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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2008
 
   
  PRESENTATO IL PRIMO STUDIO REALIZZATO IN ITALIA, DALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, SULL’EFFICACIA DELLO XILITOLO, EDULCORANTE NATURALE DI ORIGINE VEGETALE UTILIZZATO NEL CHEWING GUM COME SOSTITUTO DELLO ZUCCHERO, NEL RIDURRE IL RISCHIO DI CARIE

 
   
  Ancora molto rilevante in Italia il problema sanitario rappresentato dalle patologie del cavo orale, soprattutto per la popolazione in età pediatrica: la prevalenza della carie è del 22% a 4 anni e di circa il 44% a 12 anni. Lo studio dimostra l’effetto positivo dello xilitolo nel ridurre sia la concentrazione dei batteri causa di carie, sia l’acidità della placca batterica. L’importanza di una corretta informazione a bambini e genitori, il ruolo del Moige – Movimento Italiano Genitori Dopo parecchi studi e sperimentazioni condotte a livello internazionale, arriva anche dalla ricerca italiana la conferma dell’efficacia dello xilitolo nel ridurre la concentrazione di Streptococcus mutans, la principale specie batterica responsabile della carie. Sono stati presentati i risultati di questo studio realizzato dall’Università degli Studi di Milano con il proprio Centro di Collaborazione Oms per l’Epidemiologia e l’Odontoiatria di Comunità e l’Istituto di Clinica Odontoiatrica dell’Università degli Studi di Sassari, con il supporto di Perfetti Van Melle, che ha fornito il suo sostegno all’iniziativa nell’ambito del proprio impegno verso la ricerca scientifica. Lo studio introdotto dalla Professoressa Laura Strohmenger - Professore Ordinario Università degli Studi Milano e Coordinatore del Progetto Ministeriale Sperimentazione territoriale di un programma integrato di Oral Health, ha avuto l’obiettivo di valutare la concentrazione salivare di S. Mutans in un campione di bambini in età scolare ad elevato rischio di carie, prima e dopo l’utilizzo quotidiano di chewing gum allo xilitolo per un periodo di sei mesi. Lo xilitolo è un edulcorante naturale di origine vegetale utilizzato nel chewing gum come sostituto dello zucchero. Fa parte della famiglia dei polialcoli, sostanze non cariogene che hanno la peculiarità di non essere fermentate dai batteri del cavo orale e quindi di non consentire la formazione degli acidi che corrodono lo smalto. A differenza degli altri polialcoli, lo xilitolo è considerato anche cario-protettivo perché possiede una provata attività antibatterica, ostacolando la crescita di S. Mutans. Il Professor Guglielmo Campus dell’Istituto di Clinica Odontoiatrica di Sassari ha presentato le modalità di conduzione del lavoro. La sperimentazione è avvenuta su un campione di 153 bambini nella fascia di età 7-9 anni, frequentanti la scuola primaria della città di Sassari, selezionati dopo uno screening preliminare su 958 soggetti. Il criterio di selezione è stata la presenza di un rischio di carie elevato, valutato con l’indice dmft/Dmft (decay-missing-filling tooth) e con prelievo di saliva non stimolata per misurare la concentrazione salivare del microrganismo cariogeno. I 153 bambini sono stati suddivisi in due gruppi: 72 nel gruppo sperimentale che hanno utilizzato il chewing allo xilitolo e 81 nel gruppo di controllo che hanno consumato un chewing gum identico nel sapore e aspetto, ma edulcorato con polialcoli diversi dallo xilitolo (maltitolo, sorbitolo). L’assunzione del chewing gum per i due gruppi è avvenuta per 6 mesi, quotidianamente con le stesse modalità: una somministrazione dopo la merenda del mattino, una dopo il pasto di mezzogiorno, una poco prima dell’uscita dalla scuola e un’ultima poco prima di andare a letto, la sera. La somministrazione serale e nei giorni festivi è stata gestita dai genitori appositamente coinvolti e addestrati dai ricercatori. La masticazione del chewing gum ha avuto ogni volta una durata di 3 minuti. I bambini sono stati sottoposti a 4 prelievi di saliva per conoscere la concentrazione di S. Mutans: il giorno precedente l’inizio della sperimentazione, dopo 3 mesi, a 6 mesi dall’inizio della sperimentazione e a 3 mesi di distanza dal termine dell’assunzione del chewing gum. La Dottoressa Maria Grazia Cagetti, illustrando i risultati dello studio, ha affermato che “lo studio ha reso possibile verificare la reale efficacia dello xilitolo nel controllo della flora cariogena in bambini con elevato rischio di carie. L’assunzione quotidiana di xilitolo tramite la masticazione di chewing gum ha ridotto significativamente le concentrazioni di S. Mutans nei bambini sottoposti a sperimentazione, rispetto al gruppo di controllo. E’ possibile ipotizzare che se l’assunzione di chewing gum