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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2008
 
   
  COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, EXPORT IN RALLENTAMENTO MA L´ITALIA MANTIENE LE PROPRIE POSIZIONI IN EUROPA LE VENDITE DELLE AZIENDE ITALIANE CRESCONO NEI PRIMI DIECI MESI DEL 2008 DEL 3,1% IN GERMANIA E DEL 2,5% IN FRANCIA

 
   
  Roma, 18 dicembre 2008 - Si avvertono gli effetti della difficile situazione internazionale anche sull’andamento del nostro interscambio con l’estero, sebbene l’economia italiana continui a tenere posizioni sui mercati internazionali. I dati riferiti all’andamento delle esportazioni nel mese di ottobre 2008 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente segnalano una riduzione sul mercato europeo del 4,4% e nel complesso delle vendite all’estero dell’1,3%. "Se guardiamo però ai primi dieci mesi dell’anno risulta ancora la tenuta delle nostre esportazioni - commenta Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero - in quanto sui mercati dell’Ue registriamo comunque una crescita del 2,1% e su quelli extra Ue del 4,3%". Pur in una situazione di forte rallentamento dell’economia mondiale le nostre imprese fanno registrare posizioni di rilievo: nel periodo gennaio-agosto 2008 l’Italia si colloca al terzo posto tra le grandi economie europee per crescita delle esportazioni complessive con un aumento del 4,6% (dopo Germania e Francia, rispettivamente del 6,2% e 5%) precedendo Spagna e Regno Unito. Inoltre l’Italia è l’unico tra i grandi esportatori europei che quasi raddoppia il proprio surplus dei conti con l’estero verso l’Ue nel periodo gennaio-agosto 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007, passando da 4,8 miliardi a 9,2 miliardi di euro. Pur in un clima di deciso rallentamento rispetto alle performances dello scorso anno è significativo rilevare che la crescita delle esportazioni sui nostri primi due mercati di sbocco, Germania (+3,1%) e Francia (+2,5%), è superiore in entrambi i casi al dato medio di crescita delle esportrazioni verso l’Ue pari al 2,1%negli ultimi dieci mesi . "Tali valori, sebbene pari a circa un terzo di quelli registrati nello spesso periodo dello scorso anno, - sottolinea Esposito - dimostrano la capacità di presidio delle imprese italiane anche in questa difficile congiuntura internazionale, in particolar modo delle aziende di dimensioni minori che in Italia contribuiscono per il 56% all’export complessivo, contro il 41% della Germania e il 17% della Francia". .  
   
 

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