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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2008
 
   
  DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO SUL CONSIGLIO EUROPEO DELL´11-12 DICEMBRE 2008

 
   
   Bruxelles, 18 dicembre 2008 - L´accordo sulla lotta ai cambiamenti climatici e sull´energia concluso ieri riveste un´importanza epocale. I Capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri dell´Unione europea si sono impegnati a collaborare per trasformare l´Europa in un´economia a bassa emissione di Co2, ad adoperarsi fattivamente per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici in Europa e a porre l´Europa all´avanguardia nello sviluppo delle tecnologie di domani. L´accordo è il frutto di due anni di duro lavoro della Commissione, del Parlamento europeo e del Consiglio. In quest´occasione l´Unione europea ha saputo mostrarsi al meglio: capace di assumere decisioni coraggiose e lungimiranti, di discutere i problemi e di trovare compromessi, e, infine, di proporre un accordo incisivo, che non esprime solo un impegno politico, ma è un testo giuridicamente vincolante che garantisce risultati effettivi. Nei prossimi anni le Istituzioni europee perfezioneranno l´accordo. Un voto positivo del Parlamento europeo la prossima settimana sigillerà un accordo memorabile. Come Presidente della Commissione sono fiero che le proposte da noi avanzate meno di un anno fa stiano riscontrando un forte sostegno. La spinta per questo successo è stata la determinazione dell´Ue di non perdere mai di vista la finalità principale: gli obiettivi 20-20-20 entro il 2020, ovvero una riduzione del 20% nelle emissioni di gas serra, una quota del 20% di energie rinnovabili e un incremento dell´efficienza energetica del 20%. L´impegno a conseguire questi obiettivi rimane inalterato. Dal 2013 il livello delle emissioni concesse all´industria diminuirà progressivamente. Le imprese che non riusciranno a conformarsi dovranno pagare di più. L´europa ha già mostrato che il mercato può essere utilizzato per stimolare il cambiamento – i tagli progressivi delle emissioni consentite serviranno da incentivo per ridurne il livello. Tutto ciò avverrà secondo una modalità ben congegnata volta a ripartire i costi in tutta l´Unione nel modo più equo possibile, nonché ad attirare occupazione e investimenti nel campo delle tecnologie di domani. L´accordo concluso oggi è la più significativa dimostrazione possibile del fatto che l´Europa è pronta ad aprire la strada e guidare gli sforzi internazionali nella lotta ai cambiamenti climatici. L´europa è il primo degli attori sullo scenario mondiale che si è impegnato ad una riduzione del 20% entro il 2020 e il primo ad accettare norme vincolanti per il conseguimento di questo obiettivo. Saremo lieti di lavorare di concerto con l´amministrazione statunitense per cogliere quest´occasione e costruire un mercato transatlantico - e mondiale - del carbonio che agisca da motore e imprima una spinta concertata a livello internazionale per combattere i cambiamenti climatici. Stiamo inviando ai paesi emergenti e in via di sviluppo il segnale che il nostro sistema è specificamente inteso a mobilitare risorse aggiuntive per aiutarli affinché possano apportare il loro contributo. E ora l´Europa ha presentato un´offerta chiara in base alla quale si impegna – se si raggiungerà un accordo a Copenaghen l´anno prossimo al termine delle trattative Onu, ad andare anche oltre e ridurre le emissioni fino al 30%. Molto lavoro rimane ancora prima di poter affermare che il mondo sta prestando al fenomeno dei cambiamenti climatici l´attenzione che merita. Ma quest´accordo è il passo più concreto è più significativo che sia stato fatto in questa direzione dopo l´Accordo di Kyoto. .  
   
 

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