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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2008
 
   
  LA GRANDE LUCANIA VERSO MOVIMENTO CIVICO FEDERATO DEL SUD

 
   
   Potenza, 18 dicembre 2008 - Il Movimento politico “La Grande Lucania”, simbolicamente costituito a Grassano, il paese dove negli anni cinquanta l’originale personaggio Michele Mulieri diede vita alla cosiddetta Repubblica Indipendente di Piani Sottani, non è frutto del caso”. Lo afferma, in un comunicato stampa, lo stesso movimento. “Esso affonda le radici nel pensiero federalista di grandi studiosi meridionali del passato ma raccoglie anche le esperienze significative più recenti dell’iniziativa politica di tipo territoriale che con caparbietà e coerenza sono state portate avanti in Basilicata dai candidati Presidenti alle Province di Potenza e Matera, Nicola Manfredelli e Leonardo Pinto. “Se finora tutte le formule politiche sperimentate, da quelle a forte impronta ideologica a quelle basate sul centralismo di uno strano bipolarismo nostrano, hanno miseramente fallito, rivelandosi inadeguate a fronteggiare i problemi ed a rispondere efficacemente ai bisogni ed alle aspettative della gente – puntualizza Manfredelli – bisogna riconoscere la bontà dell’intuizione, già nel 2004, di far nascere un Movimento locale indipendente, di rappresentanza e partecipazione, come “Lucania Viva”, che può essere considerato uno punto dei punti di partenza delle innovazioni politiche che si stanno rafforzando in tutto il paese dopo l’accelerata in senso federalista dell’assetto istituzionale italiano. Non a caso anche nelle regioni dell’Italia settentrionale è molto intenso il dibattito sull’opportunità di organizzare un Partito Territoriale del nord, capace di interpretare e difendere gli interessi del territorio”. “La Basilicata – si legge nella nota - dovrà essere protagonista primaria di questo processo in quanto è chiamata da un lato a riappropriarsi delle proprie risorse, attraverso la rinegoziazione degli accordi sul petrolio e sull’acqua e, dall’altro, ad evitare lo spopolamento del proprio territorio, da tempo nelle mire dei grandi interessi nazionali e mondiali. La mortificante vicenda della crisi politica alla Regione, che si continua a consumare nelle stanze delle segreterie dei partiti, indifferenti alla deriva economica e sociale che investe l’intera comunità, è il segno più evidente del fallimento del disegno di potere su cui si è basata la politica regionale degli ultimi quindici anni. Alla base delle finalità del Movimento “La Grande Lucania” vi sono i principi del Federalismo, dell’Autonomia, della Solidarietà e della Legalità che devono consentire di superare la pratica del “lucanismo” becero e arraffone conosciuto negli ultimi anni per recuperare l’orgoglio e la dignità della “lucanità” che ha contrassegnato l’operato dei grandi uomini di questa terra ricca di storia e di cultura”. .  
   
 

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