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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 14 Gennaio 2009 |
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VENETO: DE BONA RICEVE DELEGAZIONE DEL SENEGAL
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Venezia, 14 gennaio 2009 - Il Senegal presenterà all’Unione Europea un progetto finalizzato alla creazione di un centro di riferimento per il reinserimento lavorativo degli immigrati che rientrano dall’Italia e a informare correttamente i giovani sulle opportunità occupazionali in loco per evitare inutili viaggi della speranza. Per questa iniziativa una delegazione speciale della regione senegalese di Diourbel, composta dal presidente Adama Baye Racine Ndiaye e dal vicepresidente Ahmed Bachir Goumbale, ha chiesto il sostegno della Regione del Veneto nel corso di un incontro con l’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona che si è svolto oggi a Palazzo Balbi. Gli ospiti erano accompagnati da alcuni membri della comunità senegalese presente nel Veneto tra cui Moustapha Ndiaye vicepresidente della Consulta regionale immigrazione. De Bona ha sottolineato che i rapporti sono molto buoni. Si tratta di una realtà numerosa, organizzata e ben inserita. L’assessore ha ricordato che la Regione ha già in essere diversi progetti di cooperazione allo sviluppo con il Senegal. E’ stato tra l’altro realizzato un centro pediatrico presso il Centre santé di Ndamatou. Il Veneto – ha detto De Bona – sperimenterà nei primi mesi del 2009 l’applicazione di un nuovo strumento di integrazione, il patto di accoglienza nei confronti degli immigrati regolari, ma guarda con attenzione anche a tutte le opportunità per migliorare la situazione economica dei Paesi di origine dei flussi migratori, in particolare con progetti mirati ad incentivare le attività imprenditoriali e le opportunità di lavoro come quello che intende realizzare la regione di Diourbel. De Bona ha inoltre informato che lo stesso ministero degli esteri italiano considera il Senegal un partner privilegiato. La delegazione ha confermato gli eccellenti rapporti di cooperazione con il Veneto ma, vista anche l’attuale situazione di crisi con ricadute negative sul piano occupazionale, l’impegno maggiore è ora quello invertire il flusso dell’immigrazione per dar modo a chi rientra di contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese di origine insieme ai giovani, convincendoli con una corretta informazione a restare. . . . |
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