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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Gennaio 2009
 
   
  VENETO ED EUROPA PER I TRASPORTI

 
   
   Montecchio Maggiore (Vicenza), 13 gennaio 2009 - “Con Tajani e Lia Sartori ho un ottimo rapporto e vado più volentieri a Bruxelles che a Roma, Comune che tra l’altro per due anni potrà non rispettare il patto di stabilità per realizzare la metropolitana. Mi auguro che oltre a me qui ci siano anche molti altri, soprattutto sindaci, indignati per questo”. Il presidente del Veneto Giancarlo Galan non le ha certo mandate a dire neanche in occasione della tavola rotonda svoltasi ieri a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore per dibattere su “Le politiche dell’Europa per la mobilità ed i trasporti: attualità e prospettive per il Veneto”. L’incontro, promosso dall’amministrazione provinciale di Vicenza rappresentata dal suo presidente Attilio Schneck e dall’assessore Costantino Toniolo, ha visto la partecipazione dello stesso Commissario europeo per i trasporti Antonio Tajani e del vicepresidente dell’Associazione industriali di Vicenza Rodolfo Mariotto, mentre il dibattito è stato moderato dall’europarlamentare Lia Sartori. E’ stata un’occasione per fare il punto sul complesso universo dei trasporti e della mobilità, settore che vale il 7 per cento del Pil europeo, il 5 per cento degli occupati del vecchio continente, ma che soprattutto è essenziale alla concorrenzialità e allo sviluppo economico. In questo scenario il Veneto, crocevia dei corridoi europei I (Berlino – Palermo) e V (Barcellona – Kiev), è chiamato a svolgere una funzione cerniera fondamentale tra Italia, Centro Europa, Pesi dell’Est, penisola Balcanica e, attraverso il sistema portuale Alto Adriatico, con il resto del mondo. Funzione però ancora ostacolata dal gap infrastrutturale accumulato un trentennio fa e che la Giunta Galan sta recuperando, a partire dal Passante di Mestre, “primo ad andare in porto tra gli interventi a suo tempo disegnati alla lavagna dal presidente Berlusconi in occasione della firma del patto con gli italiani – ha sottolineato il presidente del Veneto – che sarà aperto tra meno di un mese”. E poi ci sono la Nogara – Mare, il sistema delle tangenziali, la Valdastico Sud (“Schneck, accelera i lavori”). Manca invece all’appello un asse fondamentale come l’alta capacità ferroviaria, “perché quando il Veneto era rappresentato da politici importanti e non soffriva di nanismo – ha ironizzato Galan – si decise di realizzarla anzitutto tra Milano, Roma e Napoli, anziché sulla direttrice Est – Ovest”. Ora ci siamo, però, ma ci vogliono gli stanziamenti di bilancio, mentre “scordatevi che l’Alta Capacità si fermi a Vicenza, inutile illudere alcuno: pensiamo invece a come collegare il vicentino e la sua economia alle stazioni dell’Alta Capacità”. Altra cosa che non va è la Nuova Romea: “se ci avessero lasciato fare da soli sarebbe già in costruzione; invece si è persa un’immensità di tempo”. Ancora per poco resterà aperta inoltre la questione della Pedemontana, perché pende al Consiglio di stato un ricorso dell’impresa che non ha vinto l’appalto, che sarà discusso a fine marzo: “in questo Paese ricorrere è gratis, ma ha costi che pagano i cittadini; si dovrà stabilire che chi fa ricorso poi debba pagare se perde”. E poi al Veneto serve uno sbocco a Nord: “la Venezia – Monaco era un’idea giusta ma non è stato possibile realizzarla, oggi che il Veneto è in posizione baricentrica rispetto alla nuova Europa, questa necessità diventa ancora più forte. Non poteva mancare un accenno alla Valdastico Nord (“penso che la inseriremo in Legge Obiettivo, poi si vedrà”), alla logistica e ai trasporti marittimi. A quest’ultimo proposito, Tajani ha annunciato che se ne parlerà in un prossimo incontra con Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia. .  
   
 

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