in ordine, di Massa Carrara (2° posto), Pisa (4°), Lucca (6°), Siena (13°), Arezzo (15°) e Livorno (17°). .  
   
 

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