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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2008
 
   
  LE IMPRESE TOSCANE ´DANNO CREDITO´ ALLE BANCHE A PALAZZO STROZZI SACRATI A FIRENZE PRESENTATO IL RAPPORTO ANNUALE IRPET SODDISFATTE SETTE AZIENDE SU DIECI, MA DIMINUISCONO DEPOSITI E MUTUI E UN´IMPRESA SU DUE DICHIARA DI NON AVERE RAPPORTI CON GLI ISTITUTI BANCARI

 
   
  Firenze, 18 dicembre 2008 - Le imprese toscane hanno un buon rapporto con gli istituti bancari. Almeno così era fino a luglio, prima che la crisi finanziaria e economica esplodesse con fragore. E tra una grande banca ed una piccola, radicata nel territorio, prediligono decisamente queste ultime: più duttili e capaci di offrire condizioni migliori nei tassi, ma minori quantità di prestiti. Quel che semmai le imprese chiedono alle banche è un maggior sforzo di informazione sugli strumenti per agevolare il credito, che dunque sono ritenuti determinanti. E´ quanto emerge da un´indagine dei mesi scorsi su un campione di 1900 imprese della regione, i cui risultati sono stati sintetizzati nel rapporto annuale sul sistema del credito in Toscana, curato dalla ricercatrice Renata Caselli dell´Irpet in collaborazione Andrea Taddei, che è stato presentato stamani ai giornalisti a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze alla presenza dell´assessore al bilancio Giuseppe Bertolucci. Sette aziende su dieci si dichiarano soddisfatte del loro rapporto con le banche. Le aziende toscane dimostrano di apprezzare pure il protocollo che la Regione ha firmato con gli istituti bancari maggiormente presenti e diffusi sul territorio, il quale, anche a fronte delle garanzie concesse dalla Regione tramite Fidi Toscana e dal sistema regionale dei Confidi, fissa condizioni particolarmente vantaggiose per le imprese: il 44 per cento delle aziende dichiara di conoscere il protocollo e il 38% sa cosa sono i consorzi di garanzia. Più di duemila imprese, quasi tutte di piccole dimensioni, hanno usufruito nel 2007 degli strumenti previsti dall´accordo: chi ha chiesto di accedere al fondo unico di garanzia lo ha fatto per lo più per finanziamenti di microcredito o per rilanciare e consolidare la propria azienda. Numerosi, circa quattrocento, sono stati gli interventi anche a favore delle imprese femminili. Un´azienda su due, tra le 1900 del campione dell´indagine, dichiara comunque di non avere rapporti con le banche. E il 21 per cento se ne lamenta. Struttura del sistema bancario - Il 2007 è stato un anno importante per l’assetto bancario del paese: tante fusioni e acquisizioni, che hanno coinvolto anche istituti stranieri e che in Toscana hanno riguardato due dei principali istituti di credito regionali. La Cassa di Risparmio di Firenze ha ceduto il 32% del suo azionariato al gruppo Intesa-san Paolo e il Monte dei Paschi di Siena ha rafforzato il suo posizionamento di mercato acquistando Banca Antonveneta e divenendo la terza banca italiana per capitalizzazione. La Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, già controllata da Banca Popolare Italiana, è confluita invece nel nuovo Banco Popolare. Le imprese toscane, con alcune eccezioni sulla costa e nel nord della Toscana, continuano comunque a preferire le piccole banche. I numeri Erano 123, nel 2007, le banche che operavano in Toscana: una in più rispetto al 2006. La metà hanno sede nella regione (63 banche) e tra queste 37 sono banche di credito cooperativo, 22 banche commerciali e 3 banche popolari. Anche gli sportelli sono in crescita, passati in un anno da 2. 376 a 2. 458. Su 287 comuni di tutta la Toscana, solo 11 non hanno una banca sul loro territorio. Le banche di Credito cooperativo sono quelle che più vedono crescere impieghi e sportelli, a riprova di come i toscani prediligano banche con un forte radicamento sul territorio. Sono cresciute comunque anche le quote di impieghi e sportelli delle banche che non hanno sede in Toscana. Composizione Del Mercato Bancario Toscano. 2004-2007 Quote percentuali
2004 2005 2006 2007
Quote d i sportelli
Banche Regionali 76,3 76,4 77,0 76,1
S. P. A. 60,5 60,6 60,9 59,6
Bp 4,8 4,7 4,9 4,8
Bcc 11 11,1 11,2 11,7
Banche Extraregionali 23,7 23,6 23,0 23,9
Quote di prestiti
Banche Regionali 64,6 63,5 63,5 63,1
S. P. A. 52,7 51,5 51,6 51
Bp 3,5 3,6 3,6 3,3
Bcc 8,3 8,4 8,3 8,8
