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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2008
 
   
  PIANO CASA INPUGLIA. BARBANENTE RIBADISCE PRIORITÀ REGIONALI

 
   
  Bari, 18 dicembre 2008 - Continua l’impegno della Regione Puglia per la modifica di quella grande scatola vuota che è il Piano Casa, previsto dall’art. 11 della legge 133/2008. L’assessore all’assetto del territorio, Angela Barbanente, sull’argomento dice: “Oggi a Roma, presso la Commissione Politiche abitative della Conferenza delle Regioni, sono state ribadite le condizioni irrinunciabili: la salvaguardia delle prerogative di carattere programmatico delle Regioni; la conferma del Programma straordinario di 36 milioni di Euro destinati alla Puglia per alloggi destinati a fasce sociali deboli colpite da provvedimenti di sfratto per finita locazione nelle città di Bari, Taranto, Foggia, Brindisi, Lecce, Andria, Barletta, Altamura, Molfetta, Manfredonia e Cerignola, seppure ricorrendo al finanziamento in due fasi, la prima subito con il 50% dei fondi e la successiva con fondi da reperire in legge finanziaria, ma con certezza dei tempi. “Purtroppo la risposta del Ministro degli Affari regionali on. Fitto, che coordina il Tavolo di confronto, non è ancora giunta. “Sulla nuova bozza di Decreto, corretta tenendo conto solo parzialmente delle osservazioni delle Regioni, si confermano le seguenti critiche e proposte: Innanzitutto, per i fondi del Programma straordinario, non si prevede il finanziamento di tutti interventi di più rapida cantierabilità e rispondenti al maggior fabbisogno, non si indica l’entità del finanziamento riservato e non si prevede nulla in merito alla restante quota di finanziamento necessario per ripristinare l’originaria disponibilità di risorse. Sulla natura dei programmi integrati le Regioni propongono che siano destinati alla “promozione di edilizia residenziale sociale”. Le Regioni ribadiscono che sia un loro compito specifico definire, d’intesa con gli enti locali, i programmi integrati da proporre al Ministero, mentre il Decreto si limita a prevedere una generica coerenza con la programmazione regionale relativa alle politiche abitative ed allo sviluppo del territorio. Il Decreto fissa ancora, in modo indiscriminato per ogni territorio e per ogni tipologia d’intervento, l’elenco dei criteri per selezionare le proposte d’intervento facenti parte dei programmi, che penalizzano evidentemente l’edilizia sociale e le città di media dimensione, e quindi la Puglia che, com’è noto, si caratterizza proprio per la prevalenza di questo tipo di città. “ .  
   
 

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