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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2008
 
   
  INGRID BETACNCOURT HA RICEVUTO IL RICONOSCIMENTO A PALAZZO STROZZI SACRATI «GRAZIE ALLA TOSCANA PER IL PEGASO CHE SIGNIFICA LIBERTÀ»

 
   
  Firenze, 16 dicembre 2008 - Una piccola scultura in bronzo, con tanti colori, raffigurante il mitico cavallo alato simbolo della Toscana: è questo il Pegaso d´oro 2008, il maggiore riconoscimento della Regione conferito ieri sera a palazzo Strozzi Sacrati dal presidente Claudio Martini, a nome di tutta la Toscana, a Ingrid Betancourt. Una scultura che l´artista Ugo Nespolo ha creato appositamente e che ha voluto fosse “con tanti colori per conferirle il movimento” che Ingrid Betancourt riceve fra gli scrisci di appalusi. E lei, che porta sulla giacca una spilla di strass a forma di colomba di pace ringrazia. “Ringrazio tutti voi perchè mi conferite questo premio ma soprattutto perchè mi avete dato la possibilità di essere qui, grazie alla mobilitazione che c´è stata in tutto il mondo e che ha visto in prima fila l´Italia e la Toscana”. Ricorda la prigionia, i 6 anni trascorsi nella fore sta come ostaggio delle Farc, Ingrid Betancourt, e sottolinea che allora “tutto quello che potevo fare mi doveva essere concesso” e questo rende ancora più bello e importante “la libertà di scelta e di poter essere qui”. Ingrid Betancourt sottolinea anche, come aveva fatto in precedenza anche il presidente Martini, come il Pegaso, cavallo alato, simboleggi la libertà. All´italia e alla Toscana Ingrid Betancourt riconosce la “capacità di guardare agli altri” e “di non chiudersi in se stessi”. E aggiunge: “mi sono chiesta se questo viene dalla vostra tradizione di artisti o di esploratori, ma mi sono risposta che è dovuto al fatto che siete esseri umani e che siete molto generosi. E questo è straordinario perchè viene dalla terra dove ci sono le radici della storia”. Al termine della cerimonia Ingrid Betancourt si è soffermata con i gionalisti. Sulla situazione che riguarda il suo Paese, la Colombia, Betancourt ha detto che la situazione è ferma e che non c´è dialogo con le Farc per la liberazione degli altri ostaggi. “Ho incontrato – ha aggiunto – i presidenti di tutti gli stati del Sud America, ad eccezione di Paraguay e Uruguay. Credo che sia necessaria un´azione forte e congiunta di tutti affinchè si possa aprire una strada di dialogo. “ Ed ha rivolto un´invito all´Europa a portare avanti anch´essa il proprio impegno in tal senso. Infine, alla domanda su quanto della forza che ha saputo dimostrare in questi anni, dipenda dal suo essere donna, Betancourt ha risposto: “Il fatto di essere donna mi ha dato forza, perchè la virtù delle donne è la pazienza, che porta a cercare di risolvere le cose non con la violenza ma con l´intelligenza. Ma questa virtù non è un a questione di genere. Noi siamo abituati ad essere più es igenti con le bambine e meno con i maschi, dobbiamo insegnare ai nostri bambini ad essere più umili, perchè crescano uguali. La forza di risolvere le cose con pazienza e intelligenza e non con violenza non è una questione di genere. ” .  
   
 

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