Banche Extraregionali 35,4 36,5 36,5 36,9
Quote di raccolta
Banche Regionali 79,8 79,5 79,8 77,8
S. P. A. 64 62,9 62,8 60,9
Bp 4,6 4,6 4,6 4,4
Bcc 11,2 11,9 12,3 12,5
Banche Extraregionali 20,2 20,5 20,2 22,2
Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia (2008) Depositi in calo Ha subito invece una battuta di arresto la crescita dei depositi, che era iniziata nel 2001 e fino all´anno scorso non si era mai arrestata. Nel 2007 la media regionale registra un modesto +0,1%, quand o invece in tutta Italia la crescita è stata del 3,1. In quattro province il segno è stato addirittura negativo: Firenze (-2,3%), Grosseto (-0,5%), Lucca (-3,9%) e Prato (-0,6%). Letta assieme ai prestiti in crescita per il credito al consumo e ai mutui sulla casa in cala può essere la fotografia di una generale impoverimento della società. Depositi Bancari Nelle Province Toscane. 2007 Valori in milioni di euro, incidenza e variazioni e percentuali
2007 Var. % 2007/06 Inc. % 2007
Arezzo 3. 780 1,7 8,4
Firenze 14. 256 -2,3 31,8
Grosseto 2. 080 -0,5 4,6
Livorno 3. 218 3,5 7,2
Lucca 4. 595 -3,9 10,3
Massa Carrara 1. 965 3,6 4,4
Pisa 4. 621 4,2 10,3
Pistoia 3. 081 2,9 6,9
Prato 3. 267 -0,6 7,3
Siena 3. 919 2,4 8,8
Toscana 44. 783 0,1 100
Italia 749. 406 3,1 6,0
Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia (2008) I depositi delle famiglie toscane, che pesano per il 64% su tutti i depositi, sono diminuiti dello 0,5%: in un anno sono 145 milioni in meno, che si somma ai 152 milioni persi sui depositi delle imprese. Il motivo sta probabilmente, appunto, nella necessità di una maggiore liquidità. La perdita è stata comunque compensata dal consistente aumento dei depositi delle società finanziarie e assicurative. Prestiti in crescita: ´importatori´ di risparmio Nonostante la congiuntura negativa, sono comunque aumentate le risorse erogate nel territorio dalle banche: nel 2007 gli impieghi sono infatti cresciuti del 9,7%, in linea con il trend degli ultimi anni. Il credito alle imprese &egra ve; cresciuto del 10,1% e ha interessato soprattutto le aziende di medio-grande dimensione. I prestiti destinati alle famiglie sono cresciuti del 5,9. Gli impieghi sono stati superiori alla raccolta sul territorio, il che è come dire che la Toscana è ´importatrice di risparmio´. Impieghi Bancari Totali Per Provincia In Toscana. 2006-2007 Valori in milioni di euro e percentuali
2007 Var. % 2007/06 Inc. % 2007
Arezzo 7. 390 5,7 7,2
Firenze 32. 017 10,1 31,2
Grosseto 4. 239 7,5 4,1
Livorno 6. 813 11,2 6,6
Lucca 13. 189 13,2 12,8
Massa Carrara 3. 528 11 3,4
Pisa 9. 193 11,9 8,9
Pistoia 6. 864 8,1 6,7
Prato 7. 700 6,8 7,5
Siena 11. 814 8,4 11,5
Toscana 102. 747 9,7 100
Italia 1. 500. 616 9,7 6,8
Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia (2008) Meno mutui sulla casa Già nel 2007 si acquistavano meno case: o almeno di meno sono stati i mutui accesi per comprarle, sintomi di un raffreddamento del mercato immobiliare il cui livello di consistenze, in Toscana, rimane alto. Bassi anche i tassi di crescita dei finanziamenti destinati all’acquisizione di macchinari ed attrezzature. L´indice che misura la rischiosità del sistema è diminuito, ma pesa di più nel settore industriale. Tassi in aumento Naturalmente sono cresciuti, nel 2007, i tassi di interesse. Nell’estate 2007, la crisi dei sub prime e la conseguente crisi di liquidità ha determinato fenomeni generalizzati di credit crunch, prima negli Stati Uniti e, a distanza di poco tempo, anch e in Europa. Il risultato è stato un inasprimento generalizzato delle condizioni di credito con ripercussioni anche in Toscana, interrompendo una diminuzione che nel 2005 aveva portato il tasso a breve termine praticato dalle banche (5,6%) al di sotto della media nazionale (5,8%). Alla fine del 2007, per la forte impennata dell´Euribor, il tasso a breve risultava pari al 7,3%, a fronte di un livello medio nazionale del 7,2%: tassi che sono rimasti per lo più invariati fino a giugno 2008, che è l´ultimo dato disponibile. L’andamento dei tassi a medio-lungo termine è analogo e in linea con la dinamica nazionale: alla fine del 2007 era il 5,72% (contro il 5,71% della media italiana). On line sul sito di Toscana Notizie, www. Regione. Toscana. It, è disponibile il rapporto integrale. .
 
   
 

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