continuasse per un periodo più prolungato la contrazione di S. Mutans continuerebbe a ridursi”. Non solo: lo xilitolo ha inoltre dimostrato un effetto positivo nei confronti del pH della placca. Infatti, l’analisi delle curve del pH della placca ha evidenziato che i soggetti che utilizzavano il chewing-gum a base di xilitolo mostrano una minore acidità della stessa dopo assunzione di zucchero ed una più rapida risalita verso valori di neutralità Quindi, l’uso del chewing gum allo xilitolo può rappresentare una metodica di prevenzione della carie di supporto a quelle tradizionalmente utilizzate, soprattutto in situazioni in cui le comuni pratiche di igiene orale siano di difficile applicazione. Proprio sulle metodologie di prevenzione sono incentrate le recentissime “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva”, presentate oggi dal Dottor Michele Nardone, in qualità di rappresentante del Ministero della Salute. Il documento, promosso dal Ministero nel maggio del 2007, sotto il coordinamento della Prof. Laura Strohmenger, ha l’obiettivo di fornire alle diverse professionalità sanitarie (ginecologi, neonatologi, pediatri, odontoiatri, igienisti ed igienisti dentali) coinvolte nella prevenzione e cura delle patologie del cavo orale, in età evolutiva, indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili, il tutto per contribuire al raggiungimento degli obiettivi indicati dall’Oms (entro il 2010, il 90 per cento dei bambini di età compresa tra i 5 e i 6 anni deve essere esente da carie e a 18 anni non deve esserci nessuna perdita di denti dovuta a carie o a malattia parodontale). Il Dott. Nardone ha sottolineato come, grazie a questo documento, “vengono, pertanto, ribaditi e rafforzati i principi della prevenzione in tema di salute orale con l’intento di migliorare, negli anni la qualità di vita dei bambini italiani e porre in essere risparmi di risorse, eventualmente da indirizzare verso altre priorità di salute”. La Prof. Strohmenger ha ricordato che “secondo una recente indagine Censis, la spesa annuale media pro-capite in Italia per le cure odontoiatriche è di 740 Euro, poiché il Sistema Sanitario Nazionale è del tutto insufficiente a far fronte anche solo alle emergenze (infatti il 70,5% degli italiani non si è mai rivolto alle strutture pubbliche). Si può capire come la prevenzione possa svolgere un ruolo importante per intercettare precocemente le patologie e consentire anche un grande risparmio alle famiglie e alla società”. “ Il ruolo della prevenzione – ha continuato Strohmenger - deve essere delegato a più soggetti, primi fra tutti i pediatri di base, in quanto legato a diversi fattori. La base di partenza dovrebbe essere un’adeguata educazione a partire dalla popolazione in età evolutiva, attraverso l’uso corretto degli strumenti di prevenzione, come dentifricio e spazzolino, una sana alimentazione e controlli periodici dal dentista. Anche la popolazione adulta deve prendere coscienza della stretta relazione fra salute del cavo orale e salute generale e farsi parte attiva, impegnandosi nella promozione di ogni pratica preventiva. Le Linee Guida si propongono di fornire un supporto molto preciso e scientificamente autorevole a tale sforzo”. Tra le metodologie di prevenzione citate nelle recentissime Linee Guida, rientra a pieno titolo il chewing-gum, che, se privo di zuccheri fermentabili e contenente edulcoloranti non cariogeni come lo xilitolo, stimola la produzione di saliva e incrementa i meccanismi di difesa nei confronti della carie. L’importanza di fornire sia ai genitori che ai bambini una completa informazione sui corretti stili di vita in generale, e su tutte le azioni di prevenzione e di salvaguardia della salute in particolare, è stata illustrata dalla Dottoressa Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige – Movimento Italiano Genitori, che ha fatto parte del gruppo di lavoro per la stesura delle Linee Guida Ministeriali. “Fornire a genitori e figli tutte le informazioni necessarie per adottare corrette abitudini di prevenzione e di stili di vita fin da bambini è strategico” ha dichiarato Maria Rita Munizzi “abbiamo partecipato con convinzione alla stesura delle linee guida per la prevenzione dei disturbi orali fin dall’infanzia in quanto consapevoli dell’importanza di una maggiore educazione in questo ambito di bambini e genitori. ” Munizzi ha infine concluso anticipando che “A breve, grazie alla collaborazione della Prof. Strohmenger, presenteremo la “traduzione” per i genitori delle raccomandazioni contenute nelle linee guida con lo scopo di offrire uno strumento semplice ed efficace a tutti i genitori. ” .  
   
 

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