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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2008
 
   
  MOSTRA “VOLTI DI DONNE"

 
   
  Potenza, 18 dicembre 2008 - - “Volti di donne, ritratti di Paesi nel terzo millennio” è il titolo della mostra documentaria di Silvestro Lazzari che sarà presentata al pubblico nel corso di un convegno che si terrà a Potenza venerdì 19 dicembre 2008 alle ore 17,30 presso la “Sala del Campanile” di Palazzo Loffredo e rimarrà esposta sino al 13 gennaio 2009 presso il Museo Nazionale “D. Adamesteanu”, nel centro storico della città negli orari in cui è aperto il Museo. L’iniziativa è promossa dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna, dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e dall’Archeoclub. Dopo un breve saluto della soprintendente ai Beni Archeologici Caterina Greco e del sindaco di Potenza Vito Santarsiero, interverranno Antonietta Botta, presidente della, assieme alle consigliere regionali Rosa Mastrosimone, Adeltina Salierno ed Emilia Simonetti. Dopo un’intervista all’autore della mostra Silvestro Lazzari, concluderà i lavori il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Prospero De Franchi. “La mostra è un omaggio alle donne – afferma la presidente della Crpo, Antonietta Botta - che la Commissione regionale per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna ha voluto riservare, testimoniando realtà e culture molto diverse. I suggestivi scatti fotografici di Silvestro Lazzari rappresentano una sintesi di momenti di incontro, di riconoscimento degli altri e di interpretazione di realtà molto distanti dalla nostra. Lo strumento utilizzato, il ritratto, consente di offrire un sapore ed un significato alla personalità individuale, fissando tratti non solo somatici, ma soprattutto esistenziali e caratteriali delle donne incontrate in vari Paesi extraeuropei. La macchina fotografica ha consentito di gettare dietro le quinte uno sguardo indiscreto, ma rivelatore di realtà umane molto diverse tra loro, scoprendo al tempo stesso un mondo femminile indaffarato, sottomesso, operoso, emarginato, materno, dignitoso, povero, ma spesso con lo sguardo rivolto al futuro dei propri figli e del proprio Paese. Un universo dipinto da molti studiosi solo con i colori della violenza subita dalle donne per secoli, ma che oggi l´istruzione, la cultura e la volontà di crescere fanno intravedere in una luce diversa soprattutto in Paesi in rapido sviluppo tecnologico, sociale ed economico. La rassegna che la mostra propone offre uno spaccato di un mondo non più invisibile ed un affresco a molte voci di donne semplici, appartenenti a vari strati sociali, che siedono nella platea del nostro tempo, spesso coscienti di esserne protagoniste”. .  
   
 